Europei: piccoli “Jung” alla riscossa

Europei: piccoli “Jung” alla riscossa

Germania con gli scudi individuali e a squadre. Italia dei gladiatori in terza posizione

La furia agonistica della Germania imperversa sui campi di Montelibretti.
I FEI European Eventing Championship for young riders and juniors 2016 si tingono del tricolore tedesco, anche dopo il cross country, sia nella sfida under 18 che in quella under 21.
Tre tedeschi young rider sono al comando della classifica provvisoria individuale. Marie Sophie Arnold e Remember Me 74 hanno scalato una piazza andando a conquistare il vertice, con un percorso netto nel tempo che ha confermato i 42,40 punti negativi ottenuti nel dressage.
Rebecca Juana Gerken ha portato Scipio S dalla 5° alla seconda posizione (43,50). La terza piazza ha il sapore della grande rimonta di Hanna Knuppel che in sella a Carismo 22 (47,40) è passata dal 13° al 3° posto.
Miglior azzurro Fosco Girardi, protagonista con Feldheger di una scalata prepotente: dal 24° al 13° posto (54,60).

Il team tedesco continua a tenere salda la testa della classifica a squadre con 141,90 punti negativi, ma la Francia risponde difendendo il secondo posto già guadagnato in rettangolo (152,30). La terza piazza parla azzurro. Il team guidato da Alberto Casolari, preparato e selezionato dal CT azzurro Andrea Mezzaroba, ha conquistato un gradino utile per presenziare in zona bronzo (168,70).

La Germania non si smentisce neanche nella caccia al podio junior
Con un percorso di campagna impeccabile, i tedeschi junior Jerome Robine (Guccimo R, 33,40) e Anais Neumann (Pumuckel E, 38,50), sono riusciti a mantenere i punti negativi conquistati nel dressage, non lasciando scampo agli “avversari”. Si confermano, dunque, primo e seconda, in una cortina di ferro teutonica.
E’ cambio della guardia, invece, per il terzo posto. Il francese Victor Levecque, in sella a Phunambule Des Auges, ha recuperato due posizioni rispetto alla classifica del dressage test, ribadendo i suoi 40,80 punti negativi. Con questo risultato va a sostituire il collega di bandiera Romaine Sans, ieri terzo dopo il dressage ma sceso oggi in 63ma piazza dopo aver commesso 60 penalità in cross.
La migliore performance azzurra si traduce in un 22° posto, con Allegra Ragaini che in sella a Athina Quandolyn (52,40) ha portato a termine un percorso senza sbavature.
E’ ancora la Germania in testa alla classifica a squadre, con un totale di 113,80. Alle sue spalle tengono duro Francia (131,30) e Gran Bretagna (134,50). Italia ottava (201,90).
Non resta che attendere l’ultimo atto della sfida continentale, fissata per domani con il salto ostacoli.

Le dichiarazioni degli atleti

Jerome Robine: “E’ andata bene, anche se non è stato il nostro miglior giro. Il mio cavallo è giovane e questo è solo il secondo CCI per lui. L’ho sentito a tratti titubante e quindi ho scelto di lasciargli più tempo per valutare i salti. Mi sono trovato quindi sempre un pochino a dover rincorrere il tempo, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Sono orgoglioso di Guccimo R”.
Anais Neumann: “Sono contentissima del mio risultato e ancor più del fatto che la squadra abbia finito con 4 netti nel tempo. Siamo riusciti a mettere in pratica la strategia condivisa con il nostro tecnico, anche se in alcuni tratti è stato necessario richiamare la concentrazione dei nostri cavalli”.
Victor Levecque: “Sono davvero felice, il mio cavallo ai grandi appuntamenti c’è sempre. Penso che proprio si diverta in cross. E’ un piacere montarlo. Il giro è venuto come avevamo previsto. Ho fatto un’unica alternativa e poi con un po’ di attenzione in più  sono rimasto nel tempo”.
Marie Sophie Arnold: “Desidero fare i miei complimenti agli organizzatori per questo splendido concorso. Riguardo al mio tracciato, posso solo dire che sono rimasta concentrata per rimanere nel tempo. Il mio cavallo è stato fantastico”.
Rebecca Juana Gerken: “Spero vivamente di poter festeggiare domani tre medaglie tedesche individuali e a squadre”.
Hanna Knuppel: “Durante il cross mi sono divertita. Dopo il terzo ostacolo, il percorso è diventato fluido, anche se sentivo forte la mia responsabilità verso la squadra”.
(ph. @ Massimo Argenziano)

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