Il dressage esiste

L’ultima manifestazione dell’anno per gli appassionati del dressage in Italia è stata un vero successo per lo sport. I campionati italiani della disciplina, infatti, sono stati organizzati nella splendida cornice del Centro Internazionale del Cavallo “La Venaria Reale” situato nel Parco Regionale La Mandria che ha anche ospitato nella stessa data un CDI***.

Ci auguriamo che il numero molto elevato dei concorrenti scesi in campo durante lo scorso fine settimana sia stato sufficiente a dimostrare quanto questa bellissima ed elegante disciplina non solo non sia “morta”, ma non sia nemmeno agonizzante come molti sono stati indotti a pensare quest’anno.

La scarsità di gare nazionali, la mancanza di premi in denaro nei pochi concorsi organizzati, l’eliminazione, da parte della Fise, degli incentivi assegnati ai cavalieri in grado di dare lustro al tricolore in manifestazioni internazionali, hanno spinto diversi nostri lettori a contattarci preoccupati per le sorti del dressage italiano.

Non pochi sono stati, inoltre, i delusi dalla mancata partecipazione di una squadra azzurra ed in particolare del carabiniere Valentina Truppa ai recenti Weg del Kentucky. A parere di molti, il binomio Truppa-Eremo del Castegno, dopo le ottime performance di quest’anno, avrebbe potuto dare lustro al dressage azzurro e servire come motivazione agli altri componenti di una “ipotetica” squadra.

Ma, archiviato il capitolo WEG, ora bisogna guardare avanti ed i risultati ottenuti a La Mandria infondono nuova speranza nei cuori degli appassionati.

L’elevato numero di concorrenti è un chiaro segno della vivacità dello sport e la Fise ne prenderà sicuramente atto. Un primo passo è stato compiuto con l’accordo stipulato tra il presidente Andrea Paulgross e la proprietà di Eremo del Castegno che dovrebbe servire a sostenere il miglior binomio italiano del momento fino alle Olimpiadi di Londra.

Intanto Valentina Truppa ed il suo Eremo si sono mostrati in grande forma a La Mandria. Oltre a conquistare la vittoria di tutte le categorie più importanti in programma l’ amazzone azzurra ha saputo stabilire nuovi record personali sia in sella ad Eremo sia con Chablis. 73,083% per Eremo nel Grand Prix Special e 75,650% nel Grand Prix Freestyle per Chablis.

La giuria d’eccezione riunitasi per giudicare questo evento sportivo comprendeva 4 giudici cosiddetti “OFFICIAL” su 5 ed ha donato un sapore veramente internazionale alla gara.

Per il futuro gli addetti ai lavori auspicano un calendario agonistico che li metta in condizione di preparare cavalli e allievi in modo adeguato, con concorsi distribuiti in modo omogeneo lungo l’arco della stagione perché i binomi possano seguire una giusta progressione nel lavoro. 

Gli appassionati ci sono, ma sono bisognosi di stimoli, obbiettivi ed incentivi.

 

Autore

Articoli Correlati