Cavalli a Roma per il sociale

Cavalli a Roma per il sociale

Una speciale iniziativa, RicostruiAmo Visso, promossa dall’organizzazione fieristica insieme a Fitetrec-Ante vedrà svolgersi una serie di attività in favore del Comune di Visso in provincia di Macerata (Marche), duramente colpito dal terremoto nell’ottobre scorso.

Il Comune avrà a disposizione una casetta di legno dove potrà vendere i prodotti delle proprie terre; inoltre è già stata attivata una raccolta fondi che coinvolge tutti i comitati Fitetrec regionali e la sede principale delle Federazione associata al Coni, che insieme a un piccolo contributo sui box e sulle iscrizioni sarà devoluta all’iniziativa “RicostruiAmo Visso”. Nella serata di sabato, in occasione dello spettacolo equestre di Cavalli a Roma, verrà consegnato al sindaco del comune marchigiano l’assegno con l’importo complessivo raccolto.

Io ci sto dentro
L’impegno Asi per il sociale tocca, durante Cavalli a Roma, alcuni punti sensibili che trovano nel mondo equestre spazio e opportunità: è ormai noto come la vicinanza con il cavallo faciliti processi di inserimento sociale che si sono “inceppati” lungo il percorso delle persone, per problemi di salute o di disagio sociale.
Tra le iniziative che Asi porta in Fiera, merita uno spazio a sé “Io ci sto dentro”, il bell’esperimento di integrazione che nella tre giorni equestre impegnerà detenuti ed ex detenuti di diversi istituti penitenziari del Lazio, per una proposta che attraverso il lavoro riporta nella società persone altrimenti escluse.

Reso possibile grazie alla sinergia tra Ente Nuova Fiera di Roma e Asi Progetto Carcere, “Io ci sto dentro” ha ricevuto il patrocinio del Garante per i detenuti di Roma Capitale, dott. Pegorari, e ha incontrato l’adesione di molti degli ospiti delle case circondariali: in Fiera, supervisionati da operatori sociali, saranno incaricati della viabilità interna e dell’assistenza fuori campo nelle varie arene equestri. L’iniziativa coltiva la volontà di reinserimento dei detenuti e la capacità di accoglienza del “mondo di fuori”, creando un’occasione di incontro nello spazio della Fiera. Aperta per vocazione a tutti e ricca di stimoli, la Fiera è infatti un luogo neutro, in cui i (pre)giudizi sono azzerati. Non importa chi tu sia o cosa tu abbia fatto: se contribuisci a realizzare la Fiera – come visitatore, espositore, addetto – diventi a pieno diritto un suo cittadino. E ritrovi la strada per essere cittadino del mondo.

Asi non è nuova a iniziative del genere. Lo sport è protagonista nel Progetto Carcere anche con la Federazione Italiana Rugby: nel campionato di serie C militano regolarmente tre squadre formate dai detenuti di altrettanti penitenziari, a Frosinone i Bisonti Rugby, La Dozza a Bologna e a Torino La Drola.

Percorsi di autonomia “al galoppo”
Asi Sport Equestri, che realizza da quattro anni il circuito di Discipline Equestri Integrate con classifica unica per atleti disabili e non che si sfidano in gare accessibili a tutti e valide come avviamento all’equitazione tradizionale, proporrà nel proprio spazio istituzionale all’interno di Cavalli a Roma (padiglione 6) un infodesk sui percorsi formativi negli Interventi Assistiti con gli Animali (ippo e onoterapia, pet therapy, ma anche educazione e attività con gli animali), a cura del settore Asi Formazione Sociosanitaria. Inoltre si parlerà del progetto Percorsi di autonomia “al galoppo”: ancora il cavallo e lo sport come “veicoli sociali”, questa volta nell’ippodromo romano di Capannelle, in partnership con Hippogroup Roma Capannelle e Rock in Roma. Saranno proprio i protagonisti, i partecipanti della prima edizione, a raccontare la loro storia speciale: dieci atleti disabili che attraverso l’equitazione sportiva e ludica hanno cominciato un percorso verso l’autonomia e verso l’integrazione, con momenti di aggregazione e socializzazione. A breve una nuova edizione, nel tempio romano del galoppo, un impianto che ha trovato così nuova vita.
Il Salto Ostacoli
padiglioni 1 e 3
Il programma agonistico di Cavalli a Roma ripropone uno dei fiori all’occhiello della manifestazione: torna a deliziare gli appassionati, dopo il successo delle prime edizioni tenutesi lo scorso anno all’interno di Cavalli a Roma 2016 e di Fieracavalli Verona, l’atteso concorso indoor CSI2*/CSI1* Fixdesign International Show Jumping che, ancora una volta, aprirà le porte ai futuri campioni di questa disciplina olimpica. Il comitato organizzatore, composto dal presidente onorario Giammarco Maggiulli, dal direttore dell’evento Gianluca Gregorio Quondam e dal responsabile dell’area commerciale Marco Fabi, ha infatti deciso di riconfermare la riserva del 50% dei posti disponibili alle categorie Children, Junior e Young Rider, che avranno così l’occasione di confrontarsi con i Senior più esperti.

Numeroso l’afflusso di binomi, di cui molti provenienti dall’estero, previste nelle gare i cui percorsi saranno disegnati dallo stimato Course Designer internazionale Uliano Vezzani, con la collaborazione di Roberto Murè. Novità di questa edizione del Fixdesign International Show Jumping sarà la spettacolare gara ad altezze progressive “6 barriere” per il CSI1*, prevista sabato 18 febbraio. Domenica 19, invece, sarà la giornata del Gran Premio CSI2*, la gara più attesa del concorso e categoria valida ai fini dei FEI Longines Rankings – gruppo “D”.

