L’australiano Christopher Burton si è aggiudicato il suo primo CCI**** britannico solo alcune settimane dopo aver visto svanire il podio olimpico individuale a causa di una sfortunata prova di salto ostacoli. A Burghley Burton in sella a Nobilis ha condotto la classifica fin dalla prova di dressage al termine della quale il fuoriclasse si trovava già con più di 4 penalità di vantaggio sulla seconda classificata, la tedesca Bettina Hoy con Designer 10.
La prova di cross è stata molto selettiva anche per quel che riguarda il tempo. Nessuno dei binomi al via è riuscito a restare nel tempo prescritto, complice forse anche la pioggia ed il terreno a tratti scivoloso. Così al termine di un’emozionante giornata di cross-country la leaderboard ha visto restare saldamente al comando Christopher Burton, artefice di una prova da manuale che lo ha aiutato ad incrementare il suo vantaggio sugli avversari. In virtù di un cross velocissimo la seconda posizione è passata al neozelandese Tim Price, arrivato a Burghley per riscattarsi dopo l’eliminazione subita a Rio in seguito ad uno scivolone in una girata. A parte la performance del vincitore si può dire che sia stata la Nuova Zelanda ad aver dominato la gara con 5 atleti piazzati nei primi 10.
Malgrado le due prime prove eccellenti la prova di salto è stata nuovamente da dimenticare per Burton che ha fatto buon uso del suo vantaggio. Nobilis ha fatto cadere ben 4 barriere ed è comunque riuscito a tenersi alle spalle Andrew Nicholson che con Nereo è passato dal 3° al secondo posto. E’ la terza volta che Andrew Nicholson e Nereo si piazzano secondi a Burghley, gara che il neozelandese ha saputo, però, vincere 3 volte consecutive in sella al grigio Avebury.
Il terzo ed il quarto posto sono stati appannaggio di una coppia, marito e moglie, Jonelle Powell e Tim Price. Jonelle in sella a Classic Moet ha fatto registrare il miglior tempo di tutta la categoria con 4 secondi di penalizzazione, mentre Tim, che era secondo dopo la campagna, con 12 penalità in campo ostacoli è retrocesso in quarta posizione con il suo Ringwood Sky Boy.
Sono soltanto 2 gli atleti britannici che troviamo nei primi 10. Si tratta di Oliver Townend e di Tina Cook. Townend ha montato ben 3 cavalli chiudendo al 7° posto con Samuel Thomas II e 23° con Dromgurrihy Blue, i due soggetti con i quali ha portato a termine senza penalità agli ostacoli la prova di fondo. Ha optato invece per il ritiro con MHS King Joules che aveva davvero brillato in rettangolo (5°), ma in campagna era diventato molto forte mettendo in difficoltà il cavaliere.
Tina Cook si è piazzata 10° con Star Witness. Avrebbe potuto andare meglio per l’amazzone, ma il suo cavallo ha perso un ferro e scivolava parecchio rendendo pericoloso spingere di più per il tempo.
Un altro piazzamento nei top ten l’ha fatto segnare Mark Todd, 9° con NZB Campino, mentre l’unico francese nei premi è stato Cedric Lyard, 5° con Cadeau du Roi.
Sono stati 16 i binomi eliminati in cross dei quali la caduta più spettacolare è stata quella di Ben Hobday e Ramilo e 12 gli atleti che hanno optato per il ritiro.
Anche la prova di salto è stata molto selettiva. Solamente 5 binomi hanno tagliato il traguardo senza penalizzazioni.