Fei World Cup Finals tra passato e presente

Fei World Cup Finals tra passato e presente

Quella che si svolgerà a Las Vegas nello stato americano del Nevada, dal 15 al 19 aprile sarà l’edizione numero 36 della finale della FEI World Cup Finals, sponsorizzata anche quest’anno Longines.

E’ anche la sesta volta che l’atto conclusivo della più importante manifestazione mondiale di salto indoor si tiene nella città dalle mille luci e dei mille sogni nel deserto del Nevada. Ed è l’undicesima volta che l’Italia è presente nella finale. Quest’anno con Luca Maria Moneta e Connery.

Sono molto felice di rappresentare il nostro paese insieme a Connery a Las Vegas e di avere l’opportunità di far del nostro meglio – dice il cavaliere nato a Milano il 23 dicembre del 1967 – Sono concentrato ma non stressato, pronto ma senza sentire troppo la pressione. Sono stato un bel po’ in Portogallo a fare dei concorsi, Connery è rimasto a casa con Jesus de la Commune a fare passeggiate e lavoro da terra. Io l’ho montato appena tornato da Vilamoura. Poi lui è partito giovedì scorso per Amsterdam e giovedì notte per Las Vegas mentre io l’ho raggiunto ieri. Siamo sereni perché lui è un cavallo generoso, disponibile , a volte anche un po’ troppo, ma di buon cuore. Tecnicamente ha un grande scatto e falcate costanti e molto precise, il che mi mette ogni volta nella condizione di organizzare molto bene gli avvicinamenti ai salti. Sono tranquillo anche grazie al lavoro che da due anni sto facendo con la Dr.ssa Elena Montorsi, psicologa dello sport che mi ha insegnato prima di ogni gara a concentrarmi ad eliminare ogni cosa inutile dalla mia testa ed a rimanere “Io e il mio cavallo”. Così riesco a disegnare il percorso più giusto per le caratteristiche del mio compagno, anche se magari tutti gli altri hanno fatto una scelta diversa. Mi concentro nel non guardare il tabellone, i risultati degli altri, a pensare a dare solo il meglio di noi stessi.
 

“Crederci!”
E prima di salire sull’aereo che lo ha portato in America Luca Moneta ha aggiunto un “Crederci!” che rappresenta il suo stato emotivo alla vigilia di questo evento.

Connery è un Westfalen castrone baio di 14 anni (2001) di proprietà di Molly Ohrstrom. Padre Cordobes II madre Petit Fleur Kr.

NOMI, NUMERI E LEGGENDE DELLE FINALI

L’ultima volta che una finale di Coppa del Mondo si svolse a Las Vegas fu nel 2009 e vinse la tedesca Meredith Michaels Beerbaum, che insieme al connazionale Marcus Ehning detiene il massimo numero di vittorie per il proprio paese, avendo vinto 3 volte. Un record massimo di 3 trionfi assoluti che i due tedeschi dividono con il brasiliano Rodrigo Pessoa e l’austriaco Hugo Simon. La Germania vanta 10 successi e quindi ai sei totali di Ehning e della signora Beerbaum, vanno aggiunti uno del cognato Ludger Beerbaum, uno di Christian Ahlman, uno di Otto Becker e quello dello scorso anno a Lione, di Daniel Deusser.
Tra i veri protagonisti delle finali della Coppa del Mondo FEI, vanno considerati gli Stati Uniti, specie agli albori della manifestazione.

La prima edizione si disputò nel 1979 a Goteborg, in Svezia ed il primo podio fu così composto: 1° Hugo Simon (Austria) su Gladstone, 2^ Katie Monhan Prudent (USA) con The Jones Boy, 3° Eddie Macken (Irl) con Dundalk. Poi dal 1980 al 1987, sette successi su otto per gli atleti a stelle e strisce. Una stringa interrotta nel 1988 a Goteborg dal canadese Ian Millar e ripresa per gli americani solo 25 anni più tardi a ‘sHertogenbosch con Richard Fellers e Flexible, doppiata l’anno successivo a Goteborg da Elizabeth Patton Madden, più famosa come Bezzie Madden, in sella a Simon. Insomma per i concittadini del presidente Obama i successi sono 9.

Nel frattempo le vittorie tedesche, quelle brasiliane – le tre in fila di Rodrigo Pessoa dal 1998 al 2000 sempre col fantastico Baloubet de Rouet – quelle inglesi di cavalieri straordinari come John Whitaker (2) e Nick Skelton (1), di Francia, Svizzera, Austria, Olanda, Canada: le altre nazioni che hanno vinto.

Ci sono nomi di cavalieri e di cavalli da far andare in estasi ogni appassionato di salto ostacoli: Jappeloup, Milton, Shutterfly, Gladstone, Cristallo, Calypso, Ratina Z, Dollar Girl, Weihaiwej, Dileme de Chepe, Big Ben, Abdullah, Calvaro, ET FRH, solo per citarne alcuni.

Tra i cavalieri, oltre a quelli già citati vanno ricordati l’olandese (ora di passaporto belga) Jos Lansink, il canadese Ian Millar, Conrad Homfeld americano (e vincitore dell’oro a squadre all’ Olimpiade di Los Angeles ’84) lo svizzero Markus Fuchs, il francese Bruno Broucqsault, l’altro elvetico Beat Maendli. E sono solo i vincitori, perché tutti i cavalieri più forti del mondo in questi 35 anni hanno preso parte alle finali della Coppa del Mondo di salto ostacoli: Philippe Rozier, Nelson Pessoa, Franke Sloothak, Lars Nieberg, Richard Spooner, Willi Melliger, Paul Scockemoehle, Pierre Durand, Edwina Tops-Alexander, Malin Bayard Johnsson, Ludo Philippaerts, Jan Tops, McLain Ward, Rolf-Goran Bengtsson, Steve Guerdat. E fermiamoci qui sperando di non aver fatto torto a nessuno.

L’ITALIA ALLE FINALI

Ha fatto la sua parte. Portando i suoi migliori cavalieri dei vari momenti storici nelle finali. E’ successo undici volte dalla prima, nel 1985 con Diego De Riu in sella Fanando a Berlino, a Luca Maria Moneta con Connery, che sarà a Las Vegas dal 15 al 19 aprile prossimi.

Nel 2000, sempre a Las Vegas, furono due i cavalieri in finale: Jerry Smit e Gianni Govoni, dunque la città americana sembra portar bene ai nostri colori.

 

L'Italia alle Fei World Cup Finals
1985 Berlino : Diego De Riu/Fanando 26° posto
1986 Goteborg :Giorgio Nuti/Baltimore 5° posto
1988 Goteborg: Giorgio Nuti/Larry II 21° posto
1994 ‘s Hertogenbosh : Jerry Smit/Costantijn 23°posto
2000 Las Vegas : Jerry Smit/Lux Z 18° – Gianni Govoni/Las Vegas 21° posto
2001 Goteborg : Jerry Smit/Jamiro 25° posto
2002 Lipsia : Jerry Smit/Jamiro 32° posto
2004 Milano: Juan Carlos Garcia/Albin III 6° posto
2006 Kuala Lumpur : Juan Carlos Garcia/Loro Piana Albin III 4° posto
2010 Ginevra : Natale Chiaudani/Snai Seldana 12° posto
2015 Las Vegas : Luca Maria Moneta/Connery…

comunicato Fise

Photo Credits Karl Heinz Frieler Fei Leipzig

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