
L’onorevole Alessandro Galeazzi ha inviato alla nostra redazione, con richiesta di massima diffusione, un articolo apparso sul sito della federazione equestre tedesca (FN) che a suo parere dovrebbe riportare un po’ di ottimismo nel cuore dei tesserati e soprattutto in seno ai presidenti delle nostre associazioni sportive. Il tema trattato riguarda un argomento attualmente “scottante” anche per le ASD italiane che hanno a che fare con un sorta di inquisizione da parte dell’Agenzia delle Entrate i cui funzionari contestano ai circoli la mancata applicazione dell’IVA sulle pensioni per il mantenimento dei cavalli dei loro soci.
La federazione tedesca con somma soddisfazione ha pubblicato la sentenza raggiunta in sede di ricorso in Cassazione da parte di un circolo ippico affiliato ed ha esortato tutti gli altri affiliati a recarsi presso la loro sede dell’Agenzia delle Entrate per far valere nei loro confronti la medesima interpretazione della normativa. La Cassazione (BFH Budesfinanzamt Corte Suprema Fiscale Federale) ha dichiarato che nel caso in cui determinati servizi, in quanto intrinsechi ad una disciplina sportiva, siano condizione imprescindibile ed indispensabile allo svolgimento di un particolare sport, essi debbano ritenersi esenti da IVA se forniti da personalità giuridiche non a scopo di lucro.
Ne consegue che il mantenimento (pensione) del proprio cavallo presso un centro ippico (ASD) in quanto condizione sine qua non alla pratica dell’attività equestre non debba essere assoggettato ad IVA. Per giungere alla sentenza la Cassazione si è basata su una normativa europea applicabile quindi anche ai casi italiani.
La federazione tedesca ha sostenuto ed accompagnato il centro di Reutlingen nel suo cammino verso la conquista di questa sentenza che ora avrà per gli altri valore di precedente. Il circolo e la federazione hanno incaricato gli avvocati dello studio Dr. Braitinger & Grupp.
Per l’onorevole Galeazzi, candidato alla presidenza della Fise, questa è la dimostrazione che solo lavorando a stretto contatto con le istituzioni e con gli altri paesi europei si potrà raggiungere una qualità organizzativa e normativa sufficiente a dare serenità e certezze a chi ogni giorno con passione pratica il nostro sport.