Il “salto” per il completo

Il “salto” per il completo

Perfezionare le tre specialità per consolidare i binomi di interesse federale della disciplina completo. Questo è uno dei progetti condivisi tra Vittorio Orlandi e alcuni rappresentanti del completo, in occasione di un tavolo tecnico che si è riunito presso la sede di Viale Tiziano. Erano presenti: Marco Reitano, Fabio Fani Ciotti, Jacopo Comelli, Federico Euro Roman, Stefano Brecciaroli, Andrea Mezzaroba e Giacomo Della Chiesa.

Come si concretizza questo progetto?
Attraverso degli stage mirati – dichiara Vittorio Orlandi – preferibilmente nei tre mesi di interruzione della stagione agonistica. Si possono mettere in piedi delle programmazioni su misura per ogni cavaliere”.
Perché non un progetto che valga per tutti?
Perchè ogni cavaliere ha le sue possibilità e le sue necessità”, incalza Orlandi . “Per esempio, tra i rappresentanti young rider ci sono alcuni studenti universitari che non si possono permettere di andare all’estero per due mesi. Per loro potrebbe essere utile uno stage in Italia, con un tecnico di riferimento che li possa anche seguire anche durante l’anno, con stage meno intensi che mirino alla continuità del lavoro”.

Se per il dressage si rivela utile seguire uno stage con il proprio cavallo da completo, parlando di salto ostacoli, non tutti i completisti hanno in scuderia un cavallo che gli consente di coprire questo trimestre di perfezionamento e non possono impiegare i loro cavalli da completo 12 mesi all’anno.

“L’idea, infatti, è quella di fargli montare cavalli da salto non di loro proprietà”, spiega il Presidente. “Sono certo che non faticheremo a reperire la disponibilità di figure accreditate all’interno del nostro movimento sportivo, per supportare i nostri cavalieri di interesse, senior e giovani. Per questi ultimi, sono altrettanto fiducioso nella piena condivisione del progetto da parte dei tecnici personali di riferimento”.
Non resta che accertare tale disponibilità, verificando sul territorio come possa essere recepita questa iniziativa programmatica.
Partiamo da un cavaliere senior, nonché istruttore: Stefano Brecciaroli. Ricordiamo che Stefano è il tecnico di Ludovica Manzoli, medaglia di bronzo a squadre agli Europei young rider 2016.
“Come cavaliere e come istruttore, appoggio in pieno questo progetto – dichiara Brecciaroli – e ritengo che sia un’esperienza fondamentale di confronto e di crescita, sia per i giovani che per i senior. Sarei ben felice di inviare Ludovica a un esperto di salto ostacoli”.
Dichiarazione che, proveniente dalla bocca di un completista che ha partecipato anche agli Assoluti di salto ostacoli, non può che far riflettere sull’importanza di questa interdisciplinarietà.
Pronto ad aprire i cancelli della sua scuderia è Roberto Arioldi, che dichiara “Sono assolutamente a disposizione dei giovani e dei senior del completo. Oggi la prova del salto in ambito completo non ha più nulla di diverso rispetto al salto ostacoli puro, con percorsi tecnici e delicati. Da parte mia, tutto l’impegno affinché possano affrontare la terza prova del loro concorso con grande determinazione. La parola d’ordine sarà “olio di gomito”.

Un altro “sì” viene dal Friuli Venezia Giulia. Parola di Davide Kainich: “Credo che sia molto interessante questo interscambio. I completisti sono dei grandi lavoratori e potrebbero fornire un valore aggiunto alla scuderia di un salto-ostacolista. Metto, quindi, volentieri, a disposizione me stesso e i miei cavalli per supportare la loro crescita”.

L’idea è ben accolta anche da Angelo Cristofoletti che non solo sposa l’idea, ma rilancia con piena collaborazione: “Ho aiutato la squadra di completo per Sydney 2000, come tecnico del salto ostacoli e riconosco in pieno la validità di un supporto nelle singole specialità. I completisti hanno assolutamente bisogno di fare esperienza in concorsi di salto ostacoli. Ed è altrettanto importante che questi stage abbiano una continuità e un collegamento con i singoli istruttori. La mia scuderia è aperta ad accogliere questi stage in tal senso”.
Dello stesso avviso, Marina Sciocchetti: “Sia nel dressage che nel salto, c’è un margine di miglioramento che può essere raggiunto. I tecnici specializzati possono fornire un valore aggiunto alla crescita dei binomi e, più genericamente, dei completisti, perché possiedono delle nozioni e un linguaggio più approfondito nelle due specialità. Lo trovo utile anche per gli istruttori. Potrebbe essere interessante visualizzare un team allargato intorno a un giovane talento, anche se l’istruttore, ovviamente, resta sempre uno solo. Si tratta di unire le energie e le competenze per fornire tutti gli strumenti validi per eccellere”.

Anche Fabio Maiorchini offre la sua collaborazione: “L’idea è interessante e stimolante. Nutro stima per chi fa completo, quindi do la mia disponibilità a programmare un’assistenza tecnica all’interno della mia scuderia. So che chi fa completo non si tira indietro di fronte al lavoro e nel caso specifico si tratta di atleti di livello, dunque, con una programmazione seria, sono pronto a dare il mio contributo a favore dello sport”.

 

Autore

Articoli Correlati