Il neozelandese Jonathan Paget ha vinto oggi in sella al suo Clifton Promise il titolo più ambito nel mondo del completo, il CCI**** di Badminton. Jonathan che ha iniziato a montare a cavallo a 18 anni. Nel giro di 2 anni il ragazzo gareggiava già nei 3 stelle. Si è classificato 6° in Kentucky nel 2012, 5° a Burghley nel 2012, 7° ai Campionati del Mondo 2010 e 10° alle Olimpiadi di Londra. E’ incredibile l’attenzione che ha avuto oggi dai media e dal pubblico la prova di salto della celebre manifestazione britannica. Gli appassionati in giro per il mondo e quelli che hanno gremito le tribune sono stati testimoni di una delle edizioni più emozionanti dell’evento equestre.
Sembrava scritto nella storia che Michael Jung e La Bioestethique Sam avrebbero conquistato anche questo trofeo, l’unico riconoscimento importante che ancora mancava alla loro impressionante carriera. Sam e Michael sono campioni del Mondo, d’Europa e Olimpici, hanno vinto, senza esagerazione, tutte le gare alle quali hanno partecipato. Michael è, agli occhi di tutti, una divinità in campo equestre, è quell’atleta che non sa sbagliare, che finisce sempre primo e secondo, un cavaliere ormai quasi noioso. E invece Badminton ha saputo ridimensionare anche lui, lo ha reso più umano. E’ stato quasi commovente vedere Michael in sella a Leopin scartare al fronte stretto dopo i gradoni a salire, vederlo sbagliare è stato un evento e quando, più tardi, in sella a Sam lo abbiamo visto in difficoltà al laghetto, l’abbiamo visto faticare per riguadagnare la direzione, il cavaliere tedesco per un attimo è tornato tra i comuni mortali. Non è che sarebbe dispiaciuto a nessuno se avesse vinto, ma vederlo al secondo posto dimostra ancora una volta quanto Badminton sia duro ed imprevedibile. Le barriera fatta cadere da Sam nel salto ostacoli hanno spianato la strada a Jonathan Paget e Clifton Promise che questa mattina per un attimo avevano addirittura rischiato di non passare la visita veterinaria quando erano stati mandati in holding box. 0,3 punti di penalità di differenza sono bastati al neozelandese per battere il fuoriclasse tedesco.
Il terzo posto è andato ad un grande del completo internazionale, il neozelandese Andrew Nicholson in sella a Nereo. Nicholson si è aggiudicato la scorsa settimana il CCI**** del Kentucky in sella a Quimbo e qui era in lizza per accaparrarsi un secondo risultato utile per il Rolex Grand Slam.
Ma veniamo agli italiani. Per il nostro paese l’anno 2013 andrà nei libri di storia. 5 atleti azzurri hanno partecipato a Badminton e 4 di loro hanno portato a termine senza errori il cross. Non importa che Parko 4 di Mattia Luciani non sia stato presentato all’ultima visita, la sua performance in campagna rimane un impresa titanica per un cavaliere tanto giovane, esattamente come sono stati straordinari il netto di Marco Biasia ed i successi di Stefano Brecciaroli e Vittoria Panizzon.
“Breccia” in sella ad Apollo Van De Wendi Kurthoeve ha chiuso la sua prima partecipazione a Badminton con un 6° posto ed ha dimostrato che il suo cavallo può tenere il passo dei migliori nelle gare di altissimo livello. Le 4 penalità fatte registrate in salto ostacoli gli hanno fatto perdere una posizione in classifica e quindi non hanno fatto una grande differenza.
Vittoria Panizzon e Borough Pennyz sono state ancora una volta le più ammirate del concorso. La grinta dell’amazzone azzurra, le doti atletiche nonché l’atteggiamento da guerreria di Pennyz fanno si che tutto il mondo ci invidi questo binomio. Il 7° posto ottenuto da loro oggi è solo un assaggio delle soddisfazioni fantastiche che ci aspettiamo da loro. Vittoria ci ha abituato a rimonte eclatanti, ma con i progressi che ha mostrato in rettangolo il futuro sembra davvero sorriderci.