L’inforcatura, indispensabile per un assetto efficace

L’inforcatura, indispensabile per un assetto efficace

Un assetto corretto sta alla base di una buona equitazione e mette il cavaliere in grado sia di reggersi in sella in qualsiasi circostanza sia di poter influire in maniera corretta ed efficace sul movimento del proprio cavallo senza disturbarlo o squilibrarlo.

La differenza tra assetto e posizione e importante in quanto per posizione intendiamo la disposizione del cavaliere sul cavallo. Ancorché non si possa prescindere da una corretta posizione per trasmettere la propria volontà al cavallo senza apparente sforzo, quello di “posizione” rimane un concetto sostanzialmente statico.

L’assetto, al contrario è una concetto dinamico. Con il termine assetto si vuole indicare la continua variazione della posizione del cavaliere messa in atto dallo stesso per interloquire con l’animale, mantenere l’equilibrio e quindi la proiezione del baricentro all’interno del perimetro di base.

Le diverse discipline equestri portano i cavalieri ad avere assetti diversi, malgrado siano molti gli aspetti comuni.

In dressage, sul salto o in cross l’assetto sarà tanto differente da saltare all’occhio anche dell’osservatore meno attento. Ma sulle differenze nelle varie discipline ci soffermeremo più avanti.

La parte dell’assetto e della posizione di ogni cavaliere che più di tutte assicura la stabilità è l‘inforcatura. Con ciò intendiamo le parti del corpo, bacino, coscia, ginocchio e polpaccio, che “inforcandosi” nella sella ci permettono di stare a cavallo senza sforzo, in equilibrio e in completa sicurezza. Fonti citano: “Maggiore è la profondità della nostra inforcatura, con le ginocchia e i talloni che spingono verso il basso, più stabile e solido sarà il nostro assetto. Per inforcarci dobbiamo spingere tutto il nostro peso sui talloni, dividendolo equamente sulle due staffe, e scendere con le ginocchia nella sella spingendo il bacino in avanti.”

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