L’universo di Andrea Vigon, portacolori della paralimpica azzurra

L’universo di Andrea Vigon, portacolori della paralimpica azzurra

Andrea Vigon, classe 1981, è un ottimo componente del team Italia paralimpico. Valdostano di nascita, vive a Fénis, in provincia di Aosta. La prima istruttrice della sua vita è stata Giovanna Rabbia Piccolo, che lo mise in sella su Estelle, all’età di 16 anni, presso l’A.V.R.E.S.: per la giovane cavalla grigia lui stesso dichiara di aver provato “amore a prima vista”. Vigon ha proseguito la sua attività equestre sotto la direzione tecnica della Piccolo e di Alessandra Salomone. Attualmente, dal 2001, il cavaliere azzurro è seguito da Monica Biscaro.

Hai montato un’infinità di cavalli, nella tua vita equestre. Chi ti è rimasto nel cuore?

Ogni cavallo che ho montato mi è rimasto nel cuore, perché ogni nostro amico a “quattro zampe” ha una sua peculiarità. Mister MG, baio di 15 anni, cavallo danese. Per me Mister, è il cavallo che mi ha dato la possibilità di provare sensazioni uniche, dal punto di vista equestre, ossia la sensazione che, mentre galoppi, hai la possibilità di correre libero; sensazione che da terra non riesco a provare! Anche Priool, KWPN baia, ha lasciato un segno nella mia vita. Con lei ho avuto i maggiori successi della mia carriera sportiva. E’ legata a me particolarmente per il modo in cui ci siamo incontrati, dopo l’infortunio di Mister MG, nel 2007 con la qualifica in tasca per Pechino 2008, a un passo dal mio sogno nel cassetto. Mettendoci alla ricerca di nuovo cavallo, l’allora CT, Andrea Piccolo, mi segnalò Priool. La popolazione Valdostana, e soprattutto i miei concittadini di Fénis, mi aiutarono a trovare i fondi per acquistarla. Questo bellissimo gesto mi diede la forza, in seguito a due cadute in campo prova a Pechino, di risalire in sella e di provare a portare a casa un risultato per cercare di ringraziare tutte le persone che mi erano state vicine. Nella mia vita ho trovato parecchie persone che hanno creduto in me. Anche in FISE, in particolar modo nelle persone del responsabile del Dipartimento, Massimo Petaccia, del CT Deodato Cianfanelli e della sua assistente Chiara Fabi, in quest’anno molto importante, lo hanno dimostrato affidandomi Amoroso, Holsteiner di 9 anni di proprietà del IV° Reggimento dei Carabinieri a Cavallo di Tor di Quinto. Soggetto con il quale dopo poco tempo sono riuscito a vincere il Freestyle, durante il CPDEI3* di Casorate Sempione.

Stiamo parlando di un plurimedagliato: 4 ori, 2 argenti, 3 bronzi, nei campionati italiani di dressage per disabili fisici. E ancora, numerosi piazzamenti a livello internazionale e la partecipazione a ben 5 Campionati d’Europa (6° nel 2002 a Lisbona; 6° nel 2005 a Budapest; bronzo nella prova tecnica e 4° nella Kur, nel 2009 a Kristiansand; 13° individuale e 5° a squadre, quest’anno, a Moorsele), a 2 Campionati del Mondo (8° nel team test grado 1A, 6° nella championship e 7° nella Kur, nel 2007, a Hartpury; 14° individuale e 7° nella kur, nel 2010, a Lexington) e ai Giochi Paralimpici di Pechino, nel 2008 (4° posto).

Andrea è un eccellente esponente tricolore, ma anche un perito commerciale, impiegato in banca (presso la B.C.C. Valdostana) e studente universitario (Università della Valle d’Aosta, facoltà di Economia e Gestione delle Piccole Medie Imprese). E’ appassionato di giornalismo e collabora con un giornale locale, Gazzetta Matin. Ama la musica, in particolare Mozart, Bach e Beethowen, ma anche U2, Queen, Andrea Boccelli e The Beatles; suona l’organo, pratica nuoto e mountain bike. Ha l’hobby della lettura e cita, tra i suoi libri preferiti Harry Potter e Dan Brown.

A te non basta una giornata di 24 ore. Come fai a conciliare tutto?

A volte me lo chiedo anch’io come faccio. Penso che il segreto sia la mia forza di volontà e la passione che ho per questo sport. Anche se a volte attraverso momenti non facili, per fortuna, trovo la forza per andare avanti e mi pongo sempre degli obbiettivi, che diventano sfide da vincere. Per tutto ciò, devo ringraziare la mia famiglia, che mi ha sempre insegnato che nonostante i limiti fisici che uno può avere, esiste il modo per raggiungere l’obbiettivo. Non importa quanto tempo ci metto ma riuscirò a farcela!

I tuoi idoli equestri?

Anky Van Grunsven, Pluricampionessa Olimpica di dressage, nel suo palmares numerose Coppe del Mondo, Titoli Mondiali ed Europei. Lee Pearson, Pluricampione Paralimpico, Mondiale ed Europeo.

Piatto preferito?

Una bella tagliata con la rucola

Un film?

L’attimo fuggente

Il tuo ricordo equestre più bello?

Ce ne sono diversi. Il primo: l’entrata ad Aachen, nei giorni di ritiro pre-paralimpico… varchi la soglia dell’impianto più bello al mondo e capisci quant’è bello il nostro sport! Poi in sequenza temporale, la prima volta che ci siamo allenati nell’arena ad Hong Kong… entri nel campo e capisci che non è un sogno ma pura realtà!!! E poi, due anni fa, a Kristiansand (Norvegia), quando fini la ripresa tecnica individuale e capì che ce l’avevo fatta a conquistare il bronzo: bronzo che per me valeva oro, per tutto l’impegno che avevo messo insieme alla mia istruttrice e al CT per raggiungere quel risultato. L’ultimo: ricordo fresco, risale a pochi giorni fa, a Moorsele, prova a squadre: risultato finale, l’Italia è quinta! E con questo risultato risaliamo la ranking list mondiale di una posizione e guardiamo con fiducia verso Londra 2012. Questo è un vero risultato di squadra, perché anche se non sono riuscito a dare il mio contributo, le mie compagne di squadra hanno saputo sopperire a questa mia mancanza. Questo è merito del legame che ci unisce, nonostante tutto l’anno viviamo distanti.

 

comunicato Fise: intervista a cura di Daniela Cursi

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