La domanda sorge spontanea. Nascerà mai un altro binomio come quello composto da Michael Jung e La Bioesthetique Sam? Cliccando sui risultati di questi due extraterrestri custoditi dalla banca dati della Fei si rabbrividisce. Hanno vinto di TUTTO e per guinta più volte.
I campioni olimpici, del mondo ed europei hanno aggiunto ieri al loro palmarès anche la vittoria del CCI**** di Burghley, uno dei concorsi più prestigiosi e difficili al mondo. Michael Jung e Sam sono entrati in campo per la prova di salto senza nemmeno una barriera di vantaggio sul secondo classificato, il neozelandese Tim Price e Ringwood Sky Boy, ma non ne hanno avuto bisogno e oggi Michael è il primo cavaliere tedesco nella storia ad aver scritto il suo nome nell’albo d’oro del celebre concorso britannico.
Ma vediamo un attimo come è andato questo emozionante fine settimane a Burghley.
A differenza di quello che accade di solito questo successo per Michael Jung è stato un pochino più sofferto. Jung aveva dovuto condividere la leadership della prima prova con un altro grandissimo del completo, William Fox-Pitt. Il cavaliere britannico in sella a Fernhill Pimms aveva ottenuto in dressage lo stesso punteggio di Jung e FisherRocana FST, mentre il fedele amico del campione tedesco, La Bioesthetique Sam, non era andato più in là del 7° posto.
Sembra essere stato uno scherzo del destino, ma entrambi i cavalieri venivano beffati del loro primo posto dalla prova di cross.
Per Michael Jung e FisherRocana FST il sogno è svanito con un’inspiegabile caduta in acqua. Rocana è inciampata galoppando ed è precipitata al suolo insieme al suo cavaliere.
La sorte è stata quasi più crudele per William Fox-Pitt che avrebbe potuto conservare la leadership anche se fosse uscito dal tempo di 14 secondi, invece un terribile errore gli è costato molto caro. Il giovane Fernhill Pimms stava saltando benissimo quando i giudici hanno fermato il binomio per permettere la ricostruzione di un salto. Ripreso il suo percorso William ha optato per l’alternativa alla combinazione successiva (il 24° salto del cross), ma per errore ha dimenticato di saltare l’elemento B. Malgrado il cavaliere britannico abbia riconosciuto l’errore in tempo utile a scongiurare un’eliminazione, e sia tornato indietro per affrontare il salto mancato, il danno era ormai fatto. 20.4 penalità sul tempo lo hanno relegato ad un decimo posto conclusivo.
Come ironicamente osservato dal fratello di Michael Jung, con Rocana e Fernhill Pimms fuori dai giochi Sam avrebbe potuto darsi da fare e scalare la classifica.
E così è stato. Sam ha combattuto al fianco di Michael portando a termine la prova di fondo con due secondi oltre il tempo massimo, risultato che gli ha permesso di portarsi al comando della classifica.
Soltanto due binomi sono riusciti a stare nel tempo, i neozelandesi Christopher Burton, alla fine terzo con JS Jamaimo, e la connazionale Jonelle Price che in sella a Classic Moet ha chiuso la sua partecipazione al CCI di Burghley in quinta posizione.
La mancanza di Andrew Nicholson si è sentita, ma la Nuova Zelanda è andata fortissima in questa edizione del Land Rover Burghley Horse Trials piazzando 6 suoi atleti nei primi dieci della classifica.
Tim Price e Ringwood Sky Boy si sono classificati secondi, Christopher Burton ha aggiunto al suo terzo posto anche il quarto in sella ad Haruza C, Mark Todd e Leonidas II hanno chiuso al sesti e Sam Griffiths e Paulank Brockagh si sono piazzati noni.
Così si è conclusa un altro fantastico episodio di questo emozionante sport. Adesso chissà se Michael Jung e La Bioesthetique Sam riusciranno a fare loro anche il titolo di Badminton migliorando il risultato ottenuto nel 2013 quando erano arrivati secondi?