
Finale con fiato sospeso per il salto ostacoli a squadra ai XXIX Giochi Olimpici. Alla fine medaglia d’oro per gli Stati Uniti, vinta allo spareggio contro la formazione del Canada, bronzo per la Norvegia.
Per la prima volta una finale di salto si è decisa con lo spareggio, ma non è stata l’unica emozione della serata di Hong Kong. Per i campioni a stelle e strisce è stata lotta fino all’ultimo punto, ma la bravura e la lucidità dei cavalieri statunitensi hanno portato a percorsi perfetti, senza penalità.
Un finale a sorpresa, in particolare per il balzo in avanti del team canadese, terzo il giorno precedente, che ha approfittato anche della pessima prova della squadra svizzera, in testa con gli USA (per gli elvetici 23 punti di penalità di Christina Liebherr a cui si aggiungono i 5 punti di Pius Schwizer, due ostacoli abbattuti da Niklaus Schurtenberger e 5 punti per Steve Guerdat).
Sorpresa anche l’amazzone statunitense Laura Kraut che non si aspettava lo spareggio con il Canada. “Ero confusa, eravamo sicuri fino all’ultimo minuto, i nostri cavalli si stavano già dirigendo verso le scuderie, non c’è stato il tempo di pensare a niente. Sapevo solo che dovevo essere veloce e precisa”.
Argento per il Canada, complice il percorso di Jill Henselwood, terminato con quattro punti di penalità, ma risultato storico per il team, soprattutto per Ian Millar, 61enne cavaliere canadese che cavalca con i colori della nazionale da 39 anni.
Una vittoria che mancava dalle Olimpiadi di Città del Messico nel 1968 quando Tom Gayford, Jim Day e Jim Elder vinsero l’oro.
“Cavalco con la nazionale da anni e ho vissuto bei momenti, ma le Olimpiadi non erano mai andate”, ha dichiarato Millar. “Voglio ringraziare la squadra, i cavalli e tutti coloro che dietro le quinte ci hanno aiutato”.
Il veterano canadese si sente ringiovanito da questa vittoria tanto da dichiararsi in corsa per i prossimi Giochi di Londra 2012. “Sono pronto per tentare ancora a Londra, ho già selezionato anche il cavallo”.
Bronzo storico anche per la Norvegia, al suo primo titolo olimpico. “Quando ci siamo qualificati agli Europei la scorsa estate, non credevo saremmo arrivati così avanti”, ha dichiarato il cavaliere norvegese Stein Endresen. “È un sogno e questo bronzo per noi vale come l’oro”.
“Finalmente abbiamo una squadra allo stesso livello e negli stesi tempi e lo spirito di gruppo è stato indimenticabile”, ha commentato il team manager norvegese Sylve Soderstrand.
Dothorse
Photo Xinhua e Kit Houghton for FEI