
La sua strada l’ha già presa anche se il polo è la sua grande passione. Il giocatore Edoardo Ferrari, ventunenne milanese, protagonista dell’Audi Gold Cup 2011, e antagonista nella finale della Roma Summer Polo dell team Audi, è al secondo anno di Economia all’Università Cattolica nella metropoli lombarda e dopo la laurea entrerà nell’azienda di famiglia, o comunque in una professione in cui mettere a frutto gli studi su quello che – come diceva Leonardo da Vinci dell’acqua – è il “vetturale dell’Universo”, il flusso economico. Ieri sullo storico campo del Roma Polo Club Edoardo ha disputato una splendida semifinale segnando due goal per Audemars Piguet, il team con capitano sua madre Stefania Annunziata. “Il polo per me è un hobby anche se posso vantare buoni titoli di merito come due Campionati d’Italia vinti (Cameri 2007 e Argentario 2010) e la conquista di una Coppa FISE.
(Argentario 2009)” spiega Ferrari che ha anche giocato in Argentina la Coppa Zafiro e il Polo Tour. “D’altronde impensabile fare il giocatore professionista in Italia, la nazionalità conta molto in questo sport dominato dai sudamericani della pampa”. Al di là dell’Atlantico la sua famiglia ha comunque un allevamento (al Roma Polo Summer il team Audemars Piguet può vantare un buon parco cavalli) e un campo da gioco. Con dieci anni di esperienza alle spalle – ha iniziato a battere la palla nel 2001 – Ferrari ha quale tecnico di fiducia Julio Coria l’argentino naturalizzato che a Roma è il difensore di Audemars Piguet (il quarto giocatore della squadra è il bomber Eduardo Menendez). Edoardo gioca con cinque cavalle di sua proprietà (Culona, Cometa, Linda Mosa, Differente e Basca) tra gli 8 e 12 anni. “I giocatori che ammiro di più sono due campionissimi, Adolfo Cambiaso e Juan Martin Nero”. Ci sarebbe da aggiungere Luigi Einaudi. Che non era un polo-player ma un grande economista.
comunicato Fise