39° Equiraduno nazionale: festa grande a Paestum

Il conto alla rovescia è iniziato e al 39° Equiraduno nazionale della Fitetrec-Ante manca oramai una manciata di ore. L’appuntamento con la più grande festa del turismo equestre italiano è per sabato 10 e domenica 11 luglio in uno dei luoghi più suggestivi d’Italia: Paestum. L’evento è preceduto da sette tappe di avvicinamento, che hanno coinvolto pressoché l’intera regione, e costituisce un momento unico, con respiro anche internazionale, cui partecipano centinaia di binomi. Venerdì 9 luglio sarà una giornata dedicata ai diversamente abili con un trekking nell’area di Seliano di Capaccio mentre la sfilata conclusiva di domenica avrà come quinta naturale la maestosità dei templi e le mura dell’insediamento paestano.

«L’Equiraduno – spiega Alberto Spinelli, presidente nazionale della Fitetrec-Ante – rappresenta il culmine dell’attività federale nell’ambito del turismo equestre, attesta la bontà del lavoro svolto in ambito regionale e valorizza la regione ospitante. L’evento, nella sua formula itinerante, rappresenta un volano turistico e culturale di primaria importanza il cui successo si fonda su sinergie che rendono l’esperienza in sella un’autentica full immersion nel territorio, nell’ambiente, nella biodiversità, nelle tradizioni e nella cultura della regione».

Significativo è il coinvolgimento attivo del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano – patrimonio dell’Unesco – che ha portato lo scorso 9 giugno alla firma di un protocollo d’intesa con la Fitetrec-Ante Campania, i cui ambiti di applicazione si estendono ben oltre l’Equiraduno. Grazie a una perfetta integrazione degli obiettivi istituzionali, l’Ente Parco e la Federazione italiana turismo equestre e trec Ante si impegnano infatti insieme per quattro anni nella promozione del turismo, equestre e no, e della cultura ambientale attraverso attività nella natura. Fondamentale è anche il forte riferimento alla biodiversità, aspetto che acquisisce un particolare valore in considerazione delle razze equine autoctone campane come il Persano, il Salernitano e il Napoletano. La zona di scuderizzazione è localizzata a circa tre chilometri dalle mura di Paestum, pertanto l’ingresso nella antica città e nelle sue mura sarà effettuato in sede di sfilata finale.

«La scelta di portare l’Equiraduno a Paestum – precisa il presidente della Fitetrec-Ante Campania Ferdinando Trotta – si spiega con lo straordinario territorio e l’immenso patrimonio culturale, storico e tradizionale della zona. Inoltre, la grande sensibilità subito dimostrata da tutte le istituzioni, come testimoniano, tra l’altro, la piena disponibilità della Sovrintendenza alle Belle Arti, che ci ha concesso l’accesso a cavallo all’interno della cinta muraria di Paestum, e il contributo preziosissimo del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano ha donato grande slancio a tutta la macchina organizzativa. Indispensabile è stato anche l’appoggio offerto dal Comune di Capaccio, che ha saputo cogliere immediatamente l’importanza dell’evento. Massimo supporto è venuto anche dai centri che hanno organizzato una rete di tratte di avvicinamento assolutamente unica nel valore territoriale e ambientale».

Sette sono le tappe di avvicinamento, previste nei giorni immediatamente precedenti il fine settimana, che porteranno amazzoni e cavalieri a Paestum il 10 e l’11 luglio. Partendo dal Vallo di Diano “Sulle tracce del brigante Tardio” ripercorre vecchi sentieri in quota nel comprensorio del Cervati, dominio del fuorilegge, attraversando le pendici del monte Raralunga con le sue spettacolari faggete. “Le meraviglie della costiera” porta per sessanta chilometri amazzoni e cavalieri in un viaggio alla scoperta della Costiera Amalfitana lungo la catena dei monti Lattari. Percorso di grande rilievo paesaggistico, naturalistico, storico, e culturale “Mare, monti e allegria” parte da Materdomini, in provincia di Avellino, e si snoda attraverso il Parco regionale dei monti Picentini, sito di massima importanza per la presenza di rarissime specie endemiche e tassi millenari. “Sulla via dei Lucani” conduce il gruppo in sella in un percorso nel verde di grande suggestione, punteggiato da antichi insediamenti arroccati su speroni rocciosi. L’attraversamento del territorio della Valle del Calore, Sito di interesse comunitario, è invece l’obiettivo della tratta “Sulle orme del cavallo Persano” mentre “Cavallo che vai, Cilento che trovi” percorre le stupende valli del fiume Calore e dell’Alento con un tracciato di ottanta chilometri. “In sella… alla Bella Dormiente” invita amazzoni e cavalieri a un affascinante viaggio nel Parco regionale del Taburno.

Ulteriori informazioni sul sito www.campania.fitetrec-ante.it.

 

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