
Relived Horses è un’Associazione Onlus la cui finalità è il recupero e il ricollocamento al lavoro di cavalli giunti al termine della loro carriera sportiva di corse.
Nel 2003 esce sui giornali la notizia, a dir poco sconvolgente, della tragica fine di FERDINAND cavallo campione americano (vincitore nel 1986 del Kentucky Derby, nel 1987 della Breeders’ Cup Classic e CAVALLO DELL’ANNO nel 1987) che dopo essere stato ritirato in allevamento e venduto in Giappone, è stato mandato al macello per colpa del suo basso tasso di fertilità.
Questa storia negli USA ha scatenato un’immediata reazione da parte dell’opinione pubblica e degli appassionati ippici, tanto da promuovere iniziative finalizzate a evitare il ripetersi dell’episodio, come ad esempio: la creazione di Centri di Recupero dove accogliere i cavalli a fine carriera, il Ferdinand Fee, autotassazione dei proprietari ed allevatori di cavalli da corsa che aiuta a sostenere le spese dei Centri di recupero e la costituzione di Studi Legali che si sono assunti l’onere della parte giuridica, riuscendo a far cambiare le leggi che riguardano la tutela dei cavalli e il divieto alla macellazione.
Questa storia ha fatto rifletterei fondatori di Relived Horses su quale fosse anche da noi la fine dei tanti cavalli che ogni anno sono scartati dagli ippodromi per far posto a quelli più giovani, in quello che può sembrare un normale ciclo di vita, sé non si tiene conto invece dell’età in cui un cavallo da corsa è ritenuto “vecchio” per correre, che può variare tra i quattro e sei anni di vita, età questa che non coincide con la cessazione della sua capacità lavorativa, poiché sono molteplici le attività in cui il cavallo, può essere reinserito e ritenuto giovane.
Il numero di cavalli che nascono in Italia annualmente è di circa 2.257 per il galoppo, 4.921 per il trotto e 2.833 per il sella italiano!
Purtroppo ogni anno in Italia sono ufficialmente macellati circa 170.000 cavalli, dati questi che non tengono conto delle macellazioni clandestine, poiché nel nostro paese non esiste ancora un’anagrafe equina sufficientemente aggiornata che permetta di eseguire controlli, in più l’Italia importa l’84% dei cavalli movimentati nell’Ue e questo la rende il Paese con il più alto consumo di carni equine.
Dopo questi dati, la conclusione è quindi, che bisogna fare qualcosa, per evitare il più possibile che molti di questi cavalli, ritenuti ormai troppo “vecchi per correre”, subiscano la stessa sorte già capitata a Ferdinand e a molti altri cavalli.
Nasce così la Relived Horses, che a oggi in Italia è il solo centro di recupero e ricollocamento al lavoro per cavalli alla fine della carriera di corse.