Olimpiadi di Londra: per il titolo individuale un regolamento non proprio “fair”

Olimpiadi di Londra: per il titolo individuale un regolamento non proprio “fair”

Redigere un regolamento non è mai facile e prevedere tutte le possibili situazioni che si potranno verificare è praticamente impossibile. Mettere a punto un regolamento tanto ingiusto quanto quello che disciplina l’accesso dei binomi alla finale individuale delle Olimpiadi di completo non è umanamente immaginabile.

Alla finale individuale, che si svolge su un secondo percorso di salto ostacoli, accedono i migliori 25 cavalieri della classifica che ha determinato le medaglie a squadre. Possono gareggiare per l’individuale, però, solo 3 binomi per ogni nazione e così, se per assurdo una nazione avesse 4 o più cavalieri nei primi 25, solo i primi 3 di loro potrebbero battersi per un posizione individuale.

E’ quello che è successo ieri a Londra. Per la Germania Dirk Schrade non ha potuto partecipare pur trovandosi in decima posizione. A nulla è valsa la rinuncia di Ingrid Klimke che sperava di poter lasciare il suo posto al connazionale. Da regolamento questo non è consentito e così solo 24 cavalieri sono scesi in campo ed Ingrid risulta 25esima.

La Gran Bretagna avrebbe avuto addirittura 5 atleti nei primi 25, ma solo Mary King, Tina Cook e Zara Phillips rimarranno negli annali per essersi classificate a titolo individuale.

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