Federazione equestre tedesca: l’ennesimo colpo di scena

Le tensioni createsi con l’incidente “doping” alle Olimpiadi di Hong Kong non si sono in realtà mai attenuate. Ora, a sorpresa, la federazione tedesca decide di sospendere dalle competizioni le prime e le seconde squadre di tutte e tre le discipline.

Recentemente a Langenfeld (Germania) si è tenuto un dibattito a porte aperte tra cavalieri e ufficiali federali sul tema doping e trattamenti farmacologici. L’obbligo fatto ai cavalieri di interesse federale di tenere un diario preciso sul quale riportare le cure e i trattamenti ai quali sottopongono tutti i loro cavalli 365 giorni l’anno, ha suscitato reazioni forti ed è stata accolta come un’ intollerabile invadenza della privacy.

La preoccupazione maggiore è che i selezionatori possano essere negativamente influenzati da vecchi e “superati” problemi di salute dei cavalli, dei quali senza il diario non avrebbero coscienza. Un tale registro rovinerebbe, inoltre, la reputazione e il valore di mercato degli animali, causando grave danno ai cavalieri stessi e ai loro sponsor/proprietari.

Isabell Werth ha esternato con grande sincerità e fermezza la sua contrarietà nei confronti del provvedimento ribadendo che la gestione dei cavalli da lei montati riguarda solo e solamente lei, i proprietari degli animali e il suo staff.

La situazione “doping” negli sport equestri è stata esasperata dagli organi di comunicazione che continuano a gettare legna sul fuoco per fare notizia e dalla reticenza da parte degli ufficiali federali a fare chiarezza sull’argomento. I cavalieri a questo punto esigono  di poter partecipare alla redazione di un regolamento trasparente, con leggi intelligenti che sappiano regolare l’uso dei trattamenti farmacologici “consentiti e non”, tenendo in considerazione quello che è il benessere dell’animale senza concentrarsi solo e unicamente su “possibili e presunti imbrogli”. I cavalli sportivi sono esseri viventi, come tali si possono ammalare esattamente come tutti gli altri animali e hanno il diritto a essere curati.

Molto poco diplomatiche, invece, sono state le dichiarazioni rilasciate da Ludger Beerbaum durante un’intervista la scorsa settimana. Sembrerebbe che il campione tedesco abbia detto: “In passato ho sempre avuto la convinzione che fosse lecito tutto ciò che non era possibile rilevare con i test antidoping.”

Queste e altre affermazioni hanno fatto scatenare l’ennesimo putiferio portando la federazione tedesca ha decidere di sospendere le squadre di tutte le discipline e lo stesso Beerbaum, che quindi al momento non potrà partecipare a Coppe delle Nazioni. Il compito di valutare la situazione, interrogare i funzionari e giudicare i cavalieri è stata delegata a una commissione indipendente del DOSB (equivalente del nostro Coni). La decisione è stata accolta positivamente da tutti i cavalieri nella speranza che questo possa portare a un nuovo inizio e a dei provvedimenti chiari.

 

fonte: www.reiterrevue.de, www.eurodressage.com

 

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