
E’ stata una vera emozione vedere ieri un campione olimpico, un atleta come Steve Guerdat, costretto a prendere una decisione difficile e rischiosa nella frazione di qualche centesimo di secondo, crederci fino in fondo e galoppare verso la vittoria.
La terza giornata della Longines Fei World Cup Final di Las Vegas è stato un crescendo di tensione ed emozioni, con il pubblico che incoraggiava i cavalieri dopo ogni salto, spettatori che hanno gremito le tribune e partecipato fino all’ultimo sforzo in modo forse un po’ troppo rumoroso, ma sicuramente caloroso.
Per il cavaliere elvetico Steve Guerdat deve essere stata una giornata davvero stressante in quanto si presentava il giorno delle finale in testa alla classifica provvisoria a pari merito con lo statunitense Rich Fellers, lo stesso avversario con lo stesso cavallo che lo aveva relegato al secondo posto della Fei World Cup Final di s’Hertogenbosh nel 2012.
Albfuehren’s Paille ha regalato a Guerdat un primo percorso netto portando il binomio sempre più vicino al tanto agognato titolo, ma sarebbe stato il secondo percorso a decidere le sorti della gara e questo il giovane figlio d’arte ormai lo sapeva anche troppo bene.
Quando si apprestava ad entrare in campo come ultimo partente del percorso conclusivo, Steve Guerdat sapeva di avere due errori di vantaggio sulla francese Penelope Leprevost con Vagabond de la Pomme e sull’irlandese Bertram Allen. Nessuno dei 20 concorrenti era riuscito a chiudere senza errori agli ostacoli l’ultimo sforzo di questa Fei World Cup Final e quindi verosimilmente il vantaggio poteva essere molto utile al cavaliere elvetico.
Un ostacolo sul cammino di Steve verso la vittoria
E gli è servito eccome. Visibilmente emozionato, il campione olimpico è comunque riuscito a prendere la decisione giusta quando dopo un primo errore ha sentito il padre che da bordo campo lo incitava ad aumentare il ritmo per non incorrere in costose penalità sul tempo. Con un errore di vantaggio sull’amazzone francese ed un’ ultima insidia da superare, Steve ha deciso di pensare al tempo e si è letteralmente buttato in mezzo all’ultimo oxer spingendo subito verso il traguardo.
Sceso da cavallo Steve ha dichiarato: “E’ tanto tempo che cerco di vincere questo titolo e ci sono andato vicino tante volte. e? la terza volta che mi trovo in testa prima dell’ultimo percorso e oggi per un pelo non buttavo via tutto di nuovo. Galoppando verso l’ultimo ho montato come un cow-boy. So così contento che mi sento come se avessi ricevuto la benedizione.”
E’ tanto tempo che cerco di vincere questo titolo e ci sono andato vicino tante volte. e? la terza volta che mi trovo in testa prima dell’ultimo percorso e oggi per un pelo non buttavo via tutto di nuovo. Galoppando verso l’ultimo ho montato come un cow-boy. So così contento che mi sento benedetto.
Il risultato ormai lo conosciamo tutti. 8 penalità nel tempo gli hanno permesso di restare davanti alla Leprevost che ha chiuso la sua finale con 9.
Se Steve fosse stato prudente, non avesse galoppato alla cieca contro l’ultimo ostacolo, ma lo avesse toccato comunque sarebbe incorso in penalità sul tempo e avrebbe perso l’ennesima finale.
Una vittoria da shock
Mentre, dopo aver tagliato il traguardo, riprendeva fiato, l’espressione sulla faccia di Steve Guerdat non era felice. C’è voluto un po’ prima che il campione realizzasse che era riuscito nel suo intento. Inizialmente sembrava quasi che si scusasse con la sua cavalla e con il pubblico per il percorso non proprio da manuale, pareva che la camminata attraverso l’ultimo largo avesse, nella sua mente, tolto valore alla grandiosa performance di 3 giorni di gare senza sbavature. Continuava a scuotere la testa e ad alzare le spalle. Ma forse è proprio questo che rende un campione CAMPIONE, l’umiltà, l’essere severi con se stessi.
Penelope Leprevost e Bezzie Madden, che stile che grazia
Hanno dato un vero esempio di grinta, talento, stile e grazia Penelope Leprevost e Beezie Madden. Le due amazzoni che si sono classificate rispettivamente seconda e quarta in questa Longines Fei World Cup Final di Las Vegas e per certi versi hanno anche surclassato gli avversari del sesso forte.
Concentrate, precise, leggere, ma efficaci hanno lottato con freddezza e costanza dimostrando ancora una volta che il sesso debole nel rapporto con l’atleta cavallo non ha niente da invidiare agli uomini.
Beezie Madden ed il suo Simon hanno già vinto una finale di Coppa del Mondo nel 2013 Goeteborg.
Bertram Allen, old head on young shoulders
Che dire di un prodigio come il Bertram Allen. Dopo la vittoria della prova di apertura di questa Fei World Cup Final, lui e la grigia Molly Malone hanno tenuto duro saltando egregiamente. Il giovane irlandese (19 anni) si è davvero meritato il terzo posto in classifica.
Se continuerà a conquistare successi importanti a questo ritmo tra vent’anni ci vorrà una banca dati per memorizzarli tutti.
Classifica finale Longines Fei World Cup Final Las Vegas