Durante lo scorso fine settimana è andato in scena a Gorla Minore un internazionale a 3 stelle che ha attirato un buon numero di cavalieri di altissimo livello.
Accanto ai giovani Martin Fuchs, figlio del celebre Thomas Fuchs, Federico Ciriesi, Miklos Csillaghy, Deborah Lazzaretto e Anna Julia Kontio hanno gareggiato alcuni “evergreen” che in campo ed in sella sembrano “senza età”.
Hansueli Sprunger, svizzero classe ’53 e padre della bravissima Janika, ha montato in Gran Premio Faith van de Mullegracht. La francese Joelle Cairaschi Dagut, poco più giovane rispetto al collega elvetico è una presenza costante del circuito italiano. In questi giorni ha dimostrato quanto la grinta per alcuni negli anni aumenti invece di diminuire.
Si è rivisto all’azione anche lo svizzero Beat Roethlisberger per il quale quest’anno le candeline sulla torta sono state 63, mentre quelle che spegnerà Filippo Moyersoen il prossimo agosto sono 61.
Ma la vera attrazione del concorso è stato il display di consumata esperienza mostrato dal fantastico binomio Thomas Fruehmann-The Sixth Sense, due atleti incredibili che sembrano aver fatto un patto con il diavolo. Thomas Fruehmann è del 1951 mentre il suo compagno di gara è del 1996. Insieme da anni collezionano una vittoria dietro l’altra e, malgrado Gorla Minore non abbiano brillato in Gran Premio, si sono guadagnati l’ammirazione del pubblico per la loro eccellente forma fisica. Non sono comunque andati a casa a mani vuote visto che il secondo posto nella gara ranking di sabato ha permesso loro di incassare un assegno di 4.900 euro.
Oltre a The Sixth Sense ha partecipato al Gran Premio anche un’altra vecchia volpe del palcoscenico internazionale, Ulysse, baio belga del 1997 che quest’anno ha raggiunto la maggiore età. Questo figlio di Non Stop è diventato famoso sotto la sella dell’elvetico Pius Schwizer ed ora risponde ai comandi della giovane Florence Seydoux.
