Il tracciato ideato da Giovanni Bussu per il Gran Premio valevole come terza tappa del circuito Rolex Fei World Cup ha messo seriamente in difficoltà la maggioranza dei quaranta binomi scesi in campo oggi (9 novembre 2008) a Verona. Omar Bonomelli primo a partire in sella a Quintero aveva fatto sembrare una passeggiata nel parco (come dicono gli inglesi) un percorso che ha visto sbagliare nomi illustri come Ludger Beerbaum, Michel Robert, Gerco Schroeder, Albert Zoer e Jessica Kuerten. Il pubblico ha dovuto aspettare parecchio per vedere un altra performance indenne da penalità e avere la certezza che si sarebbe disputato un barrage. Oltre al nostro Bonomelli, infatti, solo lo svizzero Steve Guerdat con Jalisca Solier e il tedesco Alois Pollmann Schweckhorst con Lord Luis sono riusciti a guadagnarsi l’accesso al barrage.
Il bellissimo percorso di Quintero ha infiammato gli spettatori che hanno applaudito a più non posso e gli hanno subito perdonato l’errore commesso sull’ultimo ostacolo. Le quattro penalità dell’azzurro hanno lasciato la porta aperta a Guerdat che con un errore, ma un miglior tempo si è piazzato secondo alle spalle di Pollmann Schweckhorst, unico doppio netto della categoria.
Ottima anche la prestazione di Giuseppe d’Onofrio che in sella a Landzeus ha totalizzato quattro penalità al base e si è piazzato nono. Dispiaciuto per aver mancato la qualificazione al barrage, il cavaliere si è detto, però, estremamente soddisfatto del rendimento sempre positivo del suo cavallo.
Un errore e una piccola infrazione sul tempo sono andati sul conto di Jonella Ligreti e Toulon. Si tratta di un binomio di recente costituzione, ma che ha saputo ben figurare già nelle tappe di Oslo e Helsinki. Il pubblico aspettava ansioso di poterli ammirare dal vivo e non è rimasto deluso. Il potente stallone figlio di Haertbreaker, già ottimo vincitore sotto la sella di Hubert Bourdy, ha saltato in modo eccezionale ai comandi della sua nuova amazzone.