
Proseguono i trekking del Progetto turismo equestre Fise Emilia Romagna: dal 30 aprile al 2 maggio è in programma un raduno di tre giorni che toccherà tre regioni, e precisamente Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. Tra gli obiettivi del Progetto della Fise, oltre che promuovere un settore che rappresenta un’importante opportunità di sviluppo del comparto turistico nel suo complesso, c’è la creazione di un archivio cartografico dei tracciati interessati dai viaggi a cavallo, per questo tutti i percorsi saranno rilevati e certificati con il GPS dal referente della Federazione.
Il raduno interessa un territorio pianeggiante che permette la partecipazione a tutti coloro che padroneggino le tre andature. Gran parte del percorso infatti si snoda lungo le rive dei fiumi Po e Panaro, in un territorio selvaggio e ricco di suggestioni tipiche dei paesaggi delle zone fluviali. Il tecnico referente del trekking sarà Paolo Grazioli (caposezione nella foto), mentre ad occuparsi della rilevazione del tracciato con il GPS sarà Tiziano Bedostri, tecnico di III livello e referente per il Progetto turismo equestre.
I TAPPA (40 km)
Il ritrovo è previsto venerdì 30 aprile per le 9.00 al Centro ippico Due Noci di Ferrara. Lasciato il maneggio il gruppo si dirigerà verso il Cavo Napoleonico, un importantissimo canale artificiale voluto da Napoleone Bonaparte, che collega i fiumi Reno e Po, regolando il deflusso delle acque durante le piene del fiume Reno. Lungo appena 18 km possiede una sezione di tale grandezza da essere in grado di far defluire anche mille metri cubi di acqua al secondo. La maggior parte dei territori tra le province di Rovigo e Ferrara una volta era completamente sommersa dall’acqua, infatti il nome Polesine con cui è identificata la zona etimologicamente significa proprio “terra paludosa”. Furono gli Estensi che per primi misero in atto l’ambizioso progetto di bonifica, impresa non semplice in un paese in cui l’acqua occupava, in molteplici forme, più della metà del loro Ducato. Nei secoli il costante lavoro dell’uomo e una fitta rete di canali di drenaggio naturali ed artificiali hanno strappato alle paludi questa terra ricca di paesaggi dal fascino inconsueto. Seguendo il Cavo Napoleonico il tracciato del trekking raggiungerà il fiume Panaro e poi il Po, fino al comune lombardo di Sermide, in provincia di Mantova. Il pernottamento avverrà presso il Circolo Ippico Sermidese.
II TAPPA (30 km)
Anche il secondo giorno la partenza è prevista intorno alle 9.00, per raggiungere la riva sinistra del fiume Po e, oltrepassato il Ponte di Bergantino, in provincia di Rovigo, la riva veneta del Po. La nascita della cittadina di Bergantino è legata più ad una leggenda che si tramanda da secoli che alle notizie storiche. La leggenda narra di un brigantino pirata, da cui il nome Bergantino, che solcava le acque del Po e arenatosi in questo punto diede vita alla nuova comunità. Tra paesaggi incantati e profumi di leggenda il gruppo raggiungerà Occhiobello, sempre in provincia di Rovigo, per la scuderizzazione dei cavalli e il pernottamento dei cavalieri.
III TAPPA
Partendo intorno alle 8.00, i cavalieri prenderanno la strada del ritorno seguendo gli argini del fiume Po per rientrare in Emilia Romagna. Per partecipare al trekking:
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– Fise Emilia Romagna – tel. 059 334088 – fax 059 331426
– Tiziano Bedostri – cell. 348 2312390
comunicato Fise Emilia Romagna