Fiera di S’Antalessandro

Fiera di S’Antalessandro

In occasione dell’amata festa del patrono cittadino di Bergamo, dal 31 Agosto al 2 Settembre 2012, torna come da tradizione l’intrigante Fiera di Sant’Alessandro, uno degli appuntamenti dedicati alla zootecnia e all’agricoltura più attesi e importanti a livello regionale.

Per tre giorni, dal 31 agosto al 2 settembre, la grande area espositiva del polo fieristico si trasformerà quindi per la gioia di grandi e piccoli in un pianeta dell’agricoltura, tra pregiati capi di bestiame, innovative macchine agricole e mille profumi di prodotti tipici da degustare.
La manifestazione da sempre riserva un’attenzione speciale e del tutto meritata alle molteplici e variegate attività riguardanti il mondo rurale, spaziando dai diversi tipi di allevamento alle tecnologie disponibili per supportare nel lavoro in campo, al coloratissimo settore del florovivaismo, dai prodotti alimentari tipici senza dimenticare le tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili o da scarti agrozootecnici.

Ma a catturare l’attenzione dei tanti protagonisti e appassionati del settore agricolo che come ogni anno invaderanno pacificamente la Fiera, ci saranno come sempre le ultime novità non solo in campo agricolo e zootecnico, ma anche concernenti i servizi e la tutela ambientale. Temi che disegnano con grande effetto il nuovo volto dell’odierna agricoltura, certamente ancora legata ai sapori antichi della nostra millenaria cultura zootecnica, ma nello stesso tempo fortemente proiettata verso nuove dimensioni contraddistinte dall’alta tecnologia.
Tutto ciò fa sì che la Fiera di Sant’Alessandro sia diventata da molti anni il punto di riferimento del mondo agricolo, rappresentando del contempo il momento promozionale e commerciale privilegiato del secondo semestre dell’anno.

La manifestazione offre concrete possibilità di sviluppo sia alle aziende che propongono macchine e materiali, sia agli allevatori e commercianti di bestiame, nonché alle aziende agricole interessate al contatto diretto con il grande pubblico per offrire prodotti alimentari tipici del territorio, prodotti a Kilometro ZERO.
Consolidata e attiva la partecipazione di Enti e istituzioni che operano a fianco degli operatori agricoli nella tutela del territorio, che in Fiera propongono attività e progetti per vivere e conoscere l’ambiente e il mondo rurale.

Non dimentichiamo che la provincia di Bergamo è leader in Lombardia per numero di fattorie didattiche, un esempio a livello nazionale di quanto si possa far cultura con le proprie tradizioni e riscoprendo il valore delle cose semplici, che in quanto tali a volte vengono date per scontate e che in realtà costituiscono una base di conoscenze dalla quale non si può prescindere per lo sviluppo dell’individuo.
Ma non solo, in questa provincia, così ricca e industrializzata stiamo innovando la tradizione, la multifunzionalità in agricoltura passa ora per gli Agrinido, le Fattorie Sociali, i successi delgi agrimercato a kilometro zero e filiera corta, per la produzione di energia da biomasse, da liquami, da fonti rinnovabili.

La Fiera di Sant’Alessandro è una grande vetrina. 
Un format espositivo che piace per un evento che, pur nella millenarietà della sua storia, non smette di incantare.
Nonostante il maltempo per l’edizione 2011 sono stati oltre 33 mila i biglietti staccati, un risultato estremamente positivo, frutto della strategia adottata proprio per avvicinare operatori e pubblico a questo evento. 
 Per tutta la giornata di domenica, è indubbio che la pioggia ha condizionato il dato degli ingressi. In particolare sono stati “danneggiati” tutti gli eventi e le esposizioni allestite presso le aree esterne. Nonostante ciò, la manifestazione ha confermato tutte le sue notevoli qualità.
La Fiera di Sant’Alessandro ha ribadito di essere uno degli appuntamenti più importanti e qualificanti per gli operatori del settore, ed è riuscita ad entrare “nel cuore” dei bergamaschi e non solo, agevolata in questo sia dalla varietà e dal composit dell’expo, che hanno spaziato dalla zootecnia all’alimentazione con i prodotti tipici, passando dall’aspetto ludico delle fattorie didattiche a quello più prettamente tecnico dei mezzi agricoli esposti, che in grande spolvero hanno occupato un intero padiglione.
 
Fondamentale e fortemente caratterizzante per la Fiera di Sant’Alessandro è la presenza di Fiera della più nutrita offerta zootecnica regionale, oltre 400 capi di bovini in esposizione per il commercio. Una leadership ambita e senza pari per la nostra manifestazione.

Da alcuni anni l’offerta espositiva si è arricchita ulteriormente con l’equitazione. Un successo esplosivo che ha decretato il tutto esaurito degli spazi disponibili, ovvero 16.800 mq coperti e 90.000 mq in area esterna.

Il settore EQUITAZIONE costituisce una fonte di reddito importante per gli agricoltori. Un settore molto rappresentato nella storia della manifestazione, una presenza che è scemata fino ad essere praticamente assente da molti anni. Con importanti investimenti Fiera Bergamo ha voluto creare una vetrina di alto livello per il cavallo, un’opportunità importante per gli operatori della nostra provincia che, come noto, detiene il maggior numero di cavalli in Lombardia.

Un’ampia area esterna sarà attrezzata per ospitare i concorsi programmati di morfologia, esibizioni alta scuola di equitazione, gara di gimkana a cavallo, gare di team penning, partite di Horse Ball, 2×20, sfilate di carrozze storiche, nonchè battesimo della sella per i più piccoli, con cavalli messi a disposizione dagli allevamenti agrituristici della nostra provincia.

Sono in fase di pianificazione un ricco programma di eventi e di animazioni legati al mondo country con musica corsi di line-dance, eventi di intrattenimento a cavallo con monta americana, presentazione con spettacoli delle attività delle aziende agricole del territorio attive nel mondo dell’equitazione, sfilate di carrozze e non solo…… E come non citare le divertenti: gara di braccio di ferro e campionato italiano di boscaioli.

I visitatori potranno continuare a divertirsi all’interno del padiglione C, trasformato per l’occasione in un coutry western saloon.
Nuovi eventi per riportare la manifestazione alla tradizione folkloristica e festosa che l’ha sempre connotata nel tempo e dar visibilità agli operatori che vivono le nostre valli, mantengono in ordine e sicuri i boschi, producono la fonte energetica per gli impianti a biomasse attivi e in corso di costruzione sul nostro territorio.

 

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