All’interno del padiglione 3, trasformato per l’occasione in un’elegante location, verrà allestita un’area commerciale che accoglierà i migliori brand del settore e non solo, e per seguire la tre giorni di gare ad altissimo livello agonistico, il pubblico potrà usufruire della buvette, del palco allestito presso il Jumping Bar e delle numerose tribune. Infine, per chi vorrà trascorrere una piacevole serata in compagnia dei propri beniamini, sabato sera è in programma una grande festa!

Il salto ostacoli, così come un po’ tutte le sezioni sportive quest’anno presenti alla fiera romana, continua nel trend intrapreso lo scorso anno e che registra un rimarchevole aumento dei numeri: le presenze per ogni disciplina sono ancora una volta circa il 20% in più rispetto al 2016, e per quanto riguarda il Fixdesign International Show Jumping è anche da sottolineare l’elevato il numero di concorrenti stranieri attratti da questo evento: saranno circa 50 da ben 9 diverse Nazioni.
Ufficio stampa Fixdesign International Show Jumping 2016: Vicky Corrado,
fixdesigninternationaljumping@gmail.com

Il Reining
padiglioni 5 e 7
Terza edizione per l’NRHA Rome Shoot-In, il grande Internazionale di Reining che ancora una volta avrà nella Capitale un palco privilegiato: con i suoi 50mila dollari di montepremi, l’importante gara torna ad inaugurare la stagione europea dei grandi trofei di Reining validi per la corsa ai titoli mondiali e continentali sotto l’egida della National Reining Horse Association americana (la casa madre della specialità). 
Solo poche settimane fa a Oklahoma City, durante la più prestigiosa competizione di reining al mondo, l’NRHA Futurity, si è tenuta la grande Open che chiude l’anno agonistico per quanto riguarda il World Ranking internazionale della specialità. L’appuntamento finale in Usa prende il nome di Shoot-Out: ma dove inizia per i reiner europei la scalata ai titoli mondiali? Proprio dall’NRHA Rome Shoot-In, che con i suoi 50mila dollari sarà ancora una volta la gara dal maggior montepremi garantito proprio dopo il sontuoso Shoot-Out, e per questo vedrà affluire a Fiera Roma il meglio tra i cavalli e i cavalieri open e non pro del Vecchio Continente.

Un’importante novità arricchisce poi il palinsesto per l’edizione 2017 del Concorso di Reining, che vedrà l’aggiunta di due nuove categorie: uno Special Event Junior Reining 4-5 anni Open e Non pro ufficializzato dall’American Quarter Horse Association statunitense e dalla sua affiliata italiana AIQH, con ben 10mila euro di montepremi; e uno Special Event Reining Jackpot riservato ai cavalli di razza Paint.
Tornerà naturalmente anche la prima tappa del Campionato Regionale LRHA, che rappresenta sempre per i cavalieri laziali un inizio prestigioso e “festaiolo” della nuova stagione agonistica.

Approfondimento
IL REINING
È una specialità in cui vengono esaltate determinate doti di movimento naturali nei cavalli americani, sviluppate tramite un addestramento raffinato e impegnativo. In questo senso la disciplina è stata più volte individuata come il contraltare made in Usa del dressage classico.
In questa gara di addestramento il binomio esegue un percorso (pattern) predefinito e composto da una sequenza di figure che debbono essere disegnate in totale omogeneità e armonia di movenze. Le manovre di un pattern di reining sono la stilizzazione dei rapidi movimenti compiuti dai cavalli dei ranch per radunare e lavorare la mandria. Il percorso, che si svolge tutto al galoppo e per lo più a velocità decisamente sostenuta, comprende cerchi grandi e piccoli, cambi di galoppo al volo, spin (una serie di piroette eseguite dal cavallo facendo perno su un arto posteriore e incrociando gli anteriori) back, rollback e sliding stop (letteralmente “stop scivolante”). Quest’ultima figura, incredibilmente spettacolare, è un vero e proprio simbolo della specialità: al cavallo, lanciato al galoppo in dirittura lungo uno dei lati lunghi dell’arena, viene chiesto uno stop immediato. L’animale, agevolato da una propensione naturale e da un’apposita ferratura, blocca le gambe posteriori portandole decisamente sotto di sè e continua a camminare con gli anteriori. Il risultato è una lunga e spettacolare scivolata, lo slide, che culminerà in una rapida inversione di marcia.

Le gare Fitetrec-Ante
padiglioni 4 e 8, area esterna est
Monta da Lavoro Tradizionale
La nutrita sezione delle gare Fitetrec-Ante vedrà scendere in campo come ogni anno per la kermesse capitolina i concorrenti delle Monte da lavoro di origine sia europea che americana.
Per le prime, che proprio da quest’anno si sono riunite in un unico Dipartimento federale al quale fanno capo la Tradizionale e la Gimkana, è attesa la crema dei binomi nazionali in virtù della valenza davvero importante data allo Special Event “Città di Roma 2017”, in programma per questa edizione e forte anche di un montepremi che ha pochi precedenti.
La specialità tradizionale, molto impegnativa e spettacolare, comprende quattro prove (Attitudine, Addestramento, Gimkana e Sbrancamento) che sottolineano diverse culture equestri e richiedono un’affinità vera tra cavaliere e cavallo, chiamati ad essere incredibilmente “completi” non solo sotto il profilo tecnico ma anche riguardo alla capacità di reciproca comunicazione. La prestigiosa competizione si disputerà all’interno del padiglione 8, a numero chiuso e suddivisa nelle categorie Open, Amatori, Debuttanti, Juniores e Giovanissimi. Il programma si sussegue per tutto Venerdì mattina, Sabato lungo l’intera giornata e Domenica ancora in mattinata concludendosi con la premiazione dei Campioni nel Completo.

