E’ salita alle stelle negli ultimi giorni la tensione nei rapporti, da tempo difficili, tra il “dressage committee” (organo eletto dall’assemblea generale della Fei) e il capo della Fei, la principessa Haya di Giordania. Il sito internet dell’autorevole settimanale equestre “Horse and Hound” segue con grande interesse l’evolversi di questa aspra diatriba pubblicando fedelmente lo scambio di corrispondenza tra le parti in causa.
In seguito al rifiuto, in ottemperanza della regolamentazione Fei, da parte del dressage committee di piegarsi e adeguarsi alle direttive da lei imposte, la principessa Haya di Giordania ha ordinato le immediate dimissioni del comitato in toto.
La risposta della presidentessa del D.C (dressage committee), Mariette Withages-Dietljens, è stata decisa: “For the moment I can only tell you that the committee has no intention to resign.” Il presidente della Fei, infatti, non ha la facoltà di sciogliere il comitata, eletto dall’assemblea generale della Fei, ne di pretendere le dimissioni dei suoi membri.
Alle Olimpiadi di HK tutte le discipline hanno dimostrato di patire l’intromissione da parte della presidenza della Fei in decisioni strategiche.
I completisti non hanno nascosto la loro collera per essere stati tenuti allo scuro delle modifiche fatte alla lunghezza della prova di cross e per non aver tenuto conto, secondo alcuni, del fatto che accorciare le distanze tra un ostacolo e l’altro in realtà comporta una maggiore fatica per i cavalli costretti a tenere un’andatura più elevata. Non sono mancate neanche le discussioni tra la principessa Haya e il costruttore del percorso Mike Etherington Smith (vedi “Horse and Hound”).
Chi pensava che il dressage fosse uscito indenne da questa epidemia di polemiche si sbagliava. E’ stata più lunga solo l’incubazione.
Sembrerebbe che i dissapori tra il D.C e la principessa Haya di Giordania abbiano avuto inizio quando quest’ultima, dietro richiesta dell’olandese Sjef Janssen (marito di Anky van Grunsven), ha proposto di escludere il giudice tedesco Gotthilf Riexinger dal collegio giudicante. In questa occasione il comitato aveva dichiarato che ciò sarebbe stato contrario al regolamento Fei ed era stato irremovibile. Secondo la presidentessa della Fei, che accusa il dressage committee di “mancanza di flessibilità e di cooperazione”, sarebbe stato, invece, auspicabile e fattibile modificare il regolamento.
Un’altra dura reazione del D.C è stata provocata dalle dure critiche rivolte al settore dressage dalla principessa Haya di Giordania in occasione di un’intervista da lei rilasciata a “Horse and Hound”.
Le colpevolizzazione reciproche tra i due organi federali sono raccolte nello scambio di corrispondenza che alleghiamo a quest’articolo.
fonti: www.pferdenachrichten.de, www.reiterrevue.de, www.horseandhound.co.uk
http://www.horseandhound.co.uk/competitionnews/397/271337.html
http://www.horseandhound.co.uk/competitionnews/article.php?aid=271335