
La FEI non si vuole arrendere e continuerà a combattere e a mettere i bastoni tra le ruote all’ultima, nuova iniziativa di Jan Tops. L’uomo d’affari olandese, ideatore del Global Champions Tour, ha in cantiere un circuito di gare a squadre che affiancheranno il format rodato del Global. I team non saranno organizzate per nazione, ma come le squadre di formula 1 apparterranno a sponsor. Il progetto muoverà ingenti investimenti e la federazione internazionale ha paura che possa distogliere l’attenzione dalla più tradizionale Fei Nations Cup League che diventerà sempre meno allettante per gli atleti.
A Bruxelles le autorità preposte alla difesa ed alla sorveglianza della libera concorrenza si sono già espresse a favore di Jan Tops e contro la FEI per ben due volte dichiarando contrario alla legge il divieto di partecipare al concorso intimato dalla federazione agli atleti. Per disincentivare i cavalieri la FEI aveva pensato di poter sanzionare severamente i cavalieri, ma questo provvedimento a Bruxelles sembra non sia piaciuto.
Ora la FEI ha deciso di colpire Jan Tops vietando agli ufficiali di gara, giudici e steward, di prestare servizio in occasione degli eventi della Global Champions Tour League. Su queste figure chiave incombono sospensioni dalle manifestazioni nazionali ed internazionali fino a 6 mesi se dovessero decidere di non rispettare il divieto.
Sembra di rivivere le vicende italiane di qualche anno fa quando la FISE cercava di difendere il suo territorio dagli enti di promozione sportiva e dalle leghe minori come LISE e SEF.