Gimkana
I cavalieri “veloci”, suddivisi nelle categorie Open, Amatori, Juniores e Giovanissimi, si batteranno invece in due manche previste per Sabato mattina e Domenica dalle 12.30 alle 16 nell’adrenalinica Gimkana: lo Special Event si chiama “Cavalli a Roma 2017 – Trofeo della Capitale”. La disciplina federale fatta di grande tecnica, controllo e appunto velocità vedrà alla partenza dei go i migliori riders nazionali. Anche il Trofeo della Capitale premierà i migliori con un ricco montepremi jackpot suddiviso per categorie.

Approfondimento
MONTA DA LAVORO TRADIZIONALE
Deriva dal lavoro a cavallo tradizionale dei nostri territori, nei campi e con il bestiame, e si struttura su quattro prove: attitudine (percorso con vari tipi di ostacolo da superare. La prova non è a tempo, e per risultare vincente deve mettere in risalto la fluidità dei movimenti, la regolarità dell’andatura e la precisione dell’esecuzione); addestramento (si svolge in un campo 20 x 40 e le figure richieste sono specificate in “riprese” – percorsi – stabilite di volta in volta. I giudici di gara valutano anche il rispetto della bardatura e i movimenti del concorrente); gimkana (gara a tempo nella quale il cavaliere dovrà eseguire un percorso e superarne i relativi ostacoli: in questo caso, nel più breve tempo possibile); sbrancamento (competizione a tempo con una piccola mandria in campo gara. Il cavaliere, una volta superata una linea bianca segnata a metà campo e raggiunta quindi la zona dove si trovano i vitelli ha novanta secondi per selezionare e sbrancare il vitello che gli è stato assegnato e condurlo al dì là della linea stessa).

GIMKANA
Gara a tempo, con un percorso a ostacoli raffiguranti le difficoltà che si possono incontrare durante il lavoro in campagna. L’obiettivo è esaltare le capacità del binomio in termini di velocità, precisione, stile, coordinazione e regolarità.
Le gare Fitetrec-Ante
Reined Cow Horse
Si concentra sulle gare con il bestiame di più genuina derivazione cowboy la sezione delle competizioni western, con due specialità entrambe intimamente connesse al lavoro delle praterie: l’irrinunciabile e adrenalinico team penning, da sempre catalizzatore di un folto pubblico nelle capaci tribune del padiglione 4 e, novità assoluta per Cavalli a Roma, lo spettacolare Reined Cow Horse: proprio durante l’edizione 2016 della fiera si costituì l’Italian Reined Cow Horse Association, nuova associazione di specialità che sotto egida Fitetrec-Ante inaugura quest’anno il proprio Campionato proprio durante l’evento romano.

Il Reined Cow Horse è universalmente considerato il “Completo” dell’equitazione in sella western. Come la celeberrima disciplina olimpica, anche questa si compone di tre diverse prove, una destinata a dimostrare soprattutto il grado di addestramento e di “finesse” raggiunti dal cavallo, l’altra a certificarne la potenza e la resistenza al lavoro, la terza a sottolineare il talento unito a vera e propria “intelligenza” con cui affronta l’oggetto principale della performance: il vitello.

Le tre prove vengono dette comunemente reining, fencing e cutting, perché due di esse sono molto simili a go di Reining e di Cutting, mentre il fencing, o fence work, in cui il binomio lavora un solo vitello con manovre che richiedono velocità, agilità e al tempo stesso precisione impressionanti, è il pezzo forte e la vera prova distintiva della disciplina.

L’evento in programma a Fiera Roma sotto la guida dello show manager Samuele Poli, noto cavaliere della disciplina, si chiama “ICRHA of Italy Challenge”, e si dipanerà tra Venerdì 17 febbraio e Sabato 18 a partire dalle ore nove.

Approfondimento
REINED COW HORSE
Se il Reining è il Dressage dell’equitazione americana, senza dubbio il Reined Cow Horse ne è il Completo. Come la celeberrima disciplina olimpica, anche questa si compone di tre diverse prove, una destinata a dimostrare soprattutto il grado di addestramento e di “finesse” raggiunti dal cavallo, l’altra a certificarne la potenza e la resistenza al lavoro, la terza a sottolineare il talento unito a vera e propria “intelligenza” con cui affronta l’oggetto principale della performance: il vitello.
Le tre prove vengono dette comunemente reining, fencing e cutting, ma la definizione è impropria, anche se in effetti due di esse sono molto simili a go di Reining e di Cutting. Nel regolamento si chiamano dry work (lavoro a secco, vale a dire senza il vitello in arena; detto anche rein work, lavoro di redini); cow work (lavoro sul manzo, detto anche fence work, lavoro sulla staccionata); herd work (lavoro sulla mandria). La presenza di capi di bestiame nell’arena di gara suggella, così come anche nel cutting e nel team penning, l’evidente connessione di questa disciplina con il lavoro agricolo da cui deriva, sebbene, come anche per tutte le altre specialità americane, il lato sportivo pretenda quella tecnica, velocità, piacevolezza della performance che non sono ovviamente requisiti fondamentali nelle prestazioni da lavoro dei cowboy, dove l’unica parola d’ordine è “efficacia”.
Il fence (cow) work è il pezzo forte e la vera prova distintiva della disciplina: un solo vitello entra in arena, dove il binomio lo attende. Prima viene lavorato sul lato corto del campo gara, contenendone i tentativi di fuga su una linea a quello parallela: l’esercizio si chiama boxing, e in un certo senso “carica” il vitello, che quando finalmente viene lasciato libero di correre lungo il lato lungo del campo lo fa in genere con una ripresa da formula uno. Questo è il momento clou, in cui la prova cambia improvvisamente ritmo e diventa spettacolo puro. Compito del binomio è seguire e affiancare la corsa del bovino fino a superarlo e a costringerlo, tagliandogli la strada con uno del famosi rollback fulminanti del Cow Horse, a cambiare direzione. Questo deve avvenire almeno una volta per ciascuna mano (direzione). Poi il vitello deve essere guidato al centro dell’arena e “cerchiato”, come si dice in gergo, ovvero fatto girare su un piccolo cerchio in entrambe le direzioni: mai l’animale può essere toccato dal cavaliere con la mano o con qualsivoglia attrezzo per indurlo a eseguire quanto richiesto.
Le gare Fitetrec-Ante
Team Penning
La tradizione lo vuole “lonely”, solitario. Mentre macina chilometri in sella al suo fido ranch horse o mentre strimpella melodie struggenti davanti al bivacco. Ma quando lui, l’eroe del West, il cowboy, decide di divertirsi in gruppo lo fa davvero in grande stile.

