Il massaggio che fa la differenza

Il massaggio che fa la differenza

Il massaggio per cavalli è una pratica che si sta diffondendo sempre di più tra i cavalieri delle varie discipline. Sino ad oggi si era fatto molto poco per prevenire e curare i problemi derivanti dagli sforzi che i cavalli devono sostenere durante gli allenamenti e le gare. Il loro corpo è formato al 60 % da massa muscolare e frequenti sono le contratture. Da qui poi nascono  problemi alle articolazioni  derivanti da movimenti rigidi e scorretti del suo corpo.

Suzanne Hughes, è una professionista di questo settore:  inglese di Londra, fisico minuto e una cascata di riccioli rossi. Oltre ad essere terapista di cavalli pratica massaggio sportivo, shiatsu, reiki e Tibetan Healing. Una vita dedicata ai cavalli. Sua figlia Emily monta in Inghilterra per un importante cavaliere.  Vive circondata da animali, una specie di allegra fattoria in Piemonte. E puntualmente all’ora del tea il suo anziano cavallo ogni giorno viene a reclamarne un po’ affacciandosi alla cucina. Tutto servito rigorosamente in una tazza.  La incontriamo per conoscere la sua storia e per capire maggiormente questa pratica per molti ancora misteriosa.

Quando sei arrivata in Italia?

Sono arrivata nel 1989 ma ho iniziato a fare i massaggi nel 1998 dopo un periodo passato negli Stati Uniti in Virginia per frequentare un corso professionale che rilascia la certificazione di Equine Sports Massage Therapist.

Quali cavalli tratti maggiormente?

Cavalli che praticano le varie discipline, salto, dressage e completo ma anche trotter, cavalli della monta americana. Mi chiamano sia i veterinari che gli stessi proprietari. Il riscontro del cavaliere è poi per me fondamentale. Ho bisogno di conoscere le sue sensazioni mentre monta.

A chi consigli un buon massaggio?

E’ utile e fa bene a tutti i cavalli, ai giovani all’inizio del loro percorso lavorativo, ai cavalli in agonismo, a quelli in convalescenza dopo un infortunio, agli anziani ma anche a quelli semplicemente in vacanza. Dà benessere ad ognuno di loro. A metà del trattamento si può già avvertire un cambiamento, i muscoli si rilassano da soli.

Quanti trattamenti sarebbe bene fare?

Per i cavalli che escono in gara sarebbero utili due trattamenti al mese. I primi è consigliabile farli ravvicinati per capire le reazioni del cavallo.

Esiste un trattamento standard per tutti?

Non esattamente, ogni cavallo è un individuo a sé e quindi richiede tempi diversi a seconda delle sue condizioni. In media un trattamento dura un’ora ma può anche prolungarsi se ci sono particolari problemi.  Alla fine ma non con tutti i cavalli dopo il massaggio vero e proprio si fanno un po’ di esercizi di stretching, ma con molta cautela perché se non fatti bene potrebbero addirittura causare dei danni.

Quali sono i principali effetti benefici del massaggio sul cavallo?

I vantaggi sono molteplici: elimina i dolori muscolari, scioglie le contratture, migliora la circolazione e quindi l’ossigenazione dei muscoli, elimina le tossine, aiuta a recuperare la tonicità muscolare, rilassa, aumenta la mobilità delle articolazioni e riduce le possibilità di malesseri stagionali.

E allora non resta che provare!

 

Monica Domeniconi

 

Autore

Articoli Correlati