Nella nostra vita abbiamo visto ed ammirato eroi come Milton, Carisma, Rembrandt, Calvaro, Supreme Rock e Bonfire. Non dimentichiamo le emozioni che ci ha regalato Varenne per quanto riguarda l’ippica. Quando una stella scrive di diritto il suo nome nel firmamento sportivo siamo portati a pensare alla fortuna che abbiamo avuto ad assistere alla sua ascesa e consacrazione ed ogni volta si dice:
Solitamente sono sempre i cavalli che ci ispirano tali pensieri, che rapiscono la nostra fantasia e si conquistano un posto nel nostro cuore, ma adesso è arrivato il momento di far spazio anche a 2 atleti “umani” che di umano hanno ben poco.
Scott Brash e Michael Jung, due fuoriclasse, due extraterrestri, due talenti. 30 anni uno, 33 l’altro, ma la stessa determinazione, la stessa glaciale certezza di poter raggiungere l’obiettivo che si sono prefissi.
Michael Jung dopo aver vinto anche più di una volta ogni medaglia possibile immaginabile, riesce comunque a sorprendere i suoi fan ed a stabilire ogni giorno nuovi record. Ieri, ad una settimana dalla vittoria del CCI di Burghley, Michael ha conquistato a Blair Castle la medaglia d’oro del Campionato Europeo in sella ad un cavallo di soli 8 anni, Takinou. L’atleta tedesco ha guidato il suo giovane compagno di gara aiutandolo a superare le tante insidie di un cross che ha fatto vittime illustri anche per le terribile condizioni del terreno dopo le pesanti piogge. Ma niente può fermare Michael che quando organizza e programma centra il bersaglio OGNI VOLTA, esattamente come il suo alter ego del salto ostacoli, Scott Brash.
Dopo l’oro olimpico di Londra, il cavaliere britannico non ha più sbagliato praticamente niente ed ha avuto la freddezza e la forza di rinunciare ai Campionati d’Europa per prepararsi ad entrare nella storia come il primo atleta al mondo ad essersi aggiudicato il Rolex Grand Slam.
Sembra una decisione facile, certo, con in palio un bonus di 1 milione di euro in aggiunta ai circa 300.000 $ del montepremi che il concorso di Spruce Meadows garantisce al vincitore del Gran Premio non può essere stata una scelta complicata. E invece si. Sull’altro piatto della bilancia pesava la qualificazione olimpica per Rio de Janeiro accompagnata dalle tante aspettative che una nazione di cavalli come la Gran Bretagna ripone nei suoi portacolori. Sono state tante le polemiche che hanno accompagnato la decisione di Scott Brash di non aiutare i suoi connazionali ai Campionati d’Europa di Aquisgrana, in molti l’hanno criticato perché delusi dal fatto che preferisse “il guadagno” alla gloria sportiva, ma anche questo è un errore.
Ieri Scott Brash non è soltanto diventato più ricco, ieri Scott è diventato una leggenda sportiva. Galoppando verso il successo in sella al suo Hello Sanctos ha dimostrato di essere un grandissimo campione. E’ stato in grado di programmare una vittoria importante senza farsi indebolire dalle critiche che lo hanno investito, senza lasciarsi distrarre dalle emozioni. E’ un vero campione, perchè dalle emozioni ha tratto la sua forza ed ha coronato il suo sogno. Il primo posto nel Gran Premio di Spruce Meadows gli ha consegnato il Rolex Grand Slam of Show Jumping. Scott è il primo al mondo ad aver conquistato la vittoria dei Gran Premi di Ginevra, Aquisgrana e Spruce Meadows consecutivamente ed ha così eguagliato la titanica impresa di Pippa Funnell nel completo.