Andrew Nicholson non torna in prima squadra

Andrew Nicholson non torna in prima squadra

Andrew Nicholson è forse la prova più eclatante che spesso chi ha avuto in dono un grande talento ha anche un carattere “non proprio facile”.

E’ incredibile pensare che il fuoriclasse neozelandese che è stato capace di vincere 3 volte consecutive con lo stesso cavallo il CCI**** di Burghley, il cavaliere che per la sua nazione ha partecipato a 6 Olimpiadi e a 7 campionati del mondo, all’età di 53 sia escluso dalla prima squadra per una questione disciplinare.

E invece è proprio così. Tra Andrew Nicholson e la federazione  neozelandese attualmente esiste una sorta di braccio di ferro, nessuna delle due parti ha intenzione di cedere.

Tutto ebbe inizio quando, secondo Andrew Nicholson, i dirigenti della sua federazione gestirono in modo non corretto il caso di doping nel quale fu coinvolto Jock Paget dopo la vittoria di Burghley. Nicholson si espresse in modo molto severo a riguardo e alcuni magazine riportano che fu in questa occasioni che il rapporto si incrinò fino ad arrivare alla totale rottura in occasione dei WEG di Caen.

In Normandia Andrew Nicholson si arrabbiò terribilmente con il veterinario di squadra che a suo avviso non si occupava in modo appropriato del benessere del suo cavallo lasciandolo addirittura da solo mentre era attaccato ad una flebo reidratante dopo il cross. Dalla vicenda scaturì un pesante alterco tra l’atleta ed il medico veterinario in seguito al quale Nicholson dichiarò la sua intenzione di ritirarsi dalla rosa dei cavalieri di prima squadra. Qualche tempo dopo si rese nuovamente disponibile, ma la federazione neozelandese sostiene che il cavaliere abbia imposto delle condizioni per il suo rientro alle quali i dirigenti non hanno intenzione di sottostare. Secondo quanto riportato da Horse and Hound, Andrew Nicholson avrebbe chiesto di poter decidere per sé senza dover seguire le strategie/programmi di squadra ed avrebbe inoltre chiesto di non aver niente a che fare con alcuni membri del team management.

Per il momento quindi il completista neozelandese non è stato reinserito nel progetto e deve rinunciare al contributo annuo per gli atleti di interesse olimpico.

Photo (C) Lazy Photography

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