E’ stata una medaglia sofferta quella appena conquistata dalla Francia a Rio de Janeiro nella disciplina del completo, successo che ripaga la nazione della delusione subita a casa propria, a Caen, in occasione dei WEG di due anni fa. Vicinissimi gli score delle prime 4 squadre, meno di 10 punti negativi, infatti, separano i team dei migliori di questi Giochi Olimpici.
Il team transalpino è una delle due squadre a tagliare il traguardo con tutti e 4 i binomi ancora in gara. Record riuscito anche alla Gran Bretagna che ha visto sfumare già ieri ogni sogno di gloria quando, come in una sorta di maledizione, nessuno dei fuoriclasse della compagine è riuscito a chiudere la prova di cross senza penalità agli ostacoli.
Sul secondo gradino del podio sale a sorpresa la Germania che con 3 netti in salto ostacoli recupera 3 posizioni e si mette alle spalle l’Australia, leader della classifica dopo il cross, e la Nuova Zelanda che finisce questi Giochi con una dolorosa medaglia di legno.
Debaclè nella prova ad ostacoli per i gli australiani che con le 17 penalità di Stuart Tinney (Pluto Mio) e le 8 di Christopher Burton (Santano) piombano al terzo posto raccogliendo comunque un prezioso bronzo.
Bruciante delusione per la Nuova Zelanda dicevamo che vede svanire il podio, ma si inserisce comunque davanti ai britannici che chiudono questa Olimpiadi a bocca asciutta in quinta posizione.
Nono posto per la squadra azzurra. Il team di giovani first timers si è ben comportato anche dopo la perdita del loro capitano, l’esperto Stefano Brecciaroli, eliminato per un’incomprensione in cross. Brecciaroli ed Apollo avevano messo a segno una performance di altissimo livello in dressage, prestazione che aveva loro garantito il decimo posto individuale, ed hanno mostrato quanto possono valere anche in cross. La prova conclusa inizialmente con 18 penalità sul tempo è stata poi cancellata come risultato quando è stato confermato che il binomio aveva saltato a destra della bandierina rossa uno degli elementi dell’ultimo laghetto.
Nella prova di salto la miglior prestazione è stata quella di Arianna Schivo (Quefira de l’Ormeau) che ha chiuso con 4 penalità. Bravi anche i fratelli Roman dei quali Pietro, malgrado le 14 penalità di Barraduff, si è qualificato per la finale individuale in virtù dell’eccezionale cross di ieri.
Ora non rimane che aspettare questa finale individuale che chiamerà i migliori 25 ad un ultimo grande sforzo, un ulteriore percorso di salto su un percorso più imponente.
(Nella foto © FISE/Jon Stroud Media: PIetro Roman e Barraduff)