
Oggi in Campidoglio Fise e Roma Capitale hanno presentato alla stampa il nuovo progetto per l’allestimento dello CSIO di Roma Piazza di Siena – Fixdesign Horse Riding. Al tavolo dei relatori Umberto Broccoli, Sovraintendente ai Beni Culturali di Roma Capitale, Antonella Dallari, Presidente FISE, e l’Assessore all’Ambiente, Barbara Barbuscia. Il nuovo progetto esalta e rispetta fortemente l’eccezionale cornice di Piazza di Siena, garantendo la massima tutela di questo storico sito dove, sin dall’inizio degli anni ’20, i migliori cavalli e cavalieri di tutto il mondo hanno scritto la storia dell’equitazione internazionale.
Antonella Dallari – Presidente Federazione Italiana Sport Equestri: “La nuova veste del Concorso Ippico Internazionale a Piazza di Siena nasce dall’esigenza di coniugare l’aspetto sportivo e quello paesaggistico di Villa Borghese. Un progetto creato in sinergia con Roma Capitale, del quale la Fise ha sposato ogni indicazione. Sarà un concorso rinnovato che potrà essere vissuto in modo più dinamico dai romani e dai turisti. Tutto l’allestimento è stato alleggerito. Le capienti tribune che recentemente assicuravano oltre 4000 posti e che insistevano sul manto erboso dell’area prospiciente la Casina di Raffaello, quest’anno sono state eliminate, sostituite da 29 palchi a bordo campo (ciascuno per 35 persone) che saranno posizionati nell’anello di ghiaia che circonda l’ellisse di gara e da una pedana, posizionata sempre nel parterre, capace di accogliere trecento ospiti. Le uniche tribune rimaste, entrambe nel lato di ingresso dei cavalli saranno quelle “tecniche” per cavalieri e addetti ai lavori e non potranno ospitare insieme più di 650 persone.
Ridotto anche il numero delle tende nel Villaggio Ospitalità (da 24 a 17). Tutta l’area, esclusa ovviamente la zona off-limits per i non addetti ai lavori ( campo prova, zona di accesso al campo gara, aree di servizio dedicate ai cavalli e cavalieri ed infrastrutture di servizio) è aperta al pubblico che dal prato del Recinto Raffaello potrà avere una visione privilegiata sul campo di gara. L’obiettivo è quello di salvaguardare l’ambiente e migliorare la visione, offrendo maggiori servizi. Un progetto che conferisce una nuova veste a Piazza di Siena riportandola alla sua classicità, rendendo però più vivibile e dinamico il concorso. Credo che ospitare un concorso ippico storico e internazionale come Piazza di Siena sia un’occasione importante per Roma per creare opportunità culturali e turistiche”.
Umberto Broccoli, Sovraintendente ai Beni Culturalidi Roma Capitale: “I beni culturali sono rappresentati anche dai così detti beni immateriali e tra questi c’è sicuramente il concorso ippico di Piazza di Siena. L’anello di Piazza di Siena nasce alla fine del ‘700 dalla volontà dei Borghese di rendere omaggio allo storico Palio di Siena. Il cavallo quindi, è decisamente connaturato nel contesto di Villa Borghese. Il progetto risponde alla necessità di trovare un compromesso per tutelare entrambi questi beni, la villa e il concorso che dal 1920 è un evento di grande spessore culturale e sportivo. Tutte le nostre prescrizioni sono state totalmente recepite dalla FISE: abbiamo chiesto, tre le altre cose, il restringimento dei tempi di allestimento, un sopralluogo sullo stato della villa sia all’inizio che alla fine del concorso e soprattutto l’impegno da parte degli organizzatori di apportare delle migliorie. Quest’anno si comincerà con il restauro degli scivoli di accesso alla piazza. Abbiamo lavorato con attenzione per trovare il giusto equilibrio. Il concorso ippico di Piazza di Siena è una manifestazione storica e centrale nel calendario degli eventi romani”.
Barbara Barbuscia, Assessore all’Ambiente: “Questa amministrazione si è impegnata molto per ridare a Villa Borghese il suo splendore con lavori molto rilevanti, dimostrando grande sensibilità per la tutela del verde cittadino e di Villa Borghese. Su questa linea ci siamo confrontato con la FISE e le associazioni ambientaliste. C’è stata grande collaborazione con la federazione e sono stati presi importanti accorgimenti, come la fidejussione di oltre 12 milioni di euro a tutela del patrimonio di Villa Borghese. La priorità era quella di salvaguardare la fruizione della villa da parte dei cittadini e la tutela dell’ambiente, sono sicura che i risultati ci daranno ragione”.