Nuove tariffe Fise/Fei: la crisi è passata e nessuno ce l’ha detto

Nuove tariffe Fise/Fei: la crisi è passata e nessuno ce l’ha detto

Sfogliando le varie news apparse sul sito del comitato regionale Piemonte la nostre attenzione è stata catturata da un titolo inquietante: “RIEPILOGO QUOTE FISE 2011″. Subito capiamo che si tratta di soldi che gli appassionati dovranno sborsare per poter praticare il loro sport preferito. Incuriositi, clicchiamo sul link e analizziamo voce per voce.

Che bello…Innanzitutto scopriamo che anche gli istruttori hanno il loro passaporto (costo 100,00 euro, rinnovo annuale 50,00euro). Chissà se sono i veterinari o i medici a compilare il loro pupazzetto e a infilare loro un bel microchip sottopelle ?!?! Il cambio di residenza sportiva, che lo scorso anno e nel 2009 era stranamente gratis (sarà stata una svista), per il 2011 torna a costare un bel 50,00 euro; più che giustificato direi. Altrettanto corretto e adeguato l’aumento apportato al rinnovo dei passaporti degli equini iscritti al repertorio “Discipline Olimpiche”. Questa voce di spesa passa da 50,00 euro a 70,00 euro. Considerando che nel 2002, anno in cui la vecchia lire ci ha abbandonato lasciando il posto all’euro, il rinnovo dei passaporti comportava un costo di 26,00 euro, possiamo osservare come in 10 anni questa tariffa Fise abbia subito un incremento del 40%.

Dunque, riepilogando il rinnovo del passaporto del nostro “Furia” quest’anno costa 70 euro, la stessa cifra da noi pagata lo scorso anno per iscriverlo all’APA ed ottenere che fosse inserito nella banca dati dell’anagrafe equidi.Ricapitoliamo:Se “Furia” è di origine straniera noi dobbiamo prima iscriverlo all’APA (70,00euro), poi inscriverlo alla Fise (185,00 euro) e poi spendere ogni anno 70,00 euro di rinnovo presso la federazione. Senonchè, se abbiamo la fortuna di aver acquistato un cavallo giovane, dobbiamo pagare qualcuno che ci fornisca la traduzione giurata del documento d’origine (altri euri) per poter poi procedere all’iscrizione alla Fise. Non è da escludere, a questo punto, che anche l’APA decida di far pagare il rinnovo del passaporto emesso dai suoi uffici !!! Ci sembrerebbe anche il minimo in fondo. Se con l’aumento da 26,00 euro a 50,00 euro, la Fise ci aveva assicurato che avremmo potuto acquistare i Pratoni del Vivaro, con questo nuovo rincaro probabilmente ci troveremo presto ad essere proprietari del Canada. Che spasso.

Mettiamo caso che “Furia” sia proprio un buon cavallo, di quelli che ci porteranno a partecipare ai concorsi internazionali che sognavamo fin da bambini. Ormai in tutti i concorsi internazionali c’è anche qualche gara per amatori, quindi la possibilità si fa sempre più concreta. Beh, vorremmo mica privarlo di un bel passaporto Fei ? Che oltre tutto bisogna rinnovare solo ogni 4 anni. Il costo del passaporto Fei, una bella copertina viola che copre il passaporto Fise, è di 300,00 euro, mentre il rinnovo dopo 4 anni costa solo 300,00 euro. Questo oggi, perchè tra 4 anni con ogni probabilità costerà 800,00 euro. Forse si potrebbe pagare un rinnovo anticipato per neutralizzare l’inflazione ? Ma queste sono necessità Fei, mamma biologica della Fise.

Fino all’anno scorso per il libretto Fei si sborsavano 200,00 euro, stessa cifra per il rinnovo, ma ora che l’economia europea ha ripreso ad andare a gonfie vele è giusto ritoccare un pò le tariffe. Cosa saranno mai 100,00 euro in più di fronte alla possibilità di saltare una 1,20m di 3 stelle ??? Dopo tutto le quote che il tesserato ed i centri ippici devono sborsare alla federazione rimane ben poco per sfamare il povero “Furia”. L’unica “tariffa” che sicuramente non ha seguito il trend di crescita che abbiamo appena analizzato è quella che ogni gestore con fatica percepisce per custire tanti dolcissimi Furia e custodire tutti i relativi blasonati e costosissimi passaporti. Il prezzo di mantenimento di Furia nella maggior parte delle scuderie è lo stesso da 15 anni, anzi, qualche volta è inferiore. Ma si poi Furia sta bene anche sulla segatura e se il campo è un pò duro perchè manca sabbia almeno non si affaticano i tendini. Bisogna sostenere la Fise e Fei nel raggiungimento del loro obbiettivo comune: allargare la base e rendere l’equitazione uno sport per tutti.

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