
Un risultato storico, una medaglia di bronzo che vale letteralmente oro per la FISE e per il movimento equestre in generale. Cristiano Cividini, dando seguito alle formidabili performance delle prime giornate, ha chiuso alla grande i Mondiali Attacchi Singoli FEI ai Pratoni del Vivaro. Contro un lotto di avversari di rara qualità, e con un cavallo – Tango – ovviamente provato dalla gara di maratona, ha tenuto botta nella prova decisiva, quella dei coni, portando a casa uno strepitoso terzo posto. Più bravi di lui, e stavolta davvero per un’inezia, solo il tedesco di origine polacca Thorsten Zarembowicz (punteggio totale 119.05), che ha sotto le redini il miglior cavallo della disciplina a livello mondiale, e il bravissimo polacco Bartlomiej Kwiatek (122.68), l’unico concorrente capace ieri di chiudere con un doppio zero nel tempo e nelle penalità.
Cividini ha così concluso la sua straordinaria settimana con un totale di 126.16, score impossibile per avversari agguerritissimi: indicativo l’11.mo posto finale ottenuto dal campione del mondo uscente, l’olandese Jan van den Broeck. L’Italia nel complesso si è piazzata al 7.mo posto nella graduatoria a squadre, confermando il risultato del 2006, ma i distacchi anche in questo caso fotografano in modo inequivocabile i margini di progresso del team azzurro. Che ha concluso questi Mondiali con 278.34 punti, contro i 243.24 della Germania, che ha ottenuto anche l’oro a squadre, i 252.75 della Svizzera (2.a), i 264.15 dell’Austria (3.a), i 272.61 della Francia (4.a), i 272.66 della Polnia (5.a), i 273.13 della Danimarca (6.a). Sul campo, ad affermarsi nella terza e ultima prova dei Mondiali è stato il polacco Kwiatek, seguito dallo svizzero Renaud e dal tedesco Boholmann. Cristiano Cividini è arrivato 22.mo, con 6 penalità e un tempo di 153.47. Un esito comunque sufficiente per cancellare l’amarezza di quattro anni fa (oro fallito di un soffio, solo 4° posto finale) e, soprattutto, per regalare a sé stesso e all’Italia un’enorme soddisfazione.
“Ho passato una notte serena, alla vigilia – le sue parole di commento alla strepitosa impresa – Oggi in gara ero teso, ma allo stesso tempo soddisfatto dei risultati ottenuti ieri e per il lavoro del mio team. Sono davvero contento per tutti i miei compagni e sono grato a Corrado Cotti: è con lui che ho conosciuto la competizione, abbiamo iniziato a gareggiare tra di noi e questo mi è servito da spinta. Quando sono entrato in campo oggi ero teso ma contento e la mia paura era quella di deludere tutti gli italiani seduti sugli spalti. Sentivo una responsabilità grande addosso. Se ce l’ho fatta oggi vuol dire che c’è futuro. Abbiamo colto al volo un gran treno: ora è tutto i
Comprensibile l’entusiasmo del presidente federale Andrea Paulgross, che ha lasciato San Patrignano per correre ai Pratoni proprio nella speranza di assistere a una grande impresa azzurra: l movimento che deve cercare di agganciarlo per continuare a crescere. Non ci manca certo il talento, ma qualche investimento importante e qualche cavallo in più”.
“Quelle di Cividini sono parole importanti e positive, il segno di come anche in questo Paese si possa arrivare in alto senza cercare sempre di distruggere tutto. Questa medaglia è un riconoscimento dovuto ad un campione, è un risultato storico. Quanto ha detto Cristiano è importante per il nostro cammino verso la positività. In Italia spesso ci creiamo problemi, il mio messaggio, sin dal mio primo giorno da presidente della FISE, è stato quello di mettercela tutta per lavorare e risolvere i problemi. Lavorare e crederci sempre, senza pensare ad altro. Il movimento deve imparare a vincere, iniziando dal risolvere anche le problematiche. Cividini è un campione che lancia oggi un segnale positivo: bisogna crescere insieme alle vittorie per dare un futuro al nostro movimento”.
In linea con il presidente anche il responsabile del dipartimento Attacchi Adolfo Paulgross, burbero quanto concreto: “Questa vittoria non cambia nulla. Cambia solo che, da oggi, ci siamo anche noi. Cambia per i giudici, magari, perché l’Italia comincia a vincere con la medaglia di Cristiano, la prima di questa stagione per la FISE. Con la squadra speravamo di fare anche meglio, speravamo di entrare tra i primi cinque. La pressione per Cristiano è stata notevole, bisogna assolutamente crederci e che ci creda tutta la Federazione. Dobbiamo lavorare, abbiamo tutte le potenzialità per stare tra i primi cinque”.
Infine, il ct azzurro Antonio Broglia: “Abbiamo fatto discorsi che mi danno fiducia, lo stimolo giusto per domani. La competitività è fondamentale, i ragazzi sono entrati in competizione portando avanti il lavoro di squadra. Hanno bisogno di fare più confronti ad alto livello. Credo che possano tornare a casa tutti motivati, si sono impegnati a fondo, con grande compattezza. Abbiamo chiuso al settimo posto ma abbiamo grandissime potenzialità, dobbiamo essere pronti a ripartire già domani e con entusiasmo. Io personalmente vado a casa contento per quest’esperienza e per il lavoro di tutti i ragazzi”.
Il bronzo di Cividini ha chiuso in modo ideale la grande kermesse andata in scena al Centro questre federale. Dalla FEI, e da tutti i partecipanti stranieri, i complimenti unanimi alla FISE per la qualità dell’organizzazione e per la straordinarietà di un impianto unico al mondo, la cui struttura ha consentito di condurre in porto un Campionato del mondo senza registrare un solo incidente. La magia dei Pratoni ha vinto ancora.
comunicato e foto Fise