Jumping Verona, a Filippo Moyersoen il Premio Fixdesign

Jumping Verona, a Filippo Moyersoen il Premio Fixdesign

Per Filippo Moyersoen il tempo sembra essersi fermato. Con i suoi risultati ha segnato il salto ostacoli azzurro e internazionale già dai primi anni ’80. Oggi dopo avere appena superato i 61 anni d’età, è il cavaliere più anziano tra tutti quelli al via di Jumping Verona 2015, tappa italiana della Longines FEI World CupTM, Moersoen, aggiunge un nuovo risultato al suo interminabile palmares di successi. Primo posto in sella alla sua Loro Piana Canada nel Premio Fixdesign, categoria a difficoltà progressive con joker, grazie al tempo di 44.17, accompagnato da un impeccabile percorso netto agli ostacoli. In questa prova, l’ultima prima del Gran Premio Longines FEI World Cup™ presented by Fixdesign (primo cavallo in campo alle ore 14.30) Moyersoen ha preceduto di soli 3 centesimi di secondo l’altro azzurro Emanuele Gaudiano su Cocoshynsky (0/44.20), piazzatosi così al secondo posto della classifica finale. Terza piazza per una della favorite nei pronostici del Gran Premio, l’amazzone francese Penelope Leprevost con Sultane de Ibis (0/44.48).
Queste le parole del vincitore:
Canada è una cavalla veloce e questo è un vantaggio. A volte abbiamo dovuto usare la velocità per sopperire ad alcune difficoltà caratteriali, ma grazie all’aiuto di Ulrich Kirchhoff prima, di Michel Robert e Hans Horn, poi e più di recente a quello di Giorgio Nuti, siamo riusciti a far funzionare tutto bene: impulso, galoppo, velocità, concentrazione. La cavalla è molto in forma e per questo mi dispiace non partire in Gran Premio. Noi italiani abbiamo un grande bisogno di montare in gare importanti e di abituarci a questo livello. Montare anche solo in campo prova con cavalieri del calibro di quelli che sono qui a Verona in questi giorni è un’opportunità preziosa per imparare qualcosa. – cosa che dal più anziano dei cavalieri in gara a questa quarta tappa della Longines FEI World CupTM, fa un po’ impressione. – Superati i 60 anni si deve assolutamente cercare di stare in forma e aggiungere alle 5 ore minimo in sella ogni giorno, della ginnastica utile per decontrarsi. Mi diverto ancora tantissimo, forse sempre di più con il passare del tempo. Proprio per questo sento il dovere di fare tutto quello che posso per stare bene.
Voglio fare i complimenti al direttore di campo perché dalla qualità dei percorsi, e dal terreno di gara, dipende la bellezza dello spettacolo. Sia percorsi troppo facili e che percorsi troppo difficili abbassano il livello. Uliano lavora da tempo e con molta regolarità a questo tipo di concorsi e conosce molto bene cavalli e cavalieri. Questo gli permette di sapere qual è il limite oltre al quale non deve andare nel definire le difficoltà dei tracciati. I suoi percorsi sono perfetti perché impegnativi ma mai esagerati.
Tra poco andrò a godermi lo spettacolo offerto dal Gran Premio dalle tribune. Sono in tanti i cavalieri che potremmo vedere sul podio, compresi i cavalieri italiani che essendosi trasferiti all’estero hanno fatto in fretta un passo in avanti molto evidente e sono quindi ormai all’altezza dei più grandi del mondo.
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comunicato Equi-Equipe Jumping Verona

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