Durante FieraCavalli la FISE presenta il progetto siglato con il Mipaaf ed il bilancio delle attività del 2016

Durante FieraCavalli la FISE presenta il progetto siglato con il Mipaaf ed il bilancio delle attività del 2016

Con il resoconto presentato in occasione della Conferenza FISE di Fieracavalli 2016 l’attuale dirigenza federale ha illustrato i traguardi agonistici e finanziari segnati dagli sport equestri durante la stagione 2016. Questi sono stati sintetizzati in 21 medaglie mondiali e continentali (raggiunte da 5 discipline) affiancate dall’approvazione del bilancio consuntivo 2015, chiuso con un avanzo pari a 2.256.815,85 euro. L’incontro ha visto l’intervento del presidente Vittorio Orlandi che, insieme ad alcuni componenti del Consiglio Federale, ha tracciato un bilancio dei diciannove mesi di attività federale in campo economico amministrativo, organizzativo e sportivo. In platea oltre ai componenti del Consiglio federale e al Segretario Generale Walter Caporizzi, erano presenti diversi presidenti di Comitati regionali, giornalisti e addetti ai lavori.
I risultati sono talmente incoraggianti che possiamo dire che l’Italia abbia finalmente girato pagina. Possiamo essere gioiosi del presente e fiduciosi del futuro”. È parso ottimista Orlandi che con le sue parole faceva riferimento alle attività del neonato “Pony Club”, nell’ ottica di un rilancio del settore ludico e agonistico e al “Circuito di Crescita”, presentato come un esperimento risultato funzionale per monitorare i binomi.
Siamo riusciti a far passare per il territorio il concetto di stile, lo stile efficace e dinamico che serve per essere competitivi”, ha dichiarato il presidente. “Siamo riusciti a rintracciare 3 binomi per le Coppe delle Nazioni attraverso il Circuito di Crescita e a chiudere una convenzione con il MIUR per supportare efficacemente il Pony club aprendo tutte le scuole all’equitazione, con incontri presso gli istituiti o l’accoglienza delle scolaresche presso le strutture equestri di tutta Italia”.
Dopo aver dedicato attenzione al rendiconto sull’attività sportiva in senso stretto si è chiuso il cerchio con la relazione circa le attività svolte dalla FISE nell’ottica di incentivare il vivaio equino made in Italy esposta dal consigliere con delega all’allevamento Domenico Merlani.
E’ un piacere per me rappresentare la Federazione – ha dichiarato Merlani – e portare la testimonianza del lavoro fatto in questo intenso anno e mezzo, con il presidente Orlandi, con il Consiglio e con il Mipaaf. Prima, da semplice allevatore, quando non ero parte attiva della Federazione, dicevo che si poteva fare di più e che probabilmente non si faceva di più. Ora, da responsabile di settore, devo dire che il rapporto con il Mipaaf è da affrontare con molta pazienza e con molta calma. Si tratta comunque di una struttura ministeriale che tanto può fare per l’allevamento italiano insieme alla nostra federazione. E devo dire, però, che almeno un risultato siamo riusciti a portarlo a casa: un progetto innovativo, presente nel programma della candidatura di Orlandi, sottoscritto un anno fa con il Mipaaf, che oggi si sostanzia in una sinergia imprenditoriale con il Ministero. Questo progetto, che ho presentato insieme al Presidente Orlandi e al Colonnello Reitano, è stato accolto con interesse e soddisfazione, al punto che il Mipaaf lo sta finanziando con una quota importante. Stiamo partendo subito, c’è una selezione in corso sui cavalli giovani per finanziare allevatori o proprietari in possesso di un cavallo che risulti di interesse federale. Il cavallo sarà soggetto a patto di vincolo nei confronti della Federazione, che lo finanzierà con il Mipaaf a condizione che segua un percorso ben preciso verso importanti obiettivi prefissati. Si tratta di un progetto sperimentale – prosegue il consigliere – ma siamo fiduciosi perché noi, o chi sarà eletto al nostro posto, avrà interesse a portarlo avanti e, nel giro di pochi anni, anche in Italia avremo cavalli italiani importanti di primo livello. Ho avuto, da parte mia, il consenso importante del mondo allevatoriale: motivo di soddisfazione anche perché ho incontrato gente competente che ha saputo stare al tavolo, gente che ha come unico obiettivo quello di allevare cavalli di qualità. E’ quello che serve alla FISE. Personalmente – conclude – faccio l’ “in bocca al lupo” a questa federazione perché credo che in questi 19 mesi abbia avuto la possibilità di guardare verso il futuro, uscendo da una palude che l’ha imprigionata per molti anni. Una federazione che ha le potenzialità di rialzare la testa e i presupposti ci sono tutti. I primi risultati sono arrivati e mi auguro che si potrà proseguire negli anni a venire. Credo che in breve tempo potremmo avere grandi soddisfazioni e il CONI ce ne sarebbe grato”.

