Da quando la FEI ha dichiarato di voler importare in Europa il sistema statunitense di determinazione del prezzo di iscrizione per i concorsi internazionali è scoppiata una dura polemica. Kevin Staut e Steve Guerdat sono stati molto duri e non hanno risparmiato le critiche nei confronti di una decisione che, secondo loro, ucciderebbe lo sport del salto ostacoli.
Del medesimo avviso è anche Ludger Beerbaum, campione olimpico tedesco che sull’argomento trova il pieno appoggio della sua federazione. Il tedesco si è espresso in modo molto chiaro sostenendo che se si arrivasse a pretendere 1000 e più euro di iscrizione per ogni singolo cavallo ‘dovremmo chiudere le nostre scuderie’.
Il Segretario Generale della federazione tedesca, Soenke Lauterbach, è del medesimo avviso e, in un’intervista alla rivista Reiten St. Georg, ha assicurato che in questo modo il salto ostacoli diventerebbe sempre più uno sport d’elite perdendo in breve tempo l’interesse del pubblico e dei media. Diventerebbe sempre più difficile far emergere cavalieri e cavalli giovani ed aumenterebbe sempre più il divario tra sport di vertice e base. La scelta di aumentare a dismisura il prezzo delle iscrizioni avrebbe un chiaro vantaggio solo per gli organizzatori delle manifestazioni, penalizzando cavalieri e proprietari in modo irrimediabile.