Evidentemente chi si occupa di partorire i regolamenti per l’allevamento di cavalli in Italia non si è accorto che stiamo attraversando una delle peggiori crisi economiche della storia o forse vive totalmente scollegato dalla realtà, perché siamo venuti a conoscenza proprio in questi giorni di quanto deciso dall’autorità nazionale preposta. La novità è che per ogni puledro dobbiamo avere un passaporto provvisorio che deve essere richiesto all’APA, Associazione Provinciale Allevatori, e che verrà poi sostituito dal passaporto definitivo UNIRE, ASSI o come diavolo si chiama ora lo studbook italiano.
Per farci capire meglio ricordiamo che ogni persona tanto pazza da voler allevare un puledro in Italia dovrà, entro 7 giorni dalla nascita della creatura, compilare un modulo scaricato dal sito dell’UNIRE/ASSI che va mandato per mezzo di una raccomandata con ricevuta di ritorno all’ente sopracitato. Al modulo va apposta una marca da bollo da 14,62 euro ed è necessario allegarvi anche l’evidenza di pagamento di 96,00 euro, il prezzo per la denuncia di nascita del puledro.
Totale operazione:
96,00 euro + 14,62 euro + 8 euro circa = 118 euro circa
Pagati questi 118 euro si aspetta circa un anno prima di vedersi recapitare il prezioso documento. In attesa di avere in mano materialmente il passaporto, gli anni passati si poteva trasportare il cavallino con la fotocopia del documento redatto dal veterinario che l’Unire incaricava per inoculare il microchip e prelevare un campione di sangue. Oggi non è più così. Il veterinario non può più rilasciare una copia di questo documento e tutti gli allevatori sono costretti a richiedere un passaporto provvisorio all’Apa, ovviamente sborsando altri denari.
Nei prossimi giorni interrogheremo gli altri stud-book europei per capire come funziona presso i loro uffici, ma possiamo già dirvi che l’SBS (Belgio) chiede un versamento di 25 euro a puledro e consegna il documento entro 3 mesi.