Operativamente parlando, sembra che il programma stia già avviando il coinvolgimento degli allevatori e dei proprietari di cavalli italiani di 5, 6 e 7 anni nelle tre specialità olimpiche. Dovranno essere inseriti nel programma: 3 cavalli nati nel 2011, 3 nati nel 2010 e 3 nati nel 2009. Saranno selezionati i primi classificati nei campionati cavalli giovani MiPAAF (5 anni femmine, 5 anni maschi, 6 anni e 7 anni). Gli altri cinque cavalli, uno di 5 anni, due di 6 anni e due di 7 anni, da quanto riportato saranno individuati per scelta tecnica, tra quelli compresi nelle classifiche finali dei suddetti campionati.
Gli osservatori e selezionatori scelti dalla FISE sono Stefano Brecciaroli per il completo, Laura Conz per il dressage e Gianluca Palmizi per il salto ostacoli, mentre il Mipaaf ha delegato il compito a Giuseppe Bicocchi.
Questo è il primo step pratico del progetto, che dovrebbe trovare attuazione fin dai primi giorni di dicembre e che si sostanzierà in una lista di cavalli da finanziare. Nel caso che uno o più proprietari dei soggetti interessati non dovesse aderire al progetto, o che uno o più cavalli non risultino di sana e robusta costituzione all’esame clinico veterinario, la commissione tecnica potrà individuare altri cavalli.

Quanto alle risorse finanziarie è stato dichiarato per il primo anno un finanziamento di € 195.000,00 di cui 97.500,00 a carico del MiPAAF e 97.500,00 a carico della FISE. Le risorse finanziarie saranno rideterminate ogni anno.

Il programma di lavoro elaborato dalla FISE sarà specifico per ciascun soggetto selezionato, lo stesso succederà per l’individuazione dei concorsi a cui partecipare. La Federazione, definirà, altresì, gli obbiettivi di crescita tecnica ed i criteri di valutazione. Il programma di lavoro, gli obbiettivi di crescita tecnica ed i criteri di valutazione dovranno essere ratificati poi dal MiPAAF.

La FISE, tramite i propri tecnici, seguirà l’evoluzione dell’addestramento dei cavalli e verificherà la correttezza dell’attività svolta. A fine anno, predisporrà, sulla base dei criteri stabiliti, una valutazione di ciascun soggetto con particolare riferimento al raggiungimento degli obbiettivi prefissati.

Sulla base della valutazione sopra citata, saranno individuati i cavalli meritevoli di proseguire nel progetto. I soggetti esclusi, saranno rimpiazzati da cavalli scelti con le stesse modalità. I cavalli che raggiungono l’età di 9 anni escono dal progetto cofinanziato dal MiPAAF, ma potranno proseguire il programma di crescita tecnica a carico della Federazione, la quale dal 2018 impiegherà parte delle proprie risorse finanziarie a tale scopo. Ogni anno saranno inseriti nuovi soggetti di 5, 6 e 7 anni, selezionati con le modalità di cui sopra, nel numero consentito dalle disponibilità finanziarie. Negli anni successivi il progetto continuerà ad essere finanziato per il 50% dal MiPAAF e per il 50% dalla FISE. I cavalli oltre i 9 anni saranno sovvenzionati unicamente dalla FISE.

Per quanto concerne la gestione del cavallo, la FISE stipulerà con i proprietari dei cavalli una convenzione che prevederà il vincolo della carriera sportiva secondo gli indirizzi della Federazione fino all’età di 12 anni. I proprietari dovranno affidare i loro soggetti a cavalieri individuati in accordo con la Federazione. I contratti firmati dalla FISE con i proprietari dei cavalli (da 5 a 12 anni) dovranno essere trasmessi in copia al MiPAAF.
Tutto ciò a fronte di contributi variabili a seconda dell’età del cavallo. A favore del proprietario di ciascun soggetto è previsto un contributo annuo (al lordo delle trattenute di legge) di € 15.000,00 per i nati nel 2011, 20.000,00 per i nati nel 2010 e 30.000,00 per i nati nel 2009. I contributi, saranno erogati per il 40% dopo la firma della convenzione e per il 60% a fine anno, previa verifica della correttezza dell’attività svolta e del rispetto di quanto previsto dal programma di lavoro.
I contributi saranno pagati direttamente ai proprietari dal MiPAAF e dalla FISE, ciascuno per la quota di competenza.
Il Ministero erogherà il 40% del contributo a seguito della ratifica del programma, degli obbiettivi di crescita tecnica e dei criteri di valutazione e successivamente al ricevimento delle copie delle convenzioni firmate tra la FISE ed i proprietari. Il 60% dell’importo sarà pagato a seguito dell’attestazione della FISE rispetto alla correttezza dell’attività svolta.
Il finanziamento MiPAAF dovrebbe essere commisurato al numero effettivo dei soggetti che hanno aderito al programma e svolto correttamente le attività previste.
I contributi a favore dei proprietari dei cavalli di 8 anni ed oltre dovranno essere definiti dalla FISE e formalizzati nel contratto che la stessa stipula con ogni proprietario.

E’ un passo importante quello tracciato dalla convenzione tra FISE e Mipaaf – ha dichiarato Domenico Merlani – perché apre una nuova stagione con un cambio di mentalità che premia l’eccellenza dando agli allevatori e ai proprietari un supporto e un dialogo con comune obiettivo: quello di poter lavorare in funzione dello sport e dell’identità italiana. Andando avanti così, come negli ultimi decenni, saremmo diventati una succursale degli Stud Book stranieri. Con questo progetto si lanciano le basi per un nuovo dialogo con il Mipaaf e con gli allevatori, per reclutare il futuro della nostra equitazione e valorizzare l’attività allevatoriale fino a conferirle il valore che merita, nel mondo sportivo e imprenditoriale”.
Il progetto appena avviato è stato definito sperimentale quindi suscettibile di ampliamenti. A tal proposito Vittorio Orlandi ha già assicurato che sarà estesa anche alla disciplina dell’endurance.

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