Incredibilmente il neozelandese Andrew Nicholson è riuscito a mettere a segno una tripletta da record vincendo per la terza volta consecutiva con lo stesso cavallo l’importante CCI di Burghley.
Non ci sorprende sentire Nicholson dichiarare che Burghley è proprio il completo preferito del grigio Avebury.
Il binomio aveva due barriere di vantaggio sul secondo classificato, ma, malgrado si siano sentiti diversi tic e toc, Avebury ed Andrew sono riusciti a non commettere errori collezionando soltanto 2 penalità sul tempo che li hanno tenuti davanti a Jock Paget.
Anche il secondo posto di Paget è un impresa sbalorditiva se si considera che il binomio avrebbe vinto lo scorso anno se non fosse stato trovato positivo al doping. La vicenda si era poi conclusa con una sentenza che ha scagionato l’atleta, ma è comunque costata al giovane cavaliere neozelandese sia il titolo sia un lungo periodo di appiedamento mentre veniva valutato il suo ricorso da parte della Fei. Un bel netto in concorso ha permesso a Jonathan di risalire in sella a Clifton Promise dal quarto al secondo posto superando l’australiano Sam Griffith che con Happy Times è scivolato dal secondo al terzo con 2 errori.
Il migliore dei concorrenti britannici è stato al solito William Fox-Pitt, quarto con Bay My Hero.
Solo ottavo Oliver Townend con Armada, un altro binomio che vanta un ottimo palmares a Burghley. 16 penalità hanno scaraventato il binomio dal terzo all’ottavo posto.