WEG, oro per un fantastico atleta di nome Jeroen

WEG, oro per un fantastico atleta di nome Jeroen

Sembra retorico dire “ha vinto il migliore”, ma nel caso dei WEG appena conclusi in Normandia non c’è frase più corretta. Ci sono voluti 16 percorsi, 4 per ogni cavallo e per ogni cavaliere, per decretare il vincitore del titolo e alla fine la medaglia d’oro è andata al collo di Jeroen Dubbeldam, cavaliere di origine olandese e campione dall’indiscusso talento.

La formula della finale mondiale, in cui i primi 4 cavalieri si scambiano i cavalli e affrontano lo stesso percorso col proprio e con i  saltatori dei 3 avversari, ha lo scopo di premiare colui che ha la capacità di interpretare nel modo migliore cavalli a lui sconosciuti ed è proprio questo che ha dimostrato oggi Jeroen Dubbeldam facendo 4 straordinari netti.

Patrice Delaveau, Beezie Madden e Rolf Goran Bengtsson sono cavalieri eccezionali, ma Jeroen ha una sensibilità nei confronti dei cavalli che monta che gli ha permesso oggi di entrare in sintonia con ogni animale dall’istante stesso in cui saliva in sella e loro lo hanno ricompensato saltando in modo semplicemente divino.

E’ stata una giornata indimenticabile perché al termine della gara, quando l’emozione e l’adrenalina sono arrivate alle stelle, tutto il pubblico, tutti gli appassionati, anche coloro che tifavano per uno degli altri 3 concorrenti, hanno riconosciuto che la vittoria poteva essere solo di una persona.

Certo la delusione dei francesi per la sconfitta del connazionale Patrice Delaveau era palpabile. Una sola penalità ha fatto svanire i loro sogni di gloria tramutando un possibile oro in un argento.

In molti avrebbero voluto veder trionfare Beezie Madden, amazzone statunitense che ai WEG di Aquisgrana nel 2006 aveva conquistato il secondo posto. Questa volta la Madden porta a casa un bronzo e la soddisfazione di avere il cavallo migliore di tutto il mondiale. Il suo Cortes C è stato, infatti, il più ammirato e l’unico ad aver saltato in modo superlativo con tutti i cavaliere senza mai toccare nemmeno una barriera.

La medaglia di legno sfortunatamente è andata a Rolf Goran Bengtsson per il quale si può dire senza remore che “oggi non era giornata”. Dopo aver commesso il primo errore proprio in sella al suo Casall ASK, bisogna riconoscere che Bengtsson è anche stato penalizzato dall’ordine di partenza. Lo svedese è stato il primo a dover montare Zenith, il cavallo di Jeroen e senza dubbio il soggetto più difficoltoso del gruppo. 4 penalità all’uscita della doppia gabbia non sono state proprio un’iniezione di ottimismo per lui e non hanno certo contribuito ad alleviargli la pressione . Quando anche Orient Express guidato sotto la sua guida ha raccolto 4 penalità è stato chiaro che ai piedi del podio sarebbe rimasto lui. Malgrado l’esito della gara Rolf rimane un grande cavaliere e in tanti aspetteranno di vederlo tornare sul gradino più alto del podio.

Classifica !!!

 

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