![Olimpiadi Londra: La Bioesthetique Sam e le sue stranezze](https://www.dothorse.it/wp-content/uploads/2012/08/sam.jpg)
Solo un vero fuoriclasse può conquistare un titolo mondiale, un oro europeo ed una vittoria olimpica in 3 anni consecutivi. Questi sono, pero’, solo i piu’ importanti successi ottenuti da questo baio figlio di Stan The Man che nel tempo ha collezionato anche una miriade di primi posti negli internazionali di tutta Europa sotto la sella del tedesco Michael Jung.
Il suo palmarès non deve, pero’, ingannare e far credere che si tratti di un cavallo semplice o senza personalità. In passato la sua tendenza ad essere un pochino “guardone” o “spooky”, come dicono gli inglesi, ha dato del filo da torcere al suo cavaliere e per questo sembra che il maneggio coperto di casa sia decorato con piccoli gnomi da giardino che sbucano in ogni angolo. Anche i rumori e la musica tendevano ad irritarlo e per abituarlo a mantenere la concentrazione nelle circostanze piu’ elettriche, Michael spesso durante il training accende ad alto volume una registrazione audio con musiche ed improvvisi scrosci di applausi.
Come tanti super-atleti anche Sam ha i suoi piccoli-grandi difetti, ma nel caso del neo-campione olimpico il difetto fisico del suo compagno di gara e’ stato una manna dal cielo. Molti, infatti, pensano che se le visite veterinarie di compra-vendita effettuate dopo i WEG non avessero rivelato la presenza di un soffio al cuore, Sam sarebbe sicuramente stato venduto all’estero e la federazione tedesca insieme a Madelaine Winter-Schulze e ad un altro sponsor non sarebbero mai riusciti ad acquistare il cavallo dalla proprietaria Sabine Kreuzer.
Ciò nonostante Sam e’ un grande atleta e nella sua routine di training, oltre ad essere montato spesso due volte al giorno, passa anche un’ora al di sul tapis roulant.
Ma campioni si nasce e forse quel che sarebbe stato in fondo era già scritto nel suo DNA se si considera che il purosangue Stan The Man ha generato anche un altro campione olimpico: Shear l’Eau, vincitore dell’oro ad Atene (2004) sotto la sella del britannico Leslie Law.