Se c’è una specialità western la cui espansione non ha conosciuto crisi questa è il Team Penning. Sarà per il valore del lavoro di squadra, che impedisce a chi incappa in un insuccesso di deprimersi e di abbandonare l’impresa, ma che d’altro canto amplifica la gioia di ogni successo condiviso: il dato di fatto è che le scuderie votate a questa disciplina si moltiplicano, aumentano il numero delle squadre con le quali si presentano in gara e sono guidate da trainer che sempre più cercano di aggiornarsi e migliorare confrontandosi con realtà internazionali, partecipando a gare di ranking mondiale e, soprattutto, curando nei particolari la formazione degli allievi.

Le coinvolgenti performance con la mandria in campo gara torneranno a infiammare gli animi di cavalieri e pubblico con il lo Special Event “Cavalli a Roma” e il NTPA Maturity, in programma nel padiglione 4 Domenica 19 febbraio a partire dalle ore 9, mentre Venerdì 17 e Sabato 18, con inizio alle 15.30, si terranno i doppi go del NTPA National Championship, divisi nelle categorie Intermediate Open 17 Punti, Limited Open, Non Pro e Youth.

Approfondimento
TEAM PENNING
In arena c’è una squadra composta da tre cavalli e tre cavalieri, con un compito molto tipico del lavoro nel ranch: far uscire da una mandria alcuni manzi e rinchiuderli in un recinto. Contrariamente a quanto avviene nel cutting, non sono i cavalieri a scegliere quali capi lavorare, ma li trovano già contrassegnati da un numero o da un drappo colorato. I bovini devono essere isolati con ordine, in modo da non far sconfinare più di cinque altri capi oltre una linea detta “di partenza” o “di fallo”, che racchiude circa i due terzi dell’arena e al cui esterno si trova il recinto. Il gioco è insieme di precisione e di velocità, poiché si tratta di una gara a tempo da completare in meno di due minuti: il sincronismo e il buon accordo tra i membri della squadra sono determinanti. È vietato toccare i bovini e nella miglior tradizione cowboy, per la quale prima di ogni cosa viene la salute del bestiame e dei cavalli, sarà eliminato su due piedi il team che si mostri durante il lavoro troppo duro e irruente nei confronti dei manzi.

Mountain Trail
Fra le specialità promosse in Italia da Fitetrec-Ante, ecco una delle più “giovani”, che solo all’inizio del 2016 ha esordito nelle più importanti manifestazioni equestri nazionali: lo ha fatto proprio con un evento tenutasi durante Cavalli a Roma e ora, dopo un annata di gare molto seguite e forte dell’attenzione riscossa, replica con un programma completo delle proprie categorie nel campo esterno adiacente al padiglione 4.
Il Mountain Trail Challenge è una specialità di origine americana che porta gli ostacoli di campagna e le difficoltà che si possono incontrare in passeggiata “a casa”, ossia all’interno di un percorso ricostruito in uno spazio circoscritto, come è appunto un campo gara, che nel caso di Cavalli a Roma misurerà 50×50 mt. Spiegano dall’Italian Mountain Trail Challenge Association, che lavora sotto egida Fitetrec e firma l’evento romano: «Sarà un palcoscenico estremamente suggestivo e tecnicamente entusiasmante. I concorrenti che parteciperanno a questo eccezionale challenge, dovranno dare evidenza delle loro migliori capacità, e verrà premiato il binomio che dimostrerà la maggior fiducia e confidenza nel percorrere i vari ostacoli».
Il programma prevede due Special Event: uno del Campionato regionale Lazio (Venerdì e Sabato pomeriggio a partire dalle 15) e uno specifico per Cavalli a Roma ed omonimo della manifestazione, che occuperà tutta la giornata di Domenica suddiviso nelle categorie Open (professionisti), Amateur (cavalieri non professionisti), Youth (i riders più giovani), Gamblers (a tempo) e Brideless (senza imboccatura). Venerdì e Sabato mattina, due clinic di avvicinamento e perfezionamento per il Mountain Trail tenuti da cavalieri esperti.
Gli attacchi
aree esterne est e ovest
Cavalli a Roma dedica ben due campi gara alla favolosa disciplina degli Attacchi, uno in sabbia dove si esibiranno i binomi del neo costituito, omonimo settore della Fitetrec-Ante, e uno in erba per i “legni” del Gruppo Italiano Attacchi, che segue invece il regolamento della Fise.

Alla sua prima prova in grande stile la nuovissima sezione Sport Attacchi della Fitetrec, che ha dovuto subito prendere in carico l’onere e l’onore di organizzare, in una sede prestigiosa come quella di Cavalli a Roma, il primo Special Event nazionale per legni e driver. Questi atleti si cimentano in gare che prendono spunto dai viaggi in carrozza, e il cui regolamento è stato scritto in modo da sviluppare la capacità dell’equipaggio di orientarsi sul territorio in piena autonomia e superare le difficoltà naturali che vi si possono incontrare, ricostruite all’interno di un campo gara.
Le prove di Sport Attacchi Fitetrec sono aperte a tutti gli equidi, i quali, insieme al driver e al suo equipaggio, vengono valutati nella corretta applicazione delle tecniche di attacco in campagna.
Il programma prevede il “Trofeo Roma Capitale” suddiviso in tre tappe: Venerdì alle 15,30 la 1ª tappa in unica manche, Sabato alle 11 la 2ª tappa/1ª manche
e alle 15,30 la 2ª manche: queste due prove saranno valide anche per il Campionato Regionale Lazio; infine domenica alle 11 e alle 15.30 la 3ª tappa con le ultime due manche.

