Chi era l’Eohippus, l’antenato del cavallo

Chi era l’Eohippus, l’antenato del cavallo

L’ Eohippus era un’animale piccolo, poco più grande di una volpe e non abbiamo modo di sapere di che colore avesse il mantello perchè noi umani non abbiamo avuto mai il piacere di incontrarlo se non nella sua forma fossile.

Era dotato di quattro dita agli arti anteriori e di tre ai posteriori e se ne andava scorrazzando, circa sessanta milioni di anni fa, per le pianure del Nord America: sì potrete non crederci ma l’antenato del cavallo si è sviluppato oltre oceano dove è tra molti incidenti e falsa partenze in Equus Caballus.

Fu durante il periodo dell’ultima glaciazione, poco prima che gli istmi fossero definitivamente sommersi, che l’intraprendente quadrupede si spostò in Europa, in Asia e in Africa mentre proprio  in America si estinse e venne poi re-importato nel 1500 con le navi spagnole.

Nel corso di milioni di anni il terzo dito si è trasformato e fondendosi con gli altri ha dato vita ad uno zoccolo. Era nato il prototipo del solipede che ancora oggi noi conosciamo. Ma non è tutto.

Il metacarpo per gli arti anteriori e il metatarso per quelli posteriori si sono rinforzati e allungati fino a formare lo stinco, conferendo alla specie una delle principali caratteristiche che la contraddistingue: essere un corridore.

Questa evoluzione della struttura morfologica andò di pari passo con una trasformazione della mascella caratterizzata dalla progressiva atrofia dei canini e dalla formazione di uno spazio vuoto (le barre) tra questi e i premolari.

 

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