Polemica tedesca dopo le Olimpiadi di completo, si chiede una revisione dell’accaduto

Polemica tedesca dopo le Olimpiadi di completo, si chiede una revisione dell’accaduto

Forse non tanti sanno che la medaglia d’argento a squadre e la medaglia d’oro individuale alle Olimpiadi di completo sono arrivate per la Germania dopo tanti rospi da ingoiare e dopo diverse polemiche che gli atleti, da veri professionisti, si sono messi alle spalle per non precludere il risultato, ma che adesso al ritorno in patria riaffiorano più prepotenti che mai.

Al centro delle polemiche le scelte dei tecnici Melzer e Bartle che hanno sostituito Andreas Ostholt con la giovane Julia Krajewski. Il cavallo di Ostholt sembra avesse perso un ferro in allenamento prima della partenza e che per qualche giorno fosse stato irregolare, ma che a Rio fosse in salute.

Il secondo malcontento riguarda la strategia di gara. I tecnici hanno fatto partire per primi Sandra Auffarth e Michael Jung, in posizioni quindi che notoriamente non sono le più favorevoli  all’ottenimento del miglior giudizio in rettangolo. La Auffarth in una dichiarazione post gara aveva già sostenuto che ‘I tecnici volevano mettere sotto pressione gli avversari facendo partire noi. Evidentemente la strategia non è stata delle migliori.’

Il problema più grande invece viene sollevato dalla signora del completo internazionale, Ingrid Klimke. Le sue critiche, durissime, sono rivolte al disegnatore del percorso di cross Pierre Michelet già aspramente criticato dalla squadra tedesca dopo i WEG di Caen. Sembra, infatti, che già allora il team tedesco, vincitore della medaglia d’oro, dopo i WEG avesse scritto una lettera alla FEI esprimendo dure critiche sul percorso ideato da Michelet. Si stupisce quindi Ingrid Klimke che dopo Rio si renda necessaria un altra denuncia ufficiale.

La prova di fondo di questa Olimpiade ha dato filo da torcere alle migliori nazioni risultando in diverse eliminazioni e cadute. Secondo la Klimke ‘i Giochi di Londra sono stati una buona pubblicità per lo sport e a Rio si è rovinato tutto. Il giro era costruito come un CIC solo su una distanza da CCI. Troppo impegnativo anche a livello mentale per i cavalli.’ La presenza di tante alternative a suo avviso non rendeva il giro migliore, perché queste opzioni rompono il ritmo, affaticano e tolgono cuore ai cavalli. Proprio parlando di alternative la Klimke, nella sua analisi dell’accaduto, sottolinea la sensibilità mostrata da molti cavalieri che dovrebbero essere premiati per aver fatto scelte tattiche rispettose ed intelligenti volte a portare a casa il loro cavallo lasciando in secondo piano il risultato.

 

Fonte http://www.globalequestriannews.com/nachklapp-vielseitigkeit-krajewski-fordert-aufarbeitung-klimke-uebt-starke-kritik/

 

 

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