Piazza di Siena: Gianni Govoni, grinta ed esperienza

Piazza di Siena: Gianni Govoni, grinta ed esperienza

La zampata che non ti aspetti. E invece Gianni Govoni covava il desiderio di urlare “ragazzi, ci sono ancora, anzi sono tornato”. Il feeling con Piazza di Siena è indistruttibile e così questo quarantanovenne modenese vince giovedì il Premio a fasi consecutive e oggi compie un piccolo capolavoro conquistando il secondo posto nel Piccolo Gran Premio. Due netti, nel percorso base e nel barrage, e successo sfuggito solo per via del tempo.

Un gran peccato, nel barrage ho visto Antonio troppo tranquillo nel primo e secondo ostacolo ed è stato lì che abbiamo rallentato. Ci è costato caro. Ma questo è un dettaglio. La soddisfazione è totale, il morale a mille. Grande gara su questa sabbia che adoro”.

Il suo cavallo Antonio è velocissimo.

Vero. Ha 11 anni e può crescere ancora. Lo monto da ottobre scorso e ci stiamo conoscendo sempre di più. Chiaro che c’è da fare ancora molto lavoro, ma insomma, siamo qui per questo e se in un palcoscenico come Piazza di Siena fai queste imprese il morale e la fiducia salgono prepotentemente e in fretta. Non vedo l’ora di rimettermi a lavorare per insegnargli nuove cose”.

C’è Antonio ma poi c’è anche la grinta di Govoni.

Il cavallo è la mia vita, finita la terza media mi sono dedicato completamente a loro. Diciamo che qualche soddisfazione me la sono tolta. Due Olimpiadi a Sydney e Barcellona, tre campionati del mondo e tante altre cose. Ho avuto degli anni bui, non sempre si possono avere a disposizione cavalli che possono competere ad altissimo livello, ma in una carriera così lunga lo si deve mettere in conto. L’importante è ripartire con la stessa passione, con motivazioni alte e mai lasciarsi abbattere”.

L’Italia ancora una volta ha fallito l’appuntamento con la Coppa delle Nazioni.

Era la squadra migliore che potevamo presentare, sono onesto: pensavo che tra le prime tre potevamo starci. Ma non era un pensiero dettato dal cuore, bensì da basi solide. Sì, perchè questi cavalli avevano fatto molto, ma molto bene in Europa in questi ultimi mesi portando a casa vittorie e piazzamenti di prestigio. Il fatto che Roma è stregata. Non so, troppa pressione per una coppa che ci manca da 31 anni, il calore del pubblico che ama la nostra squadra. Mah, di sicuro tecnicamente non siamo inferiori alle grandi potenze e il settimo-ottavo posto di venerdì non risponde alle nostre qualità”.

Ma Govoni ci pensa all’azzurro?

E perché no? Se Antonio fila come in questo periodo, mai dire mai”.

 

intervista Equi Equipe

foto Marco Proli

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