Come già durante l’edizione 2016 di Cavalli a Roma, il Gruppo Italiano Attacchi sarà invece presente con un programma di grande esibizione sportiva amatoriale. Il nome della gara è “SportAttacchiGia 2017 – 2° Concorso Sportivo Amatoriale di Attacchi”. Equipaggi sportivi composti da “driver”, “groom” e cavalli, in attacco singolo o in pariglia, mostreranno l’abilità di esperti guidatori e i movimenti scenografici dei soggetti Lipizzani, Ungheresi, Frisoni, Oldenburg, Andalusi, Gelderland e Haflinger che si cimenteranno in un ambizioso percorso a tempo, attraverso porte e ostacoli ordinati per dar prova delle migliori abilità. Le gare saranno accompagnate dalla voce di uno speaker esperto che inviterà il pubblico a unirsi all’entusiasmo dello spettacolo, e la postazione del Gruppo Italiano Attacchi in fiera sarà dotata di uno stand dove i visitatori potranno trovare curiosità, storia e tradizione di questa splendida disciplina.
Le prove si terranno da Venerdì a Sabato sia in mattinata che nel pomeriggio, e culmineranno naturalmente con la proclamazione dei vincitori e la cerimonia della premiazione.

La curiosità: Falconieri a cavallo in fiera

Uomo, cavallo, falco: il binomio diventa trinomio nell’antica disciplina della Falconeria, che Asi Sport Equestri ripropone non solo come riscoperta storica ma anche come strumento di esperienze naturalistiche ad alto impatto emotivo e rispettose dell’ambiente. Al padiglione 6, nello spazio istituzionale Asi, adulti e ragazzi potranno conoscere i rapaci utilizzati dai falconieri e scoprire come vivono e in che modo interagiscono con il loro cavaliere. Occhi aperti nei giorni della Fiera, per non perdere i “voli” spot che si svolgeranno nelle principali arene.
Equitazione naturale
padiglione 6

“Un milione di anni prima dell’uomo pascolavano sulle vaste praterie solitarie vivendo di voci che solo loro riuscivano ad ascoltare. Conobbero l’uomo come la preda conosce il cacciatore, perché prima di usare i cavalli per il suo lavoro, l’uomo li uccideva per la carne. L’alleanza con l’uomo sarebbe stata sempre fragile perché il timore che egli aveva instillato nei loro cuori era troppo profondo per poterlo rimuovere”. Chi non riconosce queste parole? Provengono da quel capolavoro letto e riletto, visto e rivisto da tutti gli horse lovers che è “The Horse Whisperer”, splendido libro di Nicholas Evans e appassionante pellicola con un grandissimo Robert Redford.
La prima edizione del volume data 1995, e sono passati più di vent’anni. Vent’anni nei quali gli studi e l’esperienza su come riavvicinare al genere umano l’anima ancestrale dei nostri cavalli, ferita da secoli in cui li abbiamo solamente mangiati e sfruttati, ha fatto passi da gigante, con diverse scuole di pensiero e diversi metodi tutti rigorosamente basati sulla conoscenza profonda delle loro caratteristiche etologiche, sull’instaurare una comunicazione a due vie e, soprattutto, sulla più assoluta assenza di violenza.
Cavalli a Roma 2017 propone, all’interno del padiglione 6, un’area completamente dedicata all’Horsemanship con tre diverse “scuole” che terranno clinic e dimostrazioni dei propri sistemi: dimostrazioni che a volte sono veri e propri mini spettacoli equestri per le splendide cose che questi addestratori riescono a ottenere dai propri compagni interagendo con loro senza ombra di costrizione.

Parelli Italia sarà presente con uno dei suoi istruttori più in vista, Franco Giani, che regalerà al pubblico le sue celebri dimostrazioni con cinque cavalli in libertà, oltre a tenere, insieme ad altri colleghi, clinic sul metodo (uno dei primi ad essere codificato e importato in tutto il mondo dall’horseman statunitense Pat Parelli), sul linguaggio dei cavalli, su “Horsenality” (il carattere dei cavalli) e sui 4 savvy (le aree di comunicazione con il cavallo che sono un po’ i pilastri di questo sistema). Giani e compagni saranno protagonisti anche presso lo stand del centro ippico Bluemoon con mini corsi sulla doma del puledro, e presenteranno anche delle selle appositamente studiate per quell’altro grande equide che è il mulo.

Per la prima volta presente a Cavalli a Roma è Equi Caere, che definisce le proprie attività “Horsemanship ed equitazione a 360 gradi”. Gli allievi vengono formati con un occhio particolare all’alimentazione e alla podologia, e i cavalli del centro sono gestiti in branco, in un unico pascolo della grandezza di circa 4 ettari e non utilizzano ferri. Gli istruttori e i soci più attivi seguono il metodo Mattalia Horsemanship, un programma mirato allo studio sperimentale della cosiddetta CNV (comunicazione non verbale), nel rispetto del cavallo e dei principi che ne regolano la società: le varie forme di comunicazione vengono utilizzate “dal punto di vista del cavallo”, cercando di ragionare e confrontarsi con lui non da tipici esseri umani, bensì da horsemen.
Luciano Mattalia, fondatore dell’MH, ha approfondito le sue conoscenze con Craig Cameron, Philippe Karl, e altri esperti del mondo equestre, e propone l’applicazione delle tecniche di CNV a qualsiasi situazione in ambito equestre: dall’approccio del puledro alla sella e al cavaliere, alla conduzione da terra, al montare, alle specialità sportive fino al lavoro con i cavalli in libertà e alla risoluzione di vari problemi comportamentali.

Ospite affezionato di Cavalli a Roma è poi Marco Vignali di Scuola Italiana di Horseman (SIH), che quest’anno partecipa alla fiera insieme al giovanissimo figlio Luca con un programma di clinic sulla comunicazione lavorando da terra e dalla sella, e con dimostrazioni del programma SIH. In particolare, un ampio spazio sarà dedicato ai bambini con il dipartimento SIH “Baby Horseman”: i piccoli visitatori saranno invitati all’interno del campo di lavoro e inizieranno a comprendere il linguaggio dei cavalli e dei pony letteralmente “giocando” con loro; un contributo che Vignali fornirà in fiera anche all’interno del progetto Villaggio Scuola.
La SIH, il cui motto è “Il Rispetto prima di tutto”, insegna a comunicare con i cavalli e, attraverso questo fondamentale concetto, ad acquisire le sette qualità di un vero horseman: rispetto, fiducia, pazienza, sensibilità, determinazione, tempismo e umiltà.

Il Villaggio del Mulo Montato
area esterna est

Una delle animate aree esterne ai padiglioni sarà dedicata alle molteplici, e in Italia ancora poco note, qualità dei muli montati e attaccati. Il Villaggio del Mulo Montato, realizzato a cura dell’omonima associazione, riserverà davvero molte sorprese riguardo alle capacità di questi splendidi equidi.

Non tutti sanno che in alcune zone del mondo i muli sono quasi più quotati dei cavalli, per alcune loro peculiarità che li rendono particolarmente adatti a certe specialità sportive e da diporto; pensiamo agli attacchi, o ai lunghi trekking per i quali la loro proverbiale robustezza è una carta vincente: ma in realtà sono in grado di fare molto altro.

Ora i magnifici Lungheorecchie hanno anche in Italia i propri paladini e la cultura del mulo sta piano piano diffondendosi: mai più umiliati con some pesanti, maltrattati e considerati “parenti poveri del cavallo”. L’Aimm, Associazione Italiana Muli Montati, nasce 5 anni fa da un gruppo di appassionati che piano piano stanno dimostrando (anche agli addetti ai lavori) come montare i muli sia un’attività divertente e ricca di soddisfazioni. Invitati più volte a partecipare al Gran Galà D’Oro di Fieracavalli con il loro emozionante Carosello di dieci splendidi Lungheorecchie, questi binomi fuori dall’ordinario saranno presenti a Cavalli a Roma per spiegare che, a chi ha saputo capirli, i muli hanno già potuto dimostrare le loro molte attitudini anche sportive, la splendida capacità di apprendimento a volte anche superiore a quella del cavallo, oltre che la loro incredibile intelligenza e il fatto che la proverbiale testardaggine sia solo una leggenda metropolitana.

Approfondimento: diversi dai cavalli
I “Longeared”, Lungheorecchie, come gli anglosassoni chiamano asini e muli, sono padronali e possessivi, si offendono se si sentono trascurati e non accettano di buon grado le prassi punitive ancora spesso utilizzate nell’addestramento equestre: il che rende molto differenti le relazioni tra questi animali e i loro riders.
Il rapporto con il mulo richiede da parte dell’uomo una soglia di attenzione probabilmente ancora più elevata di quello con il cavallo, ma proprio per questo i risultati, quando arrivano, sono della massima soddisfazione. Bisogna infatti misurarsi con un animale tutt’altro che gregario e per nulla incline ad accettare le gerarchie: in questo il mulo prende da papà asino, che quando è libero non vive in mega-gruppi come i cavalli ma in piccole comunità, dove il ruolo del/della capobranco è interpretato in modo molto meno tassativo che nelle mandrie equine.

Approfondimento: amatissimi nei Paesi anglosassoni
Negli Stati Uniti, dove le associazioni, i libri, i giornali, i siti internet che si occupano di muli da performance proliferano da anni, e dove esistono grandi e prestigiosi circuiti agonistici tutti dedicati a questi meravigliosi animali e giornate celebrative come il celeberrimo Mule Day di Columbia, in Tennessee (ma ne hanno uno anche Benson in North Carolina, Bishop in California, Calvary in Georgia, Winfield e Ider in Alabama), i Longeared, particolarmente adatti per indole e struttura all’equitazione western, in più di un’occasione hanno dato del filo da torcere anche ai cavalli nelle “loro” gare. Celeberrimo il caso di Pat Parelli, il noto horseman che addestra su base etologica, che fu tra i primi a portare in gara i muli con ottimi risultati in reining e cutting. Nell’80, fu addirittura terzo nella categoria in filetto (snaffle-bit class) dei Mondiali di reining, con un mulo di nome Thumper, con il quale si esibì poi più volte anche senza imboccatura.
Anche la Gran Bretagna celebra i suoi Mule Days, dove i muli, in omaggio alla tradizione equestre di quel Paese, saltano e fanno dressage, oltre naturalmente a tirare attacchi leggeri.
Cavalli a Roma per i bambini

Un’importante e articolata sezione è, durante Cavalli a Roma, quella dedicata ai più giovani: due Battesimi della sella gestiti da professionisti della Fise e della Fitetrec-Ante, uno dedicato a pony e Volteggio con lo staff dell’Asi e un Villaggio Scuola, curato da Circuito Eventi, tutto dedicato a bambini e ragazzi dai 3 ai 13 anni, con attività differenziate a seconda dell’età: per imparare teoria e pratica della vita di un Centro ippico, con veterinari e operatori del settore in cattedra per un giorno.

Nell’aula simpaticamente allestita con ballette di paglia al posto dei banchi e tanti pannelli descrittivi, in un ambiente simpatico che riprodurrà le atmosfere del maneggio, i ragazzi maneggeranno attrezzi di uso quotidiano per la cura del cavallo, impareranno a comporre la sua razione con alimenti veri da conoscere e distinguere, ascolteranno alcuni cavalieri illustrare le varie discipline sportive ma daranno anche sfogo alla fantasia con i Laboratori creativi; tanti i materiali a disposizione per dare forma alle emozioni: pittura sui ferri di cavallo, disegni a tema, cavallini a dondolo, cavalli in stoffa e molto altro! E poi via “in palestra”, a cimentarsi praticamente con le attività tipiche di un maneggio: compreso, per chi ancora non abbia avuto questa emozione, il salire in sella. Un simpaticissimo pony sarà la “cavia” designata per imparare come avvicinarsi ai cavalli e come iniziare a “dialogare” con loro in tutta sicurezza. Infine, i ragazzi verranno guidati alle tribune di vari padiglioni per assistere alle tante attività, sportive e non, che si tengono in Fiera; per conoscere e comprendere, ma soprattutto per divertirsi.

Venerdì 17, dalle 10 alle 11, è previsto anche un intervento della Onlus Horse Angels che racconterà le proprie iniziative e i progetti per la tutela degli equini e il loro “possesso responsabile”. La veterinaria Alessia Andreucci e l’istruttrice Lucilla Montanari intratterranno circa 100 bambini, sensibilizzandoli verso un approccio al cavallo, e più in generale agli animali, dove amore e rispetto siano le parole chiave.

Per vivere il tour e le attività guidate del Villaggio Scuola, al quale prenderanno parte anche tante scolaresche di Roma e del Lazio, basta essere un gruppo di almeno 15 persone, indipendentemente dal numero di adulti e di ragazzi, e prenotarsi scrivendo a gruppiescuole@boxeventitalia.it. I prezzi scontati del biglietto d’ingresso in fiera sono i seguenti: 9 euro anziché 12 Venerdì 17 febbraio, 14 anziché 18,00 Sabato 18 e Domenica 19 febbraio.

Fise Lazio curerà durante Cavalli a Roma uno specifico percorso didattico rivolto ai bambini fra i 3-6 anni: «Lo scopo è divulgare tra i più piccoli il primo approccio con il pony», spiegano i responsabili del progetto, «poiché a questa età esiste un naturale interesse nei confronti dell’animale. Si genera un contatto con la natura e si sviluppano una serie di capacità psico-motorie necessarie per una crescita sana». Saranno allestite postazioni supportate da cartellonistica informativa che illustra il percorso in tre tappe: la scoperta dell’“animale” pony (la sua natura, il suo habitat, la sua morfologia); “Conosciamoci”: il contatto con il pony attraverso i cinque sensi; “Muoviamoci”: insieme al pony, sia a terra sia eventualmente sopra.
La Fitetrec-Ante ha invece in programma attività montate specifiche per bambini e ragazzi, tutte esenti dall’ansia della competizione: oltre al “classico” Battesimo della sella tornerà infatti il divertentissimo progetto GiocaPony, che nasce per avvicinare tutti i bambini al mondo dell’equitazione e lasciare che scoprano tutto quello che è possibile fare in sella all’amato compagno con coda e criniera senza doversi subito confrontare con la “voglia di vincere”. Durante queste prove non vengono valutati né l’assetto del giovane cavaliere né l’andatura del pony, e l’esito positivo di ogni prova-gioco non dipende dal tempo con il quale è portata a termine. L’obiettivo di ogni partecipante deve essere solo quello di concludere il proprio percorso senza errori, rispettando le regole, mantenendo un comportamento leale verso i propri compagni e soprattutto rispettando il pony. Inoltre, nell’interesse dei bambini e ragazzi che vogliono avvicinarsi all’equitazione, Fitetrec-Ante, e in particolare il suo Comitato Lazio hanno varato il progetto Hop & Taco, rivolto non direttamente a loro ma ai loro genitori e insegnanti, perché possano essere i primi a documentarsi su come “funziona” e agisce il cavallo e sappiano trasmetterlo ai più giovani in maniera corretta. Per mamma e papà, quindi, in Fiera sarà disponibile presso lo stand Fitetrec al padiglione 9 il kit
Cavalli a Roma per i bambini
cartaceo che illustra il progetto, composto da una cartellina contenente brochure, diplomi, disegni e molto altro per raccontare la connessione tra i soggetti interessati: l’istruttore, il genitore e il bambino.
Piccoli campioni crescono tramite pony e Volteggio per l’Asi Sport Equestri, che spiega: «Oggi bambini, domani cavalieri: meglio allora cominciare con il piede giusto e insegnare ai possibili campioni futuri l’importanza del rapporto con il cavallo per un binomio vincente e il valore dello spirito di squadra attraverso il volteggio: un solo cavallo fa da fulcro di un gruppo che va unito verso l’obiettivo». Nel campo Asi dedicato a pony e Volteggio (padiglione 6), i visitatori di Cavalli a Roma potranno assistere e partecipare ad attività didattiche e dimostrative in cui si alterneranno pony e cavalli. Messa in sella o primi rudimenti di volteggio? Quale che sia la scelta, lo staff Asi farà in modo che l’esperienza sia divertente e sicura.

Spettacolo, shopping, musica etc.

Agonismo, cultura e didattica a parte, il “resto” della Fiera sarà come sempre un rutilare ininterrotto di attività e show: prime fra tutte le emozionanti serate dello Spettacolo Equestre, in programma al venerdì e sabato sera e alla domenica pomeriggio nel padiglione 3 con una formula molto interessante per i visitatori, e soprattutto per le famiglie: lo Spettacolo non avrà più come gli scorsi anni un biglietto separato ma sarà compreso in quello di ingresso alla manifestazione.
Introdotto dal simpatico carosello sui pony degli allievi di ben cinque differenti centri ippici del Lazio, e accompagnato da una tra voci più emozionanti dello show equestre in Europa, quella di Nico Belloni, lo Spettacolo si dipanerà poi in tanti numeri colorati legati alla tradizione equestre nazionale, sia del cavallo militare, sia di quello da lavoro. Sarà la Fanfara della Polizia di Stato, a dare il via ufficiale allo show, interpretando in parata musiche piacevolmente fresche e coinvolgenti, seguita dagli struggenti sipari dei butteri al lavoro con le grandi vacche di Maremma, dalle evoluzioni in libertà di un magnifico Cavallo da Tiro Pesante Rapido, da curiosi abbinamenti come quello di un elegante dressagista in scena insieme a un gruppo di cavalli maremmani e altro ancora. A chiudere, ospiti d’onore, i magnifici Lancieri di Montebello, con una coreografia nuova di zecca e studiata appositamente per Cavalli a Roma 2017: la fanfara, le amazzoni e i cavalieri del Reggimento entusiasmeranno ancora una volta appassionati, famiglie e bambini con l’affascinante Carosello di Lance dello squadrone a cavallo.

Il padiglione 4 sarà poi quello della musica, del ballo e del divertimento fino a tarda notte. Atmosfere squisitamente western, con la grande pista in legno della Country Dance, sulla quale decine di ballerini con tipici cappelli western e stivali texani daranno vita alle colorate coreografie di gruppo dei balli “da saloon”. Tutti i giorni, dal venerdì alla domenica, musica e animazione saranno non stop (Venerdì e Sabato fino a mezzanotte, Domenica fino alle 19), e tre volte al giorno alcuni fra i più noti Maestri Italiani del mondo country terranno stage di line dance per tutti i livelli di difficoltà: anche per tutti coloro che vogliono provare la loro prima “line”, ai quali spiegheranno i rudimenti e i passi più semplici. In console, solo dj professionisti che proporranno la migliore country music in arrivo dagli Stati Uniti.
Musica made in Usa anche in Galleria, con le maratone live dei Tex Roses, mentre il padiglione 5 ospiterà uno scorcio sull’altra metà dell’universo western: il divertente villaggio indiano di Tatanka con i suoi teepee, i Nativi Americani “ad altezza d’uomo” e un sacco di divertimento per bambini e famiglie: sagome per foto ricordo, tiro con l’arco a ventosa e soprattutto lo spassoso Rodeo su cavallo meccanico: tutti possono provare!
Ben 15 tra ristoranti e food point placheranno i morsi della fame tra un’emozione equestre e l’altra, mentre un imponente settore espositivo, dislocato un po’ in tutti i padiglioni, offrirà negozi che coprono a 360° le esigenze di cavalieri, allevatori, centri ippici e appassionati, ma anche la voglia di tecnico, di bello e di sfizioso per chi cerca attrezzature, abbigliamento e novità per il tempo libero, e che potrà trovare il meglio sul mercato a “prezzi di fiera”: il luogo ideale per rinnovare il guardaroba primaverile in vista della bella stagione e delle escursioni open air che ci aspettano!
Convegni e workshops
Durante Cavalli a Roma tutte le organizzazioni presenti terranno assemblee e riunioni tecniche allargate per i propri iscritti e operatori, quindi il flusso degli addetti ai lavori atteso all’evento, anche al di là delle competizioni e attività fieristiche, è davvero elevato. Due poi sono le tavole rotonde aperte a tutti gli interessati, una promossa da Asi Sport Equestri e una da Freendurance.

Lo stato dell’arte a due anni dalle Linee Guida ministeriali sugli IAA
Venerdì 17 febbraio, ore 16.00, sala convegni balconata padiglione 6
Organizzato da Asi Sport Equestri

Torna l’appuntamento con i risvolti sociali del mondo del cavallo. Questo splendido animale, compagno dell’uomo da oltre cinquemila anni, può oggi anche essere un valido “aiutante” per il benessere umano, attraverso gli IAA, Interventi Assistiti con gli Animali (attività, educazione e terapie). Asi quindi propone anche quest’anno una tavola rotonda per fare il punto sullo stato dell’arte a due anni dall’emanazione delle Linee Guida, preceduta da un momento istituzionale promosso dal Ministero della Salute.

Approvate nel marzo 2015, le Linee Guida rappresentano un importante momento di chiarezza per un settore attivo in Italia da oltre trent’anni e alla ricerca di regole condivise a garanzia di utenti, operatori e animali. Emanate dal Ministero della Salute, esse sono state recepite da quasi tutte le Regioni; oggi esistono elenchi regionali delle realtà e strutture idonee a realizzare gli IAA, e sono stati fissati i criteri per erogare la formazione delineata nelle Linee Guida.
Stati generali dell’Endurance per un progetto di rilancio della disciplina
, sabato 18 febbraio, ore 15, sala convegni balconata padiglione 3
Organizzato da Freendurance 

Si tratta di un incontro che riunirà le categorie coinvolte nella disciplina per condividere le problematiche al fine di studiare un ampio progetto di rilancio. Sono invitati a partecipare tutti coloro che sono coinvolti nella disciplina, sia a titolo personale che in rappresentanza di una categoria, iscrivendosi tramite l’indirizzo email info@freendurance.it e fino al limite di capienza della sala.

Il programma prevede, dopo i saluti di rito, interventi sui seguenti argomenti: La disciplina dell’endurance in Italia: problematiche; Promozione e valorizzazione della disciplina: l’ampliamento della base a livello regionale e nazionale; L’endurance e le realtà internazionali; Problematiche e principi per un corretto sviluppo; Un programma per l’attività.

 

comunicato stampa Cavalli A Roma

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