Non c’è concorso al mondo come l’Horse Show di Dublino che nella mia classifica personale si contende il primo posto con la più blasonata Aquisgrana ed è seguito a ruota dall’Olympia Horse Show di Londra. Per questa ragione e per la simpatia che nutro nei confronti del popolo irlandese la vittoria conquistata ieri nella Coppa delle Nazioni di Dublino dai nostri 4 valorosi moschettieri Bruno Chimirri (Tower Mouche), Lorenzo de Luca (Ensor de Litrange), Emilio Bicocchi (Ares) e Piergiorgio Bucci (Casallo Z) non poteva non emozionarmi e commuovermi. Il pubblico di Dublino è tra i più calorosi che conosca e l’atmosfera è surreale quindi un po’ viene da sentirsi solidali con la delusione vissuta dal pubblico di casa pietrificato dal rifiuto di All Star che sotto la sella di Denis Lynch stava ottenendo in barrage un tempo incredibile. Con quelle due falcate di galoppo laterali che anticipano lo scarto è svanito in un attimo per l’Irlanda ogni sogno di gloria mentre al contempo cresceva l’eccitazione e la speranza per noi. Piergiorgio Bucci, scelto dal tecnico Roberto Arioldi per questa sfida all’ultimo salto ed all’ultimo centesimo di secondo, ha fatto diligentemente il suo lavoro pilotando Casallo Z verso un “tranquillo” percorso netto.
Dublino è un terreno fortunato per le imprese azzurre. Proprio sul manto erboso irlandese nel 2009 era svoltata la sorte di una stagione fino ad allora terribile. Vinta decisamente a sorpresa la Coppa del Kerrygold Horse Show poche settimane dopo l’Italia salì addirittura sul podio dei Campionati d’Europa di Windsor.
Un’altra memorabile vittoria si festeggiò all’Horse show nel 1998, anno in cui vennero organizzati i WEG a Roma. In quell’edizione a portare al successo il team azzurro furono l’indimenticabile “capitano” Guido Dominici, Alessia Marioni, Emanuele Castellini e Gianni Govoni.
foto Fei Tony Parkes