Alberto Magni, candidato alla Presidenza Fise: conosciamolo meglio

Alberto Magni, candidato alla Presidenza Fise: conosciamolo meglio

Si sta avvicinando l’ora X ovvero lo scadere del quadriennio olimpico e le nuove elezioni per le cariche in seno alla Fise nazionale e ai suoi Comitati regionali. E’ un momento intenso di confronto e di bilanci. Tra i candidati alla presidenza della Federazione c’è Alberto Magni, uomo di cavalli doc e costruttore di medi e grossi impianti. Conosciamolo meglio.

Nasce a Gallarate nel 1945, un’ intera vita dedicata ai cavalli nei vari ruoli di gentlemen rider, tecnico, istruttore e padre di Fabio Magni per quattro volte olimpionico di completo. Attualmente dirige il Centro Equestre di Framura presso La Spezia che ha costruito personalmente. Il suo entusiasmo è  a dir poco travolgente, un fiume in piena di nuove proposte.

– Che cosa lo ha spinto a candidarsi alle elezioni per la presidenza della Fise?
Innanzitutto volere il bene della nostra federazione. Il desiderio di dare il meglio e fare sempre di più.  Dico sempre che l’unica cosa a cui voglio rimanere attaccato saldamente è la mia sella e non certo una poltrona!”

-Quali sono i punti principali del suo programma?
“Semplificare tutta la parte burocratica che ha costi troppo alti ed inutili. L’attuale Fise è come un bel cavallo montato male. Vorrei che vi fosse più trasparenza e che le riunioni fossero aperte ai presidenti dei vari circoli e dei comitati regionali. Auspico un’ intera riforma
istituzionale in cui il presidente venga eletto da ogni tesserato che abbia compiuto i sedici anni di età

– Come pensa di aumentare il numero dei tesserati che in Italia è nettamente
inferiore rispetto allae regioni limitrofe?
L’aumento è per me legato ad una semplificazione del sistema e ad un conseguente abbattimento dei costi accompagnati da una promozione nelle scuole

-Su Facebook ha lanciato molte idee tra cui quella di un veterinario di base
per ogni regione. Che cosa intende?
“Si tratta di una nuova figura prevista dalla mia eventuale presidenza. Ogni Provincia, in base al numero di cavalli mutuati, ne avrà un certo numero. Il costo di questi veterinari sarebbe incluso nel costo del passaporto. Questi, senza ulteriori esborsi per il cavallo mutuato,dovranno provvedere al controllo del piano vaccinazioni e del Coggins-test

– Ho letto che propone aiuti per i centri in difficoltà da parte della Fise
consistenti in attrezzature, forniture gratuite di foraggi e mangimi e
assistenza gratuita per stage. Lodevoli iniziative ma come la Fise si
procurerà queste risorse economiche?
” Dalle aziende del settore che sono tante e hanno ancora grossi fatturati, indenni dalla crisi

– Che cosa pensa dell’allevamento italiano?
“L’allevamento italiano produce ottimi soggetti e per questo va protetto e aiutato”

– Che cosa consiglia ai giovani che vogliono accostarsi a questo sport?
“Ai giovani non vi è molto da dire, la loro passione parlerà per me”

-Mi sembra che i suoi progetti includano anche le scuole per persone con disabilità. I benefici dell’ippoterapia sono ormai noti a tutti.
“Sì, purtroppo per questo nobile scopo vengono spesso utilizzati soggetti anziani che non ce la fanno più e meriterebbero una fine più dignitosa. Sarebbe necessario preparare, come per le altre discipline, dei soggetti medio giovani, idonei a questa finalità”

-Per concludere, lei ha paragonato la attuale Fise ad un bel cavallo montato
male. Cosa consiglia quindi da vero uomo di cavalli ?
C’era una volta un buon cavallo di nome Fise,venne affidato ad un cavaliere che ogni salto non era ‘insieme’ poi per di più sbagliò percorso! Ora voi cosa fareste? Glielo affidereste ancora?”

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