Sono voluti essere tutti presenti all’addio dalle competizioni del grande Satchmo.
Isabell Werth ha scelto il concorso indoor più amato dai tedeschi per ritirare il suo compagno di mille avventure e, oltre al numeroso pubblico, hanno voluto essere presenti tutte le persone che hanno influenzato in qualche modo la carriera di questo binomio.
C’era la proprietaria Madelaine Winter Schulze, il trainer Wolfram Wittig, il portavoce dello studbook Hannover Werner Schade, i tre groom che si sono presi cura di Satchmo negli ultimi 10 anni, e tanti altri.
Ma Isabell Werth ha voluto ringraziare espressamente ed essere vicina anche a due persone che non hanno potuto essere presenti per motivi di salute, ma che sono state importantissime per lei e Satchmo . Si tratta dell’allevatore di Satchmo, Albert Kampert e di colui che per primo si accorse del suo infinito talento, il Dott. Uwe Schulten Baumer.
Per l’ultima volta la Werth ed il bel baio hanno dato spettacolo con una kuer in cui Satchmo ha dimostrato ancora una volta che cosa lo ha reso un campione. L’elasticità dei movimenti e l’eleganza che sprigiona quando danza in rettangolo ancora oggi fanno venire i brividi.
Secondo Isabell il cavallo è in grande forma e potrebbe continuare a gareggiare, ma non sarebbe corretto farlo continuare se non è più il numero uno. “Nella sua carriera ha vinto 75 Grand Prix. Se continuando si aggiungessero a queste altre 3 o 4 vittorie che differenza farebbe?”, ha dichiarato la Werth.
All’inizio della sua brillante carriera Satchmo alternava prestazioni ecellenti a prove decisamente negative, finchè nel 2005 non si scoprì che lo disturbava un problema agli occhi. Risolto il problema di saluta il carattere spesso scontroso di Satchmo in gara cambiò radicalmente.
Nel 2005 stabilì un record mondiale proprio a Stoccarda. I campionati del mondo di Aquisgrana sono stati sicuramente l’highlight della sua carriera. Conquistò l’oro a squadre, l’oro individuale ed il bronzo nella kuer.
Isabell Werth continuerà a montare Satchmo a casa, “si arrabbierebbe altrimenti”, dice la Werth.
Un vecchio video
