Cavalieri scandalizzati dalle proposte della FEI per cambiare le regole del completo

Cavalieri scandalizzati dalle proposte della FEI per cambiare le regole del completo

Le proposte di cambiamenti radicali al format ed al regolamento del disciplina del concorso completo di equitazione avanzate dalla FEI ha sollevato un’ondata di preoccupazione frustrazione da parte dei cavalieri.

Le modifiche alle quali la Federazione Equestre Internazionale sta lavorando sono volte a rendere la disciplina più moderna, telegenica e accattivante per gli spettatori e nulla hanno a che fare con le tematiche della sicurezza. Il Comitato Olimpico Internazionale ha dichiarato di voler così creare una nuova generazione di fans per il completo.

Il progetto dovrebbe essere stato discusso al FEI Sports Forum di Losanna ieri.

Mentre gli atleti non sono contrari ad una modernizzazione della disciplina, non sono concordi che sia necessario uno stravolgimento delle regole sulle quali si basa.

Lo sport ha già cambiato format una volta per rispondere alle esigenze dello IOC (International Olympic Committee, ma adesso l’International Event Riders Association giudica i cambiamenti proposti davvero non giustificati.

Molto dibattuta è la proposta di abbassare il livello del cross dei campionati e delle Olimpiadi per la gara a squadre facendoli diventare dei 3 stelle in modo da allargare la partecipazione a più nazioni.

La FEI vorrebbe inoltre penalizzare con solo 10 punti (invece che 20) la prima fermata in cross ed introdurre 5 punti di penalizzazione per chi fa cadere le bandierine di fronti stretti ed angoli.

Paul Tapner intervistato da Horse and Hound si è così espresso:

Chiunque abbia potuto proporre una cosa del genere non ha capito niente del nostro sport. Dobbiamo migliorare la tecnologia. Nel tennis e nel cricket usano sistemi di moviola e inquadrature particolari, noi abbiamo bisogno di cose simili. Il completo dovrebbe imparare dal dressage, le proposte di cambiamento per il nostro sport dovrebbero riferirsi ad attività di promozione e comunicazione. Questo è quello di cui anche il completo ha bisogno.

 

Il presidente dell’International Event Riders Association, il neozelandese Bruce Haskell è d’accordo con Tapner.

Paragonato ad altri sport, il modo in cui il completo è proposto al pubblico è anacronistico e ha bisogno di una ventata di aria fresca. La preoccupazione principale riguarda le proposte ingiustificate. I cavalieri dicono “non cambiate il nostro sport, cambiate il modo di presentarlo”. Deve essere modernizzato e sottoposto ad un’azione di marketing.

 

Inoltre Haskell ha riferito che in molti sono angosciati dal pensiero che queste proposte possano avere un effetto negativo sulla sicurezza.

Gli atleti dovrebbe aspirare alla partecipazione alle Olimpiadi. Queste modifiche aumentereanno il numero di concorrenti ai Giochi, ma abbassando lo standard della gara metteranno in pericolo lo sport e gli atleti davanti all’audience televisivo. Inoltre se incorreranno solo in 10 penalità per uno scarto o una fermata, gli atleti prenderanno più rischi.

Anche per Mark Todd lo sport non necessità questo stravolgimento.

Abbiamo bisogno di cambiare l’organizzazione e la presentazione al pubblico.

Si vocifera anche che vogliano cambiare il nome dello sport che diventerà  “equestrian triathlon”, “equestrathon” o “tri-equathlon”.

Inoltre dovranno essere processati tutti i dati sulla sicurezza raccolti dalla FEI negli ultimi 10 anni per un safety audit.

Tutte le modifiche saranno portate all’assemblea generale di novembre.

 

 

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