European Paraequestrian Dressage Championship

Ultimi giorni di lavoro in Italia per la squadra Paralimpica di dressage, che rappresenterà il nostro paese alla prossima edizione dei Campionati Europei in Norvegia. E’ questo il primo Campionato cui gli atleti paralimpici partecipano sotto l’egida della FISE, dopo il “passaggio” di competenze recentemente avvenuto tra CIP e FISE. C’è stato un particolare impegno federale, a partire dal Presidente Avv. Andrea Paulgross, e di tutto il Dipartimento Paralimpico per organizzare al meglio l’impegnativa trasferta per il Campionato Europeo che questo anno si presenta particolarmente stimolante: sono presenti 23 nazioni, di cui Repubblica Ceca, Grecia, Israele, Messico, Portogallo, Svizzera, e Usa a livello individuale, mentre in lizza per il titolo ci sono: Belgio, Croazia, Danimarca, , Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Olanda, Norvegia, Polonia, Russia e Svezia, per un totale di 82 partenti, numero che in questo settore, è decisamente importante.

L’Italia schiererà, Emanuele Burchianelli con Coriandolo, Sara Morganti e Dollaro di Villanova, Silvia Veratti con Diva ed Andrea Vigon con Priool. Gli atleti,che hanno già una buona esperienza  internazionale, ci fanno ben sperare in prestazioni degne di rilievo. La partenza del team Italiano, formato, oltre che dai cavalieri, dal Capo Equipe Stafania Cerino, dal Tecnico Federale Andrea Piccolo, dal Veterinario Federale Daniele Gagliardi e dalle Groom Barbara Basciani e Laura Parma è prevista per il giorno 17 agosto, mentre i cavalli inizieranno il loro lungo viaggio già dal 14.

Il Dipartimento Equitazione Paralimpica rivolge infine un sentito ringraziamento a tutti i proprietari che hanno messo a disposizione i loro cavalli per gli atleti paralimpici, in particolare sig. Mauro Vigon per Priool, Sig.ra Anna Paprocka per Diva, Sig.ra Barbara Casini per Coriandolo, Sig.ra Giulia Parenti per Dollaro di Villanova. Tutte persone di grande sensibilità umana e vero spirito sportivo che hanno voluto collaborare alla creazione di una squadra che certamente in Norvegia sarà in grado di dire la sua.

 

fonte: www.fise.it

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