E’ partito bene l’intensissimo weekend degli azzurri del salto ostacoli. Se gli azzurri impegnati a Sopot, in Polonia, si sono dovuti accontentare di un (assai sfortunato) quinto posto, la giovane Italia, l’altra formazione lanciata in campo nell’intrigante doppia sfida di questo venerdì, ha trionfato in Grecia, nella tappa della Promotional League proposta in parallelo ad Atene. Gli azzurri si sono imposti nell’ordine ai padroni di casa della Grecia, cui sarebbe piaciuto non poco affermarsi nel loro concorso internazionale, alla Bulgaria e alla Turchia.
Il team italiano, guidato dallo chéf d’équipe Stefano Scaccabarozzi, coordinatore seniores per la FISE, era composto da Luca Marziani su Lolita de La Loge, Carola Garré su Ultra Top van Paradijs, Ludovica Minoli su Loisir du Bocage e Alberto Zorzi su Carlotta. Un manipolo di giovani certamente a caccia di esperienza, ma senza alcuna intenzione di cedere il passo. Certo, molto dura è stata la prima manche, nella quale la freddezza di Marziani, determinatissimo nel chiudere con un percorso netto, ci ha consentito di passare alla fase successiva alla pari con la Grecia. Scontando con ogni probabilità proprio l’emozione dell’esordio, la Garré aveva fatto registrare infatti 4 penalità, la Minoli e Zorzi 8.
Ma i giovani hanno reagito alla grande, costruendo una seconda manche perfetta: proprio i tre zeri messi in fila dagli azzurri – le amazzoni Garré e Minoli appunto, e Zorzi – hanno portato l’Italia in testa (12 il punteggio finale), consentendo a Marziani di evitare l’impegno. Comprensibile quanto elegante la soddisfazione espressa alla fine da Scaccabarozzi e da tutto lo staff della FISE: “Si è trattato di una buona esperienza per ragazzi al debutto in Coppa delle Nazioni. Gli avversari non erano magari di livello straordinario, ma il risultato resta. E, comunque, le vittorie sono sempre una bella medicina”. Nessun trionfalismo, insomma. Ma la legittima felicità per un successo internazionale e la conferma della bontà del lavoro avviato negli ultimi mesi.
Meno fortunata come detto l’avventura azzurra in Polonia, nello CSIO di Sopot, anche questo tappa di Promotional League, trasferta per la quale erano stati selezionati binomi più esperti. Purtroppo, l’incidente sofferto nel corso della prima manche dal nostro alfiere Roberto Arioldi in sella a Loro Piana Utile, una caduta su una triplice a fine percorso, ha inevitabilmente penalizzato la prova del team completato da Giulia Martinengo, Simone Coata e Fabio Brotto. Primo posto per l’Ucraina, seconda la Francia, terza la Svezia e quarta la Turchia, davanti all’Italia ma anche alla Svizzera, probabilmente l’avversaria più temibile, e forse più attesa in Polonia, nella corsa al primato della sfida-Promotional League che si chiuderà in settembre a Praga, prima del definitivo, micidiale dentro-o-fuori di Barcellona.
A consolarci non poco, proprio il flop degli elvetici, che non hanno preso punti in classifica generale. Tra le avversarie che ci precedevano, dopo la prova opaca fornita dai nostri cavalieri a Lisbona e prima di questo viaggio in Polonia, ha fatto passi in avanti soltanto la Svezia. E gli azzurri, che meno di due settimane fa erano scivolati dal primo al quarto posto, si sono rifatti sotto: ora sono tornati ad arrampicarsi in seconda posizione. E, alla faccia della jella, chi vivrà vedrà.
comunicato Fise