Bufera in Fise per il salto ostacoli, i tesserati sono stufi

Bufera in Fise per il salto ostacoli, i tesserati sono stufi
C’è bufera in FISE (federazione Italiana Sport Equestri). Il dipartimento salto ostacoli, coordinato da Duccio Bartalucci, sotto la dirigenza del Commissario Straordinario Gianfranco Ravà, dal Sub Commissario alla contabilità Alberto De Nigro e dal Sub Commissario allo sport Max Andrè Barbacini (nominati dal CONI nel marzo 2013), ha pubblicato il nuovo regolamento della disciplina, cui è seguito un’uniforme dissenso da parte di tutto il popolo equestre, non necessariamente legato al salto ostacoli. Quest’ultimo settore è in pieno conflitto con la dirigenza federale circa le modifiche apportate. Modifiche che “colpiscono non solo i professionisti, ma anche gli amatori (patenti A, i Brevetti e i Primi Gradi investono il 98% degli introiti derivanti da rinnovi patente e passaporti cavalli, di cui la FISE dispone per il coordinamento e l’impulso dell’attività sportiva e di politica federale, ndr), bloccando l’ingranaggio del movimento equestre a monte”. Queste le dichiarazioni di Mario Giunti, istruttore federale di un centro ippico federale della Toscana, e co-fondatore (insieme a Mino Palma e Marco Tassoni) di un gruppo facebook, “Gli Stufi della FISE 2013”, che in soli sette giorni ha ricevuto l’adesione di 2.082 membri.
Qualche giorno fa, questo gruppo, con la petizione di 1.184 firme, si è rivolto alla FISE e al CONI, per chiedere un confronto sul tema e porre rimedio alla minacciata fuga di tesserati, che spopola sul social network, ipotizzando di lasciare la Federazione e passare alle discipline associate.
“Lo scorso anno- ha spiegato Mino Palma, presidente di un circolo ippico lombardo, riferendosi alla denominazione del gruppo e alla lettera inviata al Palazzo di Viale Tiziano, per conoscenza anche al CONI – si è progressivamente manifestata una situazione di scontento generale riguardo all’assenza di dialogo tra la FISE e i suoi utenti. Situazione che è finita nel collasso, trascinando nell’incertezza l’intero panorama equestre, desideroso anche di eleggere democraticamente, al più presto, le rappresentanze in seno al Consiglio Federale e di presidenza. STUFI DELLA FISE 2013 vuol dire “stufi del progressivo indebolimento di una catena sportiva che va dalla base al professionismo e dai giovani cavalli ai futuri campioni, passando per lo sforzo di intere famiglie di allievi e per la dedizione di tecnici e operatori del settore”. Per tradurlo in numeri, circa 2.000 circoli ippici, circa 100 comitati organizzatori, oltre 100.000 tesserati.
La lettera del gruppo è giunta nella sede della FISE centrale motivando la risposta, pubblicata sul sito FISE, da parte del coordinatore salto ostacoli Duccio Bartalucci.
“Riteniamo che il commissamento – ha commentato Mario Giunti  – abbia ricevuto un mandato dal CONI che esuli dal mettere mano prepotentemente e senza un precedente assenso da parte degli utenti e della Consulta, a un regolamento sportivo, anche se in gran parte ideato dal coordinatore Bartalucci che ne è competente.  Chiediamo alla FISE il congelamento del nuovo regolamento (in vigore da marzo 2014, ndr), fin quando tutti i destinatari di tali modifiche (istruttori, professionisti e addetti) non si riuniranno in un tavolo serio, volto a una pacifica e competente concertazione. Il regolamento – incalza Giunti – deve essere riscritto partendo da zero, il foglio deve essere bianco. Anche con tutte le buone intenzioni, adattare o aggiustare una cosa vecchia e non piu consona ai tempi, porta a una potenziale confusione”.
“Il gruppo Stufi della FISE – ha dichiarato Marco Tassoni, direttore sportivo di un centro ippico lombardo – non mira a polemiche sterili, bensì a concrete soluzioni, per il bene di questo sport e nel pieno rispetto del ruolo istituzionale dei commissari FISE. Il commissariamento va inteso come un’oppurtunita per cambiare le cose e il denota in questa fase storica una possibilità di crescita e confronto, non di battaglie contro il sistema. Perora la causa comune: la salute dell’equitazione e un impulso razionale derivante dai suoi regolamenti, che favorisca l’omogeneo sviluppo e crescita, a tutti i livelli, di tutte le discipline. Cosa che questo regolamento non fa”.
“Chiediamo ai Commissari – ha concluso Mino Palma – di sederci a un tavolo, per offrire la nostra disponibilità a tale scopo e dare semplicemente voce agli scontenti con cervello. Il nostro gruppo ha ricevuto l’adesione di numerosi professionisti, portacolori azzurri in vari importanti impegni agonistici internazionali”.
GRUPPO facebook STUFI DELLA FISE 2013
Mario Giunti 335/6447349
Mino Palma 329/7394077
Marco Tassoni 335/6257377

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