Eric Lamaze primo oro olimpico canadese nel salto individuale

Un oro tanto desiderato quanto combattuto quello del canadese Eric Lamaze nel salto ostacoli individuale. Una gara che ha regalato grandi emozioni con due spareggi necessari per il primo e il terzo posto.

Eric Lamaze su Hickstead oro, lo svedese Rolf-Goran Bengtsson su Ninja argento e Beezie Madden su Authentic per il bronzo: questo il podio finale al termine di una serata palpitante al Sha Tin stadium, Hong Kong.

Lo spareggio per il gradino più alto del podio ha visto i due pretendenti lottare fino all’ultimo giro. Stesso tempo di 38″39 per entrambi i cavalieri, ma il canadese è stato autore di un percorso perfetto, senza penalità, al contrario dello svedese che sconta quattro penalità dopo una gara perfetta che l’ha visto risalire dall’ottava posizione delle qualificazioni.

Con il tempo di 35″25, la statunitense Beezie Madden su Authentic ha conquistato il terzo posto e la medaglia di bronzo dopo l’oro del salto a squadre.

La medaglia olimpica segna il riscatto di Lamaze, cavaliere dal passato turbolento, che a Hong Kong ha lottato anche coi suoi fantasmi personali.

Un passato di droga, cocaina, che l’ha portato alla squalifica e all’allontanamento dalla nazionale canadese già ad Atlanta. La vittoria ai trial quattro anni dopo per entrare nella squadra olimpica ai Giochi di Sydney 2000 e il secondo stop perché positivo all’efedrina (sostanza stimolante che simula l’attività dell’adrenalina) e cocaina.

Il ritorno alle competizioni e il binomio con Hickstead, “un vero vincitore” come lo definisce Lamaze, fino all’oro più ambito, 22 anni dopo l’argento nel salto individuale del connazionale Michel Vaillancourt a Montreal.

“Sogni sempre che possa accadere, ma non sai se mai avverrà. Con questa vittoria voglio gettare il passato alle spalle”, ha dichiarato commosso.

Soddisfatto per l’argento anche lo svedese, autore di una gara praticamente perfetta. “Ho saputo che Eric era dietro di me, ha un cavallo molto forte così ho provato, ma avevo tirato molto Ninja nell’ultimo giro e non era stabile nei salti”, ha dichiarato Bengtsson.
“Sono veramente soddisfatto di Ninja, non è così grande, ma è molto coraggioso e non ho mai pensato che non saltasse”, ha concluso.

Soddisfazione che ha espresso anche la Principessa Haya di Giordania, presidente FEI, per la buona riuscita dei Giochi Olimpici.
“Queste Olimpiadi sono state una stupenda tribuna per gli sport equestri” – ha dichiarato alla fine della premiazione.

 

l.c.

 

Photo credit Xinhua e © Kit Houghton FEI

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