Cavalli, cavalieri, direttore di campo e spettatori hanno scritto un’altra eccezionale giornata di storia nel grande libro del completo internazionale oggi a Badminton. La prova di cross che con l’avvento di Giuseppe della Chiesa è tornata ad essere una vera prova di coraggio, si è chiusa con la leadership di un grande uomo di cavalli, il tedesco Michael Jung. L’atleta più titolato del momento ha montato il suo campione olimpico La Bioesthetique Sam ed insieme hanno ridicolizzato il percorso mantenendo ed incrementando il vantaggio guadagnato nella prova di dressage.
L’adrenalina è scorsa a fiumi ed il pubblico insieme a tutti i fan della disciplina hanno avuto la loro massiccia dose di emozioni.
Le difficoltà distribuite equamente lungo il percorso hanno fatto vittime illustri e si sono visti memorabili salvataggi degni degli anni ’80 e ’90. Mark Todd ha dimostrato di non aver perso il suo smalto e anzi a vederlo galoppare con Leonidas si poteva pensare di aver fatto un tuffo nel passato. Qualche momento difficile anche per lui, ma da vero equilibrista il campione neozelandese è sempre riuscito a tornare in sella.
A presentarsi in grande forma sono stati i francesi che hanno messo a segno ben 3 percorsi netti nel tempo grazie a Gwendolyn Fer (netto nel tempo), Astier Nicolas (netto nel tempo) e Jean Teleure (netto un secondo oltre il tempo). I tre atleti transalpini hanno chiuso tra i migliori quindici della classifica provvisoria.
Tante le cadute tra cui la più costosa è stata quella della giovane Emily King caduta pesantemente con Brookleigh al penultimo salto, una gabbia di tronchi a due tempi lunghi. La figlia di Mary King era seconda dopo il rettangolo alla sua prima partecipazione a Badminton e sarà quindi terribilmente delusa. Lo stesso salto aveva fatto cadere la più esperta Mary qualche anno fa.
Bellissimi i percorsi di Oliver Townend con Armada, Jonelle Price con Classic Moet, Kristina Cook in sella a Star Witness e Gemma Tattersall con Arctic Soul. Quest’ultima non ha davvero sbagliato niente ed ha galoppato sicura e precisa dall’inizio alla fine meritando fino in fondo la terza posizione provvisoria alle spalle di Andreas Ostholt, un altro cavaliere ad aver impressionato per grinta, coraggio e senso.
Sfortunatissima la partecipazione della nostra Vittoria Panizzon che ha rischiato davvero grosso con un brutto salto al secondo dei due oxer bianchi posizionati in girata. Generalmente fluida ed in avanti, Vittoria e Borough Pennyz trafficando un po’ non hanno trovato una buona distanza sul secondo largo. La cavalla è saltata in mezzo all’oxer e Vittoria ancora in sella ha sbattuto forte contra la seconda barriera del salto prima di essere sradicata dalla sella. Incredibilmente abbiamo potuto vedere entrambe tornare verso le scuderie sulle loro gambe, frustrate unicamente per il risultato.
Ottima invece la performance del secondo azzurro. Giovanni Ugolotti ha portato a termine il cross con una fermata in sella al suo Oplitas ed è in 34esima posizione.
Domani ci aspetta un’avvincente prova di salto che assegnerà il titolo e forse anche il Rolex Grand